Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

1a Domenica d'Avvento, 1 Dicmbre 2024

Risollevatevi e alzate il capo, perchè la vostra liberazione è vicina
Con l’Avvento, oggi, inizia il Nuovo Anno Liturgico, tempo forte, tempo di grazia nell’attesa vigile ed orante del Natale del Signore e del Suo ultimo ritorno quando verrà di nuovo a radunarci e a salvarci. Egli ci ha amato e ci ama, ci ha liberato e ci libera dal peccato e dalla morte, è venuto e continua a venire nella nostra storia e nelle nostre esistenze individuali. I mali, che oggi ci affliggono, le tensioni e gli sconvolgimenti planetari, non possono spegnere la speranza che ci dice la certezza che Egli verrà di nuovo a compiere definitivamente l’ora della liberazione e della redenzione. Dobbiamo attendere con desiderio il Giusto, scrutando i segni dei tempi e andandogli incontro. Attendere il Signore per il cristiano, infatti, è andargli incontro con gioia e desiderio. Come andare incontro al Signore? Dobbiamo alzare il capo e dobbiamo “vegliare in ogni momento  pregando”! È la Parola e la Preghiera, infatti, che mantengono perseverante e viva la nostra attesa.  Noi, tutti pellegrini, senza fissa dimora e perennemente in cammino incontro a Cristo, che è venuto, viene e verrà, non vogliamo e non dobbiamo rimanere prigionieri dell’oggi mondano, ma concentrati, nella fede e nella vigilanza, sull’oggi di Dio, dobbiamo saper discernere i segni dei nostri tempi, per poter fare scelte valide e saper prendere decisioni e compiere  il Disegno di Dio su di noi.
All’inizio di questo nuovo Anno Liturgico e
dell’Avvento, che ci prepara ad andare incontro e accogliere il Verbo di Dio, che viene ancora a liberarci da tanto egoismo e superbia, infedeltà e dissipazioni, ingiustizie e guerre inestinguibili,  che ci rovinano la vita e ci rendono sempre più soli, tristi e falliti, dobbiamo “risollevare e alzare il capo, perché la nostra liberazione è vicina” e ci viene ancora offerta e ci viene ancora incontro. Colui che viene, che è venuto a salvarci, che verrà: attendiamoLo, dunque,  andandoGli  incontro, nella costante preghiera, che nutre e anima la nostra attesa nella vigilanza attenta e operosa nella carità. Dobbiamo vigilare “in ogni momento pregando”, per saper discernere e valutare i propri comportamenti se sono o non sono conformi al sentire e volere di Cristo. Senza preghiera, infatti, non c’è vigilanza! È pregando che manteniamo e consolidiamo la relazione e la comunione con Gesù Cristo ed è in e per questa che possiamo vincere il sonno e tenere accese le nostre lampade, nell’attesa dello Sposo e ci fa trovare preparati, agili, liberi, lucidi e pronti, quando Egli verrà, per corrergli incontro ed entrare con Lui alla festa. Quel giorno sarà il giorno festoso dell’Incontro con il Signore, il Figlio dell’uomo che viene a radunare gli eletti, per coloro che non si sono appesantiti in dissipazioni e infedeltà nella loro vita e hanno saputo vegliare pregando in ogni momento e ascoltando la Parola si lasciano plasmare e animare, guidare per il giusto sentiero che porta alla salvezza eterna; si abbatterà “come un laccio”, che cattura la preda selvatica, per tutti quelli che hanno scelto la spensieratezza, il disimpegno, l’ozio, affogando ogni sete di giustizia e verità e di amore, appesantendo sempre più e riempiendo il loro cuore, fino a soffocarlo, di affanni e preoccupazioni mondane con ubriachezze e dissipazioni di ogni genere! Anche, in questo nostro tempo, tormentato da guerre inaudite e, quasi del tutto, divorato dall’egoismo, dall’ingiustizia dominante, dalla cattiveria dilagante, a risollevare ed alzare il capo “perché  la nostra liberazione è vicina”, La Parola di verità e vita vuole aprire il nostro cuore inquieto e risvegliare e illuminare la nostra mente, tanto rabbuiata e confusa, per farci discernere e saper accogliere questa promessa e far germogliare, in noi e tra di noi, questo “Germoglio giusto”, Cristo Gesù, Figlio di Dio che si fa uomo per essere il Salvatore di tutti gli uomini.
L’Avvento che ci prepara
ad andare incontro ed accogliere il Figlio dell’uomo nella Sua prima venuta e per vivere, nella vigilanza pregando, l’attesa della del Suo ritorno, deve segnare e iniziare, in ciascuno di noi,  nuovi orientamenti di fede e un nuovo stile di vita coerente a quanto crediamo speriamo e celebriamo. Il nostro futuro, allora, comincia da oggi, nell’attesa operosa, che rende presente l’Atteso, nella perseveranza fondata sulla Sua venuta e nella preghiera che ci pone in intima comunione e sintonia piena con Colui che aspettiamo e che viene a noi ogni giorno! Avvento è attendere e “attendere è infinito del verbo amare” (don Tonino Bello).
Da qualche giorno
, ci stiamo illudendo di respirare già “aria di Natale”, addobbando negozi, ponendo le luminarie in strada, organizzando mercatini e allestendo alberi pieni di luci e iniziando lo shopping natalizio! Ma “queste cose” non fanno il vero Natale! È solo “aria” illusoria e inquinata da secondi fini, da interessi  consumistici  e generata dal dio denaro. È urgente, allora, convertirci e ri-orientare il nostro cammino in questo Avvento, nuova grazia, ad andare incontro, nella vigilanza orante, a Chi è il vero Natale: il Figlio di Dio, che si fa Bambino in grembo ad una donna e  che  nasce nella nostra storia per salvarci tutti. La nostra risposta a tanto amore è uscire finalmente dai nostri interessi, dall’illusione di  respirare, senza di Lui, già, “aria di Natale”. Svegliamoci e convertiamoci al Vero Natale! Non c’è un attimo da perdere! Il Signore è vicino! Andiamogli incontro pregando!

Maranatha! Vieni, Signore Gesù!

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Ultimo aggiornamento 30/11/2024 - 10:00

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