Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

AVVISO! É stata pubblicata l' Omelia del 5 Novembre 2023
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2a Domenica Ordinaria, 14 Gennaio 2024

Eccco l'Agnello di Dio
Oggi ci viene mostrato, attraverso il ministero di Giovanni il Battezzatore, il passaggio dei suoi seguaci che vogliono diventare discepoli di Colui che è stato indicato come l’Agnello di Dio che toglie il peccato, la morte dal mondo. Vangelo: due seguaci del Battista, attenti e docili alla sua testimonianza, seguono Gesù e restano con Lui.
Prima Lettura
: attento e docile alla ‘voce’ di Dio che chiama più volte, Samuele, finalmente, mette la sua vita a completa disposizione di Colui che gli ha parlato. Seconda Lettura: il cristiano, attento e docile alla Parola evangelica, si fa sempre più consapevole di dover appartenere, nella sua totalità di corpo e spirito al suo Signore e a Lui restare unito (con) dall’amore.
Il Salmo
responsoriale indica e fonda questa docilità alla chiamata del Signore nel Figlio che, entrando nel mondo, ha compiuto la Volontà del Padre: “ecco Io vengo, per fare la Tua volontà”.
Noi, attenti e docili alla nostra Vocazione, non nel senso generico, ma come intima relazione tra Dio che chiama, perché ama chi chiama e il chiamato risponde perché cerca Dio, si fida di Lui e vuole conoscere e seguire la Sua volontà, che è la nostra salvezza. I verbi di risposta ad ogni vocazione: ascoltare, andare, vedere, cercare, trovare, seguire, restare e relazionarsi.

Anche oggi
, non udire la Sua voce o confonderla con la voce di altri, come per tre volte Samuele, non equivale e non significa che Dio non stia parlando perché siamo noi che imponiamo il silenzio a Dio, che continua a svegliarci più volte, come Samuele, si rivela e si manifesta! Manca solo la nostra attenzione, il nostro desiderio, la nostra ricerca e anche la necessaria mediazione, come quella di Mosè, di Eli, di Giovanni, dei primi due discepoli, dunque, di ciascuno di noi membra della Chiesa, Corpo di Cristo. Viviamo anche Noi, oggi, un periodo insicuro e tenebroso come quello in cui il Signore sveglia Samuele, in quel tempo di incertezza, simboleggiata dalla notte e nella tristezza dell’alleanza tradita, significata da un popolo che non riesce più a “percepire” la presenza di Dio e ad ascoltare la Sua Parola e a distinguerla da quella dei nostri interessi e della nostra immiserita cultura. Si richiede, perciò, con urgente sollecitudine, l’ascolto devoto e sapiente della Parola di verità e di vita, che permetterà il passaggio da un tempo di disordine e di degrado, in cui le tenebre avvolgono ogni cosa, lasciandoci svegliare dalla Sua voce che, più volte, ci sta chiama per nome, come Samuele e rispondergli con la stessa sua prontezza e docilità: “Parla, Signore perché il tuo servo ti ascolta”.
Samuele
è e sarà, l’esempio e il modello d’ogni discepolo: ha imparato da Eli a rispondere prontamente al Signore, diventa vero servo del Signore, fedele e generoso, e “acquistò autorità, poiché il Signore era con lui” e perché “per tutta la sua vita, non lasciò andare a vuoto una sola delle Sue parole”.
Nel Vangelo
di oggi, due sono i dati fondamentali della Vocazione e della Sequela: lo stare insieme con Gesù e condividerne in pieno la Sua vita: “restarono con Lui” (v 39); la chiamata vera ed autentica apre alla comunicazione e genera altra chiamata: “abbiamo trovato il Messia!” (v 41). La gioia e l’entusiasmo di Andrea toccano, guadagnano e portano a Gesù Simone, suo fratello, che viene chiamato per nome dal Maestro che lo investe di responsabilità, cambiandogli il vecchio nome e comunicandogli uno nuovo, Cefa, la pietra visibile della Chiesa, la cui Pietra di Fondamento è Cristo (1 Cor 3,11; Sal 118,22).
Infine, nella sequela
, sull’esempio e testimonianza di Giovanni Battista, è necessario assolutamente la diminuzione di se stessi per far posto a Lui, che “deve crescere mentre io devo diminuire(Gv 3, 30), e un ininterrotto impegno nella ricerca di Lui, il quale va incontro a chi è in ricerca e gli fa dono della Sua stessa vita. La fedeltà alla Vocazione ad una vita santa richiede una forte carica di amore quotidiano e perseverante
!.

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Ultimo aggiornamento 13/01/2024 - 11:48

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