Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Mercoledì delle Ceneri, 5 Marzo 2025
Ecco il momento favorevole: lasciatevi riconciliare con Dio
Ecco
la grazia di “un’altra”
Quaresima, inizio di una
Nuova Primavera
che apre alla Pasqua,
Stagione eterna
della vita.
Questa “altra”
Quaresima, “altro”
misericordioso Kairos da
accogliere e vivere, in
questo Anno Giubilare, “camminando
insieme nella speranza”
verso la Pasqua del
Signore, ascoltando ed
eseguendo gli “appelli
alla conversione che la
misericordia di Dio
rivolge a tutti noi,
come persone e come
comunità” (Messaggio
di Papa Francesco per la
Quaresima 2025).
Il Vangelo,
attraverso i
pilastri della nostra
esistenza cristiana (preghiera
fatta di ascolto e
di obbedienza filiale,
il digiuno e l’elemosina
per amore) ci invita
fortemente ad andare
oltre ogni ipocrisia
e formalità, per
conformarci in tutto,
alla volontà di Dio e
metterci sotto il Suo
sguardo paterno,
misericordioso e
benevolo e ritrovare la
nuova autentica armonia
con Lui, dentro e tra di
noi e con il creato.
Nella prima Lettura,
che descrive le
conseguenze disastrose
del popolo provocate
dalle sue ripetute
infedeltà a Dio, siamo
richiamati a ritornare
al Signore, che è
pietoso e lento all’ira,
con tutto il cuore, per
convertirci al Suo
grande amore.
Con il Salmo
50, invochiamo
misericordia per tutto
il male commesso,
fiduciosi nel Dio,
benigno e pietoso, che
sempre perdona le nostre
infedeltà. Nella
seconda Lettura,
Paolo, ambasciatore di
Cristo, Redentore e
Salvatore, ci supplica,
in Suo nome, a lasciarci
riconciliare con Dio. Ci
supplica, ancora, a non
lasciare trascorrere
invano questo tempo
favorevole in cui la
grazia di Dio vuole fare
di noi nuove creature.
La Quaresima,
tempo favorevole, da non
dover perdere e anzi da
‘prendere a volo, per
operare la “svolta”
nella propria vita per
“credere” al Vangelo e
viverlo con fedeltà e
perseveranza. Non è una
“pratica”
devozionalistica, ma
deciso e decisivo
“orientamento”
esistenziale, “scelta
fondamentale” costruita
sulla base della fiducia
e della misericordia di
Dio. La Parola, infatti,
non è annuncio delle
opere penitenziali del
credente, ma dell’amore
preveniente di Dio, che
“vede nel segreto”.
Accogliere il Vangelo e
convertirsi, allora,
significa compiere una
radicale trasformazione
e una decisiva metànoia
(conversione del
cuore e della mente),
attraverso la pratica
della giustizia:
l’elemosina fatta solo
per amore, la vera
preghiera che è
comunione con Dio e
fiducia e abbandono nel
suo grande amore
misericordioso, il
digiuno per amore, segni
e testimonianza di una
profonda ed efficace
adesione alla Parola di
verità e vita, che è
Cristo Gesù, Redentore e
Salvatore di tutti noi.
La Celebrazione della Quaresima,
percorso di
purificazione e di
liberazione che ci
conduce a sperimentare
già la forza e la
bellezza efficace della
Pasqua, è da affrontare
con risolutezza e
perseveranza, nella
duplice prospettiva
della dimensione
penitenziale, in vista
della conversione, e
della dimensione
battesimale, nella
prospettiva della
Celebrazione Pasquale. È
vera ed autentica
conversione quella che
coinvolge il cuore e non
si fossilizza in riti
e gesti
corporali, quali il
digiuno esteriore, il
pianto sterile, il
lamento insofferente e
l’oblazione di cose o di
preghiere vuote e
estranee e lontane dal
cuore.
Quaresima è
il Tempo opportuno della
misericordia e del
perdono, di conversione
e non di distruzione,
tempo di grazia per
prendere coscienza della
nostra dignità di
battezzati e della
chiamata ad essere
figli di Dio, attraverso
un continuo rinnovamento
di vita. Conversione,
rinnovamento,
cambiamento di vita e di
mentalità, ritorno a
Dio. Si tratta di un
pressante e caloroso
invito ad operare un
cambio di direzione, a
ritornare alla sorgente,
a Colui che ci chiama a
seguirlo.
Quaresima 2025:
Camminiamo insieme
nella Speranza
e
insieme Convertiamoci
e Crediamo al Vangelo
Gioele convoca una
grande Assemblea e
rivolge a Tutti l’invito
alla conversione del
cuore; Paolo si rivolge
al ‘Voi’ della Comunità
e li esorta a cogliere
il tempo di Grazia
(opportuno, da non
perdere assolutamente!)
per la conversione; la
stessa formula del Rito
delle Ceneri è invito al
plurale: “Convertitevi e
Credete al Vangelo”,
anche se rivolto e
diretto individualmente,
la conversione deve
essere dimensione
permanente della
Comunità, chiamata alla
Carità, attraverso
l’elemosina, alla
preghiera comunione con
Dio e con i fratelli, al
digiuno, scelta libera e
per amore non solo per
quaranta giorni, ma
per tutta la vita!
Le Ceneri, un
segno austero e
simbolico che richiama
il nostro peccato nella
sua capacità
auto-distruttiva:
noi siamo, purtroppo,
capaci di ridurre in
cenere anche le cose
più belle e sante, alle
quali Dio, nel Suo amore
fedele e misericordioso
- se noi glielo
permetteremo- vuole
farci ritornare e dalle
stesse nostre ceneri
vuole trarre una vita
nuova e più fruttuosa;
imposizione delle
Ceneri: un gesto/atto
penitenziale, che è
risposta grata e
riconoscente al richiamo
forte e severo della
Parola ”Convertitevi
e Credete al Vangelo!”.
Ultimo aggiornamento 04/03/2025 - 17:46
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