Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
21a Domenica Ordinaria, 25 Agosto 2024
Tu hai parole di Vita Eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio
Dalla
Moltiplicazione dei pani,
alla
proclamazione-Rivelazione
di Gesù, Pane
disceso dal cielo,
Carne da mangiare e
Sangue da bere
per avere la vita ed
essere risuscitati
nell’ultimo giorno.
Questa rivelazione
scandalizza e divide
fino a spingere “molti
dei Suoi discepoli” ad
allontanarsi e ad
andarsene da Lui, a
tornarsene indietro e a
non andare più con Lui!
Il Discorso sul
‘segno del pane’ è
stato lungo, ardito,
faticoso; ha posto tante
domande, provocato
mormorazioni ed
incredulità, suscitato
differenti reazioni e
molte incomprensioni
negli ascoltatori. Gesù,
che ha gradualmente
cercato di spiegare
pazientemente e di
rispondere a tutte le
obiezioni, ora, chiede
ai Suoi discepoli la
decisione di fede,
attraverso una scelta
radicale per la Sua
persona. Gesù non
pretende che i Suoi
abbiano capito tutto, ma
che abbiano più fiducia
in Lui e che si fidano
delle Sue parole!
Allora, Gesù spinge i
Dodici a scelte chiare e
nette: “Volete
andarvene anche voi?”
Ma, “Da chi andremo
Signore? Tu hai parole
di vita eterna” (v
67) – risponde Pietro a
nome degli altri.
Oggi, dobbiamo sentirci
chiamati per
nome, singolarmente e
come comunità, dal
Signore che, attraverso
le tre Letture, ci
domanda chi “scegliamo”
di ascoltare, di seguire
e di “servire”:
l’unico vero Signore
della vita o gli dei
degli Amorrei?
(prima Lettura); Volete
costruire la vita
coniugale e
familiare nell’amore
ablativo, come Cristo fa
con la Chiesa, suo Corpo
e sua Sposa, donando
la vita per lei o
poggiarla
sull’egoismo, sul
possesso, sulla
prepotenza e
prevaricazione? (seconda
Lettura); Volete
andarvene anche voi?
Volete tornare indietro
e non venire più con Me?
(Vangelo). Gesù stesso
provoca i Dodici ad
andarsene, a cercare e
seguire qualche altro! È
provocazione della fede
che ti fa scoprire da
che parte sta il nostro
cuore, cosa o chi cerca,
di chi o cosa ha bisogno
per essere felice e
realizzato. È Gesù, il
Maestro, che vuole
esaminare gli alunni e
vuole verificare il
grado di fiducia che
hanno maturato in Lui,
soprattutto per quelle
Sue verità che ancora
non riescono a
comprendere e ad
assimilare! Visto che
‘molti’, che si
dicevano e si
credevano discepoli,
si sono tirati indietro
e non mi seguono, voi
che cosa intendete fare?
Restare o andarvene
anche voi? Gesù ha
chiamato tutti a
sfamarsi del pane della
vita, a mangiare la Sua
carne e a bere il Suo
sangue per avere la vita
piena oggi ed essere
risuscitati nell’ultimo
giorno. Il lungo
Discorso di Gesù sul
Pane della vita con la
conclusiva sulla
necessità assoluta di
mangiare la Sua carne e
di bere il Suo sangue,
scandalizza e
delude ‘molti’
discepoli che si voltano
indietro, se ne vanno e
non lo seguono più,
rifiutando la
rivelazione sulla vera
identità della Sua
persona. Un altro
apparente insuccesso per
Gesù! Egli, però, non
cerca successo mondano,
ma compie la Volontà e
il Piano del Padre suo!
E, di fronte a questa
Missione, gli insuccessi
e i successi non contano
nulla! Anzi questo
nuovo rifiuto, vero
e tragico insuccesso da
parte di coloro che
Lo abbandonano,
serve a Gesù per
riaffermare la Sua
Vera Identità di
Figlio dell’Uomo, che
risalirà (ascenderà) là
dove era prima (vv
61-62) e il solo che può
donare il Pane di vita:
la Sua carne da mangiare
e il Suo sangue da bere!
Non credete - continua
Gesù - perché non
avete accolto lo Spirito
che dà la vita e perciò
continuate a perire
nella carne (vv 63-64).
Prima, dunque, viene la
fede e la fiducia in
Lui, poi la conoscenza
di Lui! Si ascolta e si
segue Colui nel quale si
ha fiducia e ci si fida!
La Parola di Colui in
cui si crede nutre la
fede e la fa crescere e
maturare. Senza il cibo
si muore! Senza Parola
si torna indietro, ci si
allontana e non si
rimane più con Cristo.
Se vuoi davvero essere
conquistato e afferrato
da Cristo, glielo devi
permettere. Se vuoi
credere, devi
corrispondere al dono
della fede.
Le nostre risposte
alle “Parole di vita
eterna” che abbiamo
ascoltato, devono essere
sincere e autentiche: a
Dio non si può mentire e
neanche a noi stessi!
Gesù ci ha parlato a
lungo, in queste
Domeniche d’Estate, con
amore paziente e
fiducioso, e,
rispondendo a tutte le
nostre domande e dubbi,
ci ha rivelato il Suo
mistero, presentandosi
Pane vivo disceso
dal cielo, Carne
da mangiare e Sangue
da bere per avere in noi
la Sua vita!
Ora, anche Noi
dobbiamo prendere
necessariamente una
decisione radicale: o
Cristo Gesù, “il
Santo di Dio”, Carne
da mangiare e Sangue da
bere per vivere per Lui,
essere risuscitati
nell’ultimo giorno ed
avere in dono la vita
eterna, o i nostri idoli
che servono “la carne
che non giova a nulla”
e ci conduce alla morte
eterna. La vita del
cristiano non è
rinuncia, ma è scelta di
servire!
Scegliere e
servire Cristo, per
dare risposta piena alla
vocazione all’amore
oblativo e
vivere, nella fedeltà e
totalità, la
comunione coniugale,
consacrando, sul Suo
esempio, la propria vita
a servizio dell’altro.
Scegliere di
rimanere con Gesù,
credere il Pane
della vita essere la Sua
carne da mangiare per
avere vita piena e
risurrezione futura!
Certo che ogni scelta
definitiva richiede
e comporta sempre una
rinuncia radicale, ma la
vita del cristiano
autentico, che vive per
Cristo e in Cristo, non
si fonda sulla rinuncia
ma sulla libera e
feconda scelta di
servire Dio e i
Fratelli, come Cristo,
che ci ha amato,
donandoci Se stesso.
Con il Salmista
traduciamo in
preghiera e canto di
lode e di
ringraziamento, la
“memoria” costante di
quanto il Signore ha
compiuto e compie per
coloro che confidano in
Lui, che è sempre vicino
a chi ha il cuore
spezzato, rende
giusti e salva gli
spiriti affranti e
li libera da tutti i
mali!
Ultimo aggiornamento
24/08/2024 - 09:03
Indirizzo email
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