Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Commemorazione di tutti i fedeli defunti, 2 Novembre 2024

Questa è la volontà del Padre mio che chiunque vede il Figlio e crede in lui, abbia la Vita Eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno
Oggi non si commemora la morte, ma si celebra la vita! Non si ricorda l’uomo cadavere, ma si celebra Cristo risorto, nel Suo definitivo trionfo sul peccato e sulla morte, che rende tutti noi partecipi della Sua risurrezione.
Al centro di questo giorno
, non di tristezza ma di gioia di fede e luce di speranza,  non sono i nostri Cari, ma Colui nelle cui mani li sappiamo, li vogliamo e li contempliamo beati, senza più peccato, né fragilità, né limiti, né morte, ma solo e sempre beati di essere presso  il Padre che ci ha creati, il Figlio che ci ha redenti e lo Spirito che ci ha santificati!
Cuore della Celebrazione
, dunque, è il Mistero pasquale che illumina e salva il mistero dell’uomo. Oggi, non si celebra, perciò, la morte, ma è festa della fede e speranza cristiana, la festa della Risurrezione. Sono proprio i nostri Cari, i Viventi presso Dio, che noi ricordiamo, a volerci ricordare che non siamo stati creati per rimanere attaccati alle cose di quaggiù, che tutto passa, resta solo l’amore; che anche la vita terrena è solo un passaggio brevissimo; che la nostra patria non è la terra; che più che ricordarci di loro, dobbiamo ricordarci di noi, perché loro sono nelle mani di Dio, al Quale non dobbiamo e non possiamo suggerire nulla, ma solo dobbiamo rispondere, oggi e sempre, alla Sua Parola che rivela la Sua volontà da compiere da figli obbedienti nella fedeltà e nella coerenza di vita per entrare nel Regno!
I nostri Cari
, ci chiedono, mentre poniamo, affettuosamente un fiore sulla loro tomba o mormoriamo distrattamente una preghiera, di porci l’eterne domande ancora in noi senza risposte: “Io chi sono?” “Dove vado?” “Che resterà di me?” “Perché sono stato creato?” “Perché devo morire?” La Celebrazione odierna, deve aiutarci a cogliere il senso pieno della nostra esistenza che è ‘destinata’ alla vita eterna e non alla morte, che è solo il passaggio obbligato, la porta stretta del Regno, l’esodo glorioso verso la pienezza della Vita. In noi la morte genera solo paura, spavento, buio, silenzio, strazio, lacerazioni, sconforto, disperazione…. Cristo crocifisso e risorto, la nostra speranza, ne ha fatto un passaggio, una pasqua, un esodo da questo mondo alla casa del Padre
La Memoria dei nostri Cari
, che sono tornati nell’abbraccio del Padre, deve essere per noi festosa Celebrazione della nostra speranza e della fondata professione di fede in Dio, Padre e Creatore della vita, che ha risuscitato il Figlio dai morti e darà la vita anche ai nostri corpi mortali per mezzo dello Spirito che abita in noi (Rm 8,11).

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Ultimo aggiornamento 01/11/2024 - 21:03

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