Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Venerdi Santo, 18 Aprile 2025

Passione del Signore
Dalla Croce la nostra Salvezza e la nostra Speranza
Celebrazione del Memoriale della Croce gloriosa di Cristo, che per noi si è fatto obbediente fino alla morte e ad una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.In questo Giorno, noi celebriamo la Regalità e la Vittoria di Gesù sul peccato e sulla morte e la Sua passione di amore senza misura per noi, chiamati a lasciarci coinvolgere e riconciliare con Dio per mezzo del Figlio Crocifisso! Giorno della riconciliazione personale, individuale, familiare, umana, sociale, ecclesiale.
Giorno di raccoglimento
, di contemplazione, di meditazione, e di adorazione della “croce gloriosa”. Non un giorno di lutto e di tristezza perché “Cristo nostra Pasqua è stato immolato” (1 Cor 5,7). Giorno in cui facciamo memoria viva della Passione, Crocifissione, Morte e Deposizione di Gesù, il Figlio di Dio, il Giusto e il Santo inchiodato a una croce e morto per dare a noi la vita.
Contemplare e adorare
il Mistero di una Vita offerta sul legno di una Croce per la nostra salvezza, è uscire dal chiasso, dal frastuono, dal rumore assordante, liberarsi dalla frenesia della fretta esteriore ed interiore, per raggiungere il silenzio e la concentrazione sul mistero della Croce lasciandoci prendere, attirare, vivificare e animare. Dalla Croce Cristo regna, esaltato e glorificato, con sovrana maestà e regale potenza: innalzato sulla Croce, Egli attira tutti a sé (Gv 12,32) perché la Croce è l’unico passaggio per la Vita e la Risurrezione, come attraverso l’umiliazione della Croce, il Signore giunge alla Gloria. Celebrare il Venerdì Santo vuol dire prendere parte ed essere assimilati realmente alla morte e alla risurrezione di Cristo e portare a compimento nella nostra carne la Sua passione: io compio in me quello che manca alla passione di Cristo, appunto, la mia parte!
È Celebrazione di Ascolto
: una Liturgia centrata sul racconto vivo della Passione, d’Intercessione nella grande Preghiera universale che rivela l’universalità della Salvezza, di Adorazione nella Presentazione e Venerazione della Croce e di Comunione al Pane eucaristico della sera del Giovedì Santo distribuito ai fedeli. Il sacro silenzio apre la celebrazione e prepara i nostri cuori all’ascolto e fa tacere le voci e i rumori che investono le nostre ore, per fare posto ad una Parola che parla dalla Croce.
La Contemplazione
, il secondo atteggiamento indispensabile, ci fa rivolgere lo sguardo su Colui che abbiamo trafitto, su quel legno, non più simbolo di morte, ma legno accogliente il corpo ferito e sanguinante del Figlio dell’uomo, che ha condiviso in tutto la nostra condizione umana, i nostri limiti, le nostre fatiche, i nostri dolori, le nostre gioie, le nostre ansie e le nostre attese; il corpo morente del Figlio di Dio che ha preso su di sé il peccato del mondo e che ha offerto la Sua vita per tutti! Tutto è incentrato intorno alla proclamazione della Passione del Signore e nulla deve distrarci dalla contemplazione del Crocifisso: il digiuno, il silenzio e il raccoglimento devono aiutarci a concentrare tutto il nostro essere sull’amore del Figlio di Dio che patisce e muore per noi e sul sincero pentimento della nostra mancata risposta a tanto amore.
Tutta la Liturgia
, dall’ingresso silenzioso, alla prostrazione a terra e la sosta in preghiera, deve tendere a mantenere e ad intensificare il clima di composto e pensoso raccoglimento e d’adorante contemplazione che deve cominciare già a partire dalla sera del Giovedì Santo
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Ultimo aggiornamento 17/04/2025 - 18:39

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