Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Maria Santissima Madre di Dio, 1 Gennaio 2025
Dio mandò il suo Figlio nato da Donna
Maria Santissima, vera
Madre di Cristo, che è
vero Figlio di Dio.
Il
Concilio di Efeso (431)
decise di onorare Maria
col titolo di Madre di
Dio, e non solo Madre di
Gesù, per affermare
l’unione delle due
Nature, l’umana e la
divina, di Cristo
(S.Cirillo).
Maria, scelta ad essere
la Madre di Dio,
è “benedetta fra tutte
le donne” per il Frutto
benedetto del Suo
grembo, perché si è
fatta “serva del
Signore”, “maestra
dell’ascolto”, ha
creduto la Parola e ad
Essa si è consegnata,
divenendo il modello per
eccellenza di ogni
credente e discepolo del
Verbo. Maria, la Madre,
Colei che ha detto sì a
Dio è diventata la prima
dimora di Dio tra noi.
Maria è Madre perché
genera, conduce, fa
crescere, custodisce e
porta alla misura del
Figlio, i figli ai
quali, per mezzo di lei,
Dio ha donato i beni
della salvezza
(Colletta). Colei che
‘custodiva tutte queste
cose meditandole nel suo
cuore’, “fa memoria
viva”, richiama
continuamente alla mente
e al cuore la
Parola-Dabar-Logos
(Vangelo). La
Benedizione, invocata,
non è una formula
magica, né tanto meno
una serie di parole
vuote e rituali, ma il
rivelarsi di Dio al Suo
popolo per farlo
“risplendere del Suo
volto”(Prima Lettura).
Gesù, Figlio di Maria, è
il Figlio di Dio, causa
e ragione della nostra
figliolanza e della
nostra adozione a figli:
il Figlio è tra noi per
renderci pienamente
‘figli del Padre’
(Seconda Lettura).
Un nuovo inizio con
Maria, nel
segno della pace e pieno
di speranza. Entriamo
nel dono e nella
responsabilità di questo
Nuovo Anno con
l’atteggiamento silente,
obbediente e accogliente
di Maria!La Madre di
Gesù, anche Lei
Pellegrina di Fede e di
Speranza, custodisce e
medita la Parola nel
cuore e confronta tutta
la realtà alla sua luce
e al suo vaglio, senza
superbia e senza
inferiorità,
interpretando alla luce
della fede ogni piccolo
frammento della sua
esistenza. Di fronte
alla “frammentarietà”
dei fatti e alla
“relatività” delle
scelte e delle emozioni,
Maria, propone una nuova
possibilità, quella
della logica del “tutto-nel-frammento”,
che permette di cogliere
l’armonia tra i singoli
eventi dell’esistenza,
scoprendone il senso
ultimo e nascosto nelle
pieghe oscure e
misteriose della storia.
Un Nuovo Anno,
come ogni nuovo giorno,
offre tante possibilità
e diversi modi per
imparare ad amare sempre
più e sempre meglio! Lo
vogliamo accogliere,
questo Anno della Fede,
come nuovo dono di Dio,
Padre che veglia sui
Suoi figli e vuole per
loro un futuro di gioia
e di vita! Lo vogliamo
iniziare con Maria, come
la Madre di Dio, questo
Nuovo Anno, nella luce
della Speranza per
imparare da Lei a
credere, accogliere la
Parola e a custodire
ogni frammento della
nostra vita,
collegandolo e
confrontandolo con la
Sua Parola, luce e vita
della nostra esistenza e
dei giorni futuri,
aprendo le porte chiuse
del nostro cuore
all’infinito amore
misericordioso di Dio,
nostro Padre, per
divenire, anche noi,
“Pellegrini di
Speranza”. Il vero
credente ricerca ogni
giorno, come Lei, il
senso profondo e i
significati nascosti
degli eventi e delle
parole che li precedono
e li accompagnano. Deve
essere questo il vero
atteggiamento di fede
(“symballein”) di ogni
credente, in questo Anno
della Speranza, perché
sia vissuto, davvero,
come “buono” e “santo”!
Ti benedica il Signore e
ti custodisca, Faccia
splendere per te il Suo
volto e ti conceda pace.
“Buon
Anno!”
Cosa significa
questo augurio? Il tempo
è dono e responsabilità!
Per i cristiani il tempo
è sacro, è dono di Dio
posto nel cuore degli
uomini che lo apre
all’eternità (Qo 3,11),
il tempo è grazia
(kairòs) nelle nostre
mani! Perciò non ne
siamo i padroni e,
neanche, i fruitori solo
passivi: Dio vuole costruire
la nostra storia insieme
con noi! Iniziare un
nuovo Anno, allora,
vuole dire: lodare e
ringraziare con
riconoscenza per quanto
ci è stato dato da Dio;
impegnarci a non
sciupare e non perdere
più le occasioni di bene
e di amore che il tempo,
nei suoi istanti non
ripetibili, ci propone e
ci offre; riaccendere
fiducia e speranza
sempre, perché il nostro
tempo è storia della
salvezza ed è abitato da
Dio nel Figlio e nel Suo
Spirito; vivere nella
consapevolezza di chi
siamo realmente: nel
Figlio, figli che, ogni
mattina possono
svegliarsi nella gioia
piena di speranza e ogni
sera, possono
addormentarsi
nell’abbandono sereno
dell’abbraccio di Dio
“Abbà”.
Ultimo aggiornamento
31/12/2024 - 20:43
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