Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
31a Domenica Ordinaria, 3 Novembre 2024
Qual è il primo di tutti i comandamenti?
Il primo è: Shemà
Israel!
Il Signore, nostro Dio è
l’unico Signore; Amerai
il Signore tuo Dio con
tutto il tuo cuore e con
tutta la tua anima,
con tutta la tua mente
e con tutta la tua
forza.
Il secondo è questo:
Amerai il tuo prossimo
come te stesso
La
risposta alla sincera
domanda che, oggi, lo
scriba, Gli pone, Gesù
l’aveva già data
attraverso il Suo
costante insegnamento
(Mt 5,7-10.21-26;
6,12-15; 7,1-2; 18,35 e
22,34-40): l’amore al
prossimo è indissolubile
ed inseparabile
dall’amore a Dio!
Con sapienza divina,
Gesù unisce in uno i
due precetti che, nella
Legge antica,
risultavano essere
distinti e separati:
Amore al Signore Dio, in
Dt 6,5; Amore al
prossimo, in Lv 19,18.
Il Maestro unifica e
sintetizza i
seicentotredici precetti
della Legge nel supremo
comandamento
dell’ascoltare
(obbedire) Dio che ci
comanda di amarlo amando
il prossimo come noi
stessi. Anche lo scriba
bene intenzionato, dopo
aver ascoltato la
risposta di Gesù alla
sua sincera richiesta,
conclude che il culto, i
riti, i sacrifici e gli
olocausti sono vuoti se
non sono animati e
finalizzati all’amore
per Dio, che si
concretizza nell’amore
del prossimo. Il fine
della Legge, che Dio
dona agli uomini,
dunque, non è
l’osservanza servile,
esteriore e meticolosa
di infiniti precetti e
prescrizioni, ma l’amore
indiviso di Dio, che si
traduce nell’amore per
il prossimo. Se segui la
Legge dell’amore verso
Dio e verso il prossimo
e la metti fedelmente in
pratica - conclude Gesù
- davvero “non sei
lontano dal Regno di Dio”.
“Amerai”
(rispetterai,
ubbidirai,
confiderai,
aderirai,
risponderai
all’amore con fiducia,
fedeltà e riconoscenza),
esprime dedizione e
donazione totale, senza
pause o distrazioni.
Richiede un amore
filiale e non servile,
perché Dio è Padre e non
padrone. Dobbiamo
ascoltare e rispondere
come figli che ascoltano
ed obbediscono con
fiducia al padre
premuroso e preveniente.
L’amore per il prossimo
è indicato da Gesù quale
banco di prova ed
è superiore e vale più
di tutti i riti
sacrificali ed
olocausti.
Ascoltare e amare Dio
è il supremo
comandamento, che fonda
la giusta relazione con
Lui e ci apre all’amore
del prossimo. Questo
ascolto e questo amore
devono coinvolgere tutta
la persona: si deve
ascoltare e si deve
amare, con tutto il
proprio essere, con il
cuore, con tutta
l’intelligenza (mente),
con tutta la forza e con
tutta l’anima, fino al
dono-sacrificio della
propria vita in favore e
per il bene del
prossimo.
Ascolto
e Amore,
dunque, sono
inscindibili: Ascolto
Dio che amo e per amore
accolgo e metto in
pratica ciò che ho
ascoltato da Chi mi ama
per primo. Il primato
dell’amore di Dio, che
parla e che io ascolto
per l’amore, che mi lega
a Lui, si concretizza
nell’amare (e ascoltare)
il mio prossimo
(prossimo è
superlativo di
vicino): tutti e
ognuno sono mio
prossimo: amico e
nemico, simpatico e
antipatico, benefattore
e malfattore, parente e
estraneo, compatriota e
straniero, cattolico e
protestante, credente e
ateo, buono e cattivo,
cristiano e musulmano. È
l’amore di Dio che ci fa
prossimi (più vicini
gli uni agli altri) a
tutti, senza distinzione
e ce li fa ascoltare
senza pregiudizi!
Gesù non chiude
mai la porta ad alcuno
neanche agli scribi,
ipocriti e Suoi
oppositori irriducibili.
Perciò, nemmeno la Sua
comunità può permettersi
il diritto di sbattere
le porte in faccia a
alcuno! Gesù, inizia e
instaura nelle Sue
comunità lo spirito
evangelico che si
traduce
nell’atteggiamento
‘ecumenico’: riconoscere
il bene che si trova al
di ‘fuori’ e ovunque,
accoglierlo come dono di
reciproco arricchimento
e come stimolo a cercare
la verità anche al di
fuori di noi! Gesù ci
dice e ci comanda di non
disgiungere l’amore di
Dio con quello del
prossimo, che ne è
misura e ne certifica
l’esistenza e la verità,
ma ci insegna anche ad
amare e spiega come
e quanto amare il
nostro prossimo: come
e quanto ami te
stesso!
Dio ci ha creati
a Sua immagine e
somiglianza,
cioè siamo stati resi
partecipi della Sua
natura che è Amore! A
noi la grande
responsabilità di
ascoltarlo e amarlo
rispondendo al suo amore
infinito con
riconoscenza,
gratitudine, fiducia e
filiale abbandono. Chi
conosce davvero
l’infinito amore di Dio,
non potrà mai
approfittarne e
abusarne! Più ci
facciamo consapevoli del
Suo amore che ci
previene (Dio ci ama per
primo e da sempre!) più
deve crescere la nostra
fedele risposta di amore
grato, riconoscente e
fiducioso.
Saremo giudicati
sull’amore e dall’amore
che avremo dato e che
avremo negato!
(Mt 25,31-46)..
Ultimo aggiornamento
03/11/2024 - 05:26
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