Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
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4a Domenica di Pasqua, 21 Aprile 2024
Il Padre mi ama perchè do la vita mia per le sue pecore!
La
Domenica del Buon
Pastore
che dona la
Sua vita per la salvezza
di tutte le Sue pecore.
Il Pastore autentico si
prende cura del Suo
gregge, lo serve con
amore, lo conduce con
dolcezza e fermezza, lo
difende dai lupi e dai
burroni, dona la propria
vita perché tutte le
pecore abbiano vita!
La figura del Bel/Buon
Pastore chiama,
attraverso le diverse
vocazioni di vita, a
conformare la propria
esistenza a quella del
vero Pastore, che è tale
perché dona la Sua vita
per il bene e la
salvezza delle pecore
del Suo gregge. Il
Vangelo contrappone la
figura del Buon Pastore,
che “conosce”, una per
una, tutte le pecore e
offre e dona la Sua vita
per la vita del gregge,
a quella del mercenario,
al quale interessa la
paga e non le pecore e,
perciò, invece, scappa
via e abbandona il
gregge appena viene il
lupo, lasciando che le
divori tutte! Nessun
pastore è obbligato a
morire per le sue
pecore, ma Gesù lo fa!
La Prima Lettura,
attraverso
l’enunciazione del
Kerygma (v 10: Morte
e Risurrezione di Gesù)),
l’argomentazione della
Scrittura (v 11) e
l’invito alla
conversione, proclama la
Persona di Gesù come
unica (esclusività)
ed universale (universalità)
fonte e causa di
salvezza (v 12).
Il Salmo 117
confessa che il Signore
è buono! Eterna è la Sua
misericordia! È Lui la
pietra angolare,
scartata dai falsi
costruttori, che Dio ha
posto a fondamenta di
tutta la costruzione!
La Seconda Lettura
proclama e annuncia che
solo ‘rimanendo’ in
Cristo è possibile
superare ogni timore: “vedete
quale grande amore ci ha
dato il Padre per essere
chiamati figli di Dio, e
lo siamo realmente”!
Dio ci ama sempre di un
amore smisurato, perché
siamo suoi figli nel
Figlio, predestinandoci
ad “essere simili a
lui, perché lo vedremo
così come egli è”.
Nel Vangelo,
Gesù si rivela e si
proclama unico Pastore
autentico, perché ama le
Sue pecore, le conosce
una per una, le chiama
per nome, si interessa e
si occupa di ciascuna,
le conduce, cerca la
smarrita e la ferita, e
le salva tutte con il
dono della Sua stessa
vita. Obbediente
al Padre fino alla
croce, il Buon
Pastore Risorto è
ancora alla ricerca di
tante altre pecore
perdute, per guarirle
con le Sue ferite, per
condurle con la
Sua voce (Parola), per
radunarle dai
luoghi della loro
dispersione e della loro
perdizione. I
mercenari, invece,
si spacciano come
pastori, si servono
del gregge per potere,
per denaro e per
tornaconto personale,
fino a disperderlo e
darlo in pasto al primo
lupo che lo assale:
questi falsi pastori, ai
quali le pecore non
interessano per niente,
le lasciano divorare dai
lupi e scappano via per
mettere in salvo la loro
vita! Il Pastore vero,
invece, dona la sua vita
per la vita delle
pecore! L’Evento della
Morte e Resurrezione di
Gesù Cristo non permette
ad alcun lupo (o falso
pastore!) di rapirle
dalle Sue e dalle mani
del Padre! Le Sue pecore
riconosceranno e “ascolteranno
la sua voce” e
formeranno e saranno un
solo gregge che lo
ascolta e lo
segue. Ancora
una volta, dunque,
dobbiamo convincerci che
non basta, crederci
parte del Suo gregge,
senza ascoltarne la voce
che ci guida docilmente
per il giusto cammino
del Suo amore! Formano
il Suo gregge solo
le pecore che ascoltano
la Sua voce, lo seguono
e da Lui si lasciano
guidare a formare
l’unico Suo gregge, a
guida dell’unico
Pastore!
Noi siamo Suo gregge
(ebraico segullah:
“proprietà, bene
prezioso inalienabile”)
redento e riscattato a
carissimo prezzo: il Suo
sangue versato e la Sua
vita donata! Questo
Pastore ha dato la vita
per tutti, anche
per le altre
pecore che non sono
ancora di questo ovile!
Egli è Pastore
messianico
universale, inviato
dal Padre a cercare e
radunare in un solo
ovile ‘Tutti i Suoi
figli ovunque dispersi’.
Questa missione da
completare, è affidata
in dono e
responsabilità a
tutti e a ciascuno di
noi, chiamati nel
Battesimo a formare
e restituire alla
Chiesa l’unità
e
la concordia
universale!
Cristo Gesù, Pietra
Angolare,
è stata
scartata e buttata via
dai falsi costruttori, è
posta da Dio a
fondamento unico della
salvezza universale.
Solo su questa Pietra
angolare, che il mondo
continua a scartare,
Gesù Cristo Risorto, che
Dio ha scelto come
fondamento e garanzia
della nostra vera
salvezza, dobbiamo
edificare la nostra
unità e comunione,
vivere la nostra
figliolanza divina nel
presente per “essere
simili a lui” nel
futuro, superando ogni
paura e incertezza nel
compiere, con fedeltà e
fiducia, il Disegno
di Dio su di noi, che è
la nostra salvezza per
mezzo di Lui e nella
potenza del Suo Nome,
perché al di fuori di
Lui, non c’è salvezza!
La certezza
che a guardia e custodia
dell’Ovile, a guida
amorevole del Gregge c’è
l’unico Pastore vero;
Cristo Gesù, che conosce
(ama) una ad una le Sue
pecore e da ciascuna di
esse si fa conoscere e
si lascia seguire, ci fa
esclamare di gioia e
cantare l’eterna nostra
fiducia: “Il Signore
è mio Pastore, non manco
di nulla; su pascoli
erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi
conduce, mi rinfranca,
mi guida per il giusto
cammino, per amore del
Suo nome” (Sal 23).
Ultimo aggiornamento 20/04/2024 - 11:09
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