Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

AVVISO! É stata pubblicata l' Omelia del 2 Novembre 2023
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Ascensione del Signore, 12 Maggio 2024

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura
L’Ascensione inaugura il tempo della Chiesa che, animata e guidata dallo Spirito Santo, renderà testimonianza fino ai confini della terra al Risorto, che “si mostrò vivo, dopo la sua passione, con molte prove durante quaranta giorni” (v 3) e che, ora, ascende al Padre, dopo aver dato mandato ai Suoi di “andare in tutto il mondo a proclamare il Vangelo ad ogni creatura”.  
Incarnazione
, Passione, Morte, Risurrezione, Ascensione, Pentecoste, fanno parte dell’unico e indivisibile Mistero che è Cristo, il Quale viene celebrato e, perciò, presentato in momenti diversi, per aiutare i fedeli a comprendere gradualmente e a cogliere la bellezza dell’annuncio e della progressiva rivelazione della salvezza a noi offerta dal Signore incarnato, morto, risorto, asceso al cielo, assiso alla destra del Padre, Signore e Re dell’universo.
L’Ascensione
ci dona la grazia di riconoscere e credere Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto, unico Salvatore nostro, che ora è elevato alla destra del Padre e ci fa parte viva del Suo Corpo vivo, che è la Chiesa, e affida a ciascuno di noi, animati e guidati dallo Spirito Santo, il ministero di custodire l’unità nella concordia e nella pace e di essere Suoi testimoni “fino ai confini della terra”. La Chiesa, infatti, non è una sola per accostamento e giustapposizione dei diversi membri, ma perché lo Spirito Santo la unifica, la vivifica, la anima e la guida “alla verità tutta intera”.
Dopo aver visto il Signore
ascendere al cielo, dobbiamo rivolgere lo sguardo illuminato alla terra: dobbiamo avere il coraggio apostolico di scendere a valle, là dove le cose accadono per viverle in modo nuovo e degno secondo quanto ci è stato rivelato, insegnato e affidato in questo Tempo Pasquale. Ora, il Risorto, asceso al cielo, chiede a tutti i Cristiani di vivere il Tempo della Chiesa, con “la forza dello Spirito Santo” sceso su loro, restando in attesa della Sua venuta e vivendo la Sua invisibile misteriosa presenza, attraverso l’obbedienza e la fedeltà alla missione donata e accolta (Prima Lettura).
ll Signore ascende
al Padre Suo, ma non si allontana da noi, Egli continua a operare nel Suo corpo vivente: la Sua Chiesa. Non si separa il Signore dai Suoi e da Noi, ma inaugura il modo nuovo di rimanere insieme con noi per sempre: la comunione. La Sua Ascensione, il Suo ritorno al Padre, per essere nella piena comunione con Lui, genera nuova comunione con tutti i credenti di ogni tempo e in ogni luogo! Ascende al cielo e ci invia in tutto il mondo “a proclamare il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15); ci affida il compito di essere Suoi testimoni fino ai confini della terra (At 1,8) e “ha distribuito doni agli uomini” (Ef 4,8), i doni dello Spirito, diversi e molteplici, che fanno della Chiesa l’unico Corpo di Cristo. Non siamo soli e non restiamo orfani di Lui! Siamo in comunione con il Risorto perché è nel Suo nome che operiamo e annunciamo quello che ci ha detto e che abbiamo visto e, soprattutto, perché Egli continua ad agire insieme con noi e conferma la Parola con segni che l’accompagnano (Mc 16,20).  Con l’Ascensione la missione terrena di Gesù si compie e, dopo la Pentecoste, è affidata alla Sua Chiesa fino al Suo glorioso ritorno. Non restate a guardare solo in/il cielo, dovete anche avere riguardo per la vostra terra! Dovete cercare le cose di lassù quaggiù, fino a quando Egli verrà di nuovo. La fede richiede di guardare il cielo, ma la missione ricevuta comanda di rivolgere lo sguardo alla terra di tutti gli uomini, nelle loro grandezze e nelle loro miserie, di ‘andare in tutto il mondo a proclamare il Vangelo della salvezza a ogni creatura’! Non si tratta, però, di dividere e contrapporre cielo (lassù) e terra (quaggiù), ma di andare a portare a compimento la missione ricevuta e ad unire insieme cielo e terra! Con l’Ascensione e dopo la Pentecoste inizia il Tempo della Chiesa: la Sua sarà una storia di amore e di speranza senza fine, segnata e autenticata da prove, sofferenze, rifiuti, contestazioni, persecuzioni.
Con l’Ascensione
e la Pentecoste, la Chiesa deve guardare oltre ed andare più lontano: deve raggiungere tutti i confini della terra, uscendo dai suoi ambiti chiusi e dai suoi ghetti serrati; dai propri tornaconti e interessi privati e personali! Deve andare oltre se stessa, guardare al di là di ogni ideologia, di ogni forma di religione addomesticata alle proprie visioni e adattata ai propri miseri bisogni. Deve rivolgere il suo sguardo solo sul Crocefisso, morto, risorto, vivente, asceso al cielo e assiso alla destra del Padre. Dobbiamo, d'ora in poi, guardare la Croce, per poter guardare in avanti, senza più pigrizia, senza rassegnazioni, lamenti, paure e deleghe. Dobbiamo costruirci sempre più come Comunità di amore nell’unità e fraternità universale. La nuova presenza di Gesù, Risorto e Signore, che affida alla Sua Chiesa, Suo Corpo, la missione di essere Suoi testimoni nell’annunciare e portare vita e speranza nel mondo con la grazia e la “forza dello Spirito Santo”, che la guida, la sostiene e rende efficace e feconda la sua azione.
Gesù che ascende al Padre
, non è un uomo del passato, ma il Risorto dai morti che è vivo e agisce nella storia  per mezzo dello Spirito Santo, che non lo sostituisce ma continua la sua azione attraverso i Suoi  testimoni, sui  quali lo ha effuso. Cristo Gesù, crocifisso per noi, risorto ed elevato alla destra del Padre, continua a regnare e ad attirare tutti a Dio Padre
.

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Ultimo aggiornamento 11/05/2024 - 10:30

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