Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Epifania del Signore, 6 Gennaio 2025
Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria, sua Madre, si prostrarono e lo adorarono
Epifania
è “manifestazione”
del Signore Gesù, del
Figlio di Dio fatto
uomo, Re e Salvatore di
tutta l’umanità.
L’Epifania è annuncio e
rivelazione della
volontà di Dio,
manifestata nel Figlio
Gesù, di voler fare un
Suo popolo nuovo senza
confini Dio, Creatore e
Padre, ha mandato il
Figlio per fare di noi
una sola famiglia. Il
Tema fondamentale delle
tre Letture, di
fondamentale importanza
sul piano
ecclesiologico,
ecumenico e
soteriologico è la
chiamata universale alla
salvezza: Tutti, possono
‘arrivare’ a conoscere
l’unico vero Dio e
adorarlo! Tutta
l’umanità è chiamata
ad alzarsi in piedi, a
rivestirsi di luce,
perché viene la Sua luce
che dissipa le
tenebre e su
tutti risplende la “gloria
del Signore” che
salva (Prima Lettura) e
tutti i Popoli della
terra sono chiamati,
in Cristo Gesù, a
condividere la “stessa
eredità, a formare
lo stesso e ad essere
partecipi della stessa
promessa del Vangelo”
corpo (seconda Lettura).
Epifania, è la “Festa
dei Popoli”
perché è manifestazione
piena e definitiva del
Figlio di Dio, come
Salvatore di tutti gli
uomini. Questa Salvezza
universale, adombrata
nella prima Lettura,
è parte integrante del
piano salvifico di Dio,
che vuole raggiungere
tutti, partendo da
Gerusalemme fino agli
estremi confini di tutta
la terra.L’Epifania,
questo ‘Mistero che
celebra la
manifestazione di Gesù
come Re e Salvatore,
vuole aprire tutti noi,
rinchiusi in noi stessi,
come gli abitanti di
Gerusalemme della prima
Lettura e del Vangelo,
ad adorare il Signore,
insieme con tutti i
popoli della terra, come
nel Salmo.
La “parabola” dei Magi
ci rivela come deve
essere la nostra vita,
una ricerca senza soste
né pause anche se
incontra molti ostacoli,
dentro e fuori di noi.
La mappa dei Magi è
l’itinerario
dell’esistenza umana che
non esaurisce mai la
ricerca di Dio.
I Magi vengono
dall’oriente, cercano e
trovano, adorano e
accolgono il mistero
Gesù, al contrario non
lo incontrano, ma lo
rifiutano sia il potere
politico-religioso, sia
gli Scribi sterili
conoscitori delle
Scritture, sia la città
di Gerusalemme.
Quegli uomini, partiti
da lontano, sono guidati
da una domanda, la vera
stella che spinge il
loro cammino fino alla
risposta piena e
adorante: arrivano,
entrano, riconoscono,
adorano e offrono se
stessi, attraverso i
loro doni.I Magi
incontrano sulla loro
via Sacerdoti, maestri
ed esperti conoscitori
del Testo Sacro, un Re
racchiuso in se stesso,
che si nutre solo di
avidità e potere,
inquietato e turbato con
la sua Città: tutti
restano chiusi e schiavi
nella loro sterile e
settaria competenza,
impenetrabili e privi di
ogni attesa e di ogni
ricerca.
I Magi, come già i
Pastori, che hanno
trovato Gesù, che Lo
hanno visto,
contemplato, adorato e
accolto nella propria
esistenza come gioia,
luce e pienezza di
senso, fanno ritorno al
loro paese, alla vita di
ogni giorno, ma per
un’altra strada: quella
della Luce piena,
dell’adesione totale a
quel Bambino, su Cui
risplende la Gloria del
Padre che vuole la
Salvezza di tutti.
La grazia dell’ Epifania,
vuole rimetterci in
cammino, quali veri “Pellegrini
di speranza”,
cercatori di luce e
verità, senza stancarci
mai, superando tutte le
difficoltà e gli
ostacoli che
incontriamo, con la
forza della Parola,
sull’esempio dei Magi
che non si fermano mai
perché cercano sempre il
loro Messia. I Magi ci
insegnano a conoscere
tutti gli ostacoli e
come affrontarli e
superarli nel nostro
cammino di pellegrini di
fede e di speranza.
Erode, il primo
insidioso ostacolo: è
simbolo di tutti i
sotterfugi, raggiri
tramati di Erode, per
difendere il potere
personale, come “i capi
dei sacerdoti e gli
scribi” che conoscono la
Scrittura, che rivela e
indica il luogo esatto
dove nascerà colui che
“sarà il pastore di
Israele”, ma non
cercano, restano chiusi
immobili nelle loro
certezze statiche e
mortificanti.
Come la stella dei Magi,
la luce, a volte, sembra
scomparire dai nostri
orizzonti: cammini e ci
sembra di brancolare nel
buio, senza meta, non
capiamo più cosa
cerchiamo, se ne vale la
pena, cosa vogliamo e se
è la cosa giusta per
noi. Ma la stella
riapparirà, ci dirà che
siamo arrivati, che
abbiamo trovato e che
possiamo incontrare,
vedere, contemplare e
prostrarci per adorare
il nostro Re Messia e
consegnarGli, quello che
a Lui di più piace ed è
gradito, il cuore da
ricreare, da riplasmare,
da riempire della Sua
luce, gloria, gioia di
nuova missione di
speranza e di amore..
Ultimo aggiornamento
05/01/2025 - 20:24
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