Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Assunzione della Beata Vergine Maria, 15 Agosto 2024

Benedetta tu fra le donne e Benedetto il Frutto del tuo grembo!
La Solennità dell’Assunzione sintetizza e unifica tutte le feste mariane: è il punto di arrivo di un Cammino di fede e di condiscendenza alla volontà di Dio; è il sigillo di Dio sopra la vita di Maria che, con estrema disponibilità, ha accolto la più eccezionale e formidabile delle vocazioni. Maria di Nazaret è, così come Dio l’ha pensata e voluta, aperta al Suo progetto e collaboratrice fedele al Piano della salvezza: così la Chiesa è invitata non solo a contemplare ma ad  imitare Colei che, oggi, assunta in cielo, con il suo corpo immacolato.
In Lei, “primizia e  immagine della Chiesa
, chiamata alla gloria”, Dio ha rivelato il compimento del Mistero di Salvezza e ha fatto risplendere per il suo popolo, “pellegrino sulla terra, il segno di sicura speranza e consolazione”, liberando  “dalla corruzione del sepolcro colei che in modo ineffabile ha generato  nella carne  suo Figlio, autore della vita” (Prefazio).
La Donna Partoriente
, minacciata dal dragone, è Segno del Popolo di Dio, la Chiesa, i cui membri sono esposti continuamente agli assalti del maligno e alle tentazioni mondane, deve avere e proclamare la certezza che Dio, che ha ‘rapito’ il bambino verso il suo trono e ‘ha preparato un rifugio sicuro alla donna’, rimane sempre a noi vicino assicurandoci la vittoria del bene sul male, della vita sulla morte. Con questa Parola nel cuore che ci unisce al Risorto, saremo anche noi vincitori. La vita che vuole sbocciare, è sempre minacciata di essere divorata dal ‘drago’, ma viene salvata (rapita) da Dio, insieme alla partoriente, anch’essa minacciata di morte! (prima Lettura).
L’Assunzione, elargita da Dio
in Cristo a Maria, la Madre, è in riferimento al Mistero pasquale del Cristo, morto e risorto con e nel Quale siamo stati aperti alla speranza nella Risurrezione finale oltre la morte fisica in Adamo tutti muoiono, in Cristo Risorto tutti riceveranno la vita. Questa è la nostra fede nel Cristo Risorto: tutti riavremo la vita in Lui ciò che Maria è diventata per grazia, a noi sarà dato in Cristo (seconda Lettura).
Nel Vangelo
contempliamo l’incontro affettuoso, il dialogo di fede e il canto di lode e di meraviglia di due Donne, di due Madri in attesa, per le cose grandi che Dio ha compiuto in loro.
Beata
e benedetta sei Tu, Maria, perché hai ascoltato e creduto la Parola. Queste parole di Elisabetta, oggi, la solenne Liturgia le pone sulle labbra della Comunità, per cantare la Madre del Signore, Maria, che viene assunta in cielo, come primiz a della Chiesa e di ogni creatura! In Lei è rinnovata, nella speranza, la fede: anche Noi saremo fatti partecipi, in Cristo e per pura grazia, di questa Sua condizione di risorta. “Beata fra tutte le creature, perché hai creduto la Parola: hai fatto della Parola del Signore la tua vita!
È beata Maria
, non perché è stata scelta ad essere la generatrice di Gesù e, quindi, per il vincolo di parentela fisica con Lui, ma, perché ha ascoltato la Parola, l’ha posta in atto e ha accolto, nel più intimo di se stessa, Dio e il Suo progetto. Maria ha ascoltato e creduto alla Parola: il suo essere madre è generato e viene preceduto dal suo essere discepola della Parola. La sua fede ha preceduto il concepimento! Così, Maria per la sua fede, nata dall’ascolto docile e obbediente, è la “Madre dei credenti”! La vera grandezza di Maria è tutta qui: ha saputo ascoltare, abbandonarsi e consegnarsi alla Parola!
Cantando il Magnificat
, che riassume la Storia della Salvezza compiutasi in Cristo, noi lodiamo ringraziamo Dio per le meraviglie che ha co mpiuto in Maria, che vuole compiere anche in ciascuno di noi, nel Suo amore misericordioso verso gli umili che confidano in Lui. Lo Spirito di Dio continua a compiere cose stupende nella storia: dobbiamo avere il cuore docile e puro di Maria per saperle cogliere e cantarle con la sua stessa grazia. Con il canto del ‘Magnificat’ Maria vuole assicurarci che Dio non abbandonerà mai il povero, l’umile, l’indifeso, l’oppresso e il bisognoso! È sempre dalla loro parte, pronto a difenderli dai prepotenti e oppressori di turno! Perciò, la Chiesa ogni qualvolta canta, col cuore di Maria, il Magnificat, annuncia e proclama l’amore fedele, immenso e meraviglioso di Dio per tutti i Suoi figli, consegnando all’intera umanità la luce della speranza e la certezza della vittoria operata dal Figlio sul peccato e sulla morte.
La Chiesa contempla
in Lei la gloria della risurrezione alla quale tutti siamo stati predestinati. In Maria Assunta si conferma la fedeltà di Dio verso le Sue creature e, in speciale e particolare, la Sua misericordia verso tutti coloro che l’accolgono come Maria, che ha creduto la Sua parola, divenendo, per tutti noi, il “sacramento della tenerezza materna di Dio”! La Celebrazione di Maria Assunta, che arriva nel bel mezzo dell’estate, ci ricorda che siamo destinati, anima e corpo, alla gloria e alla bellezza di Dio!.

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Ultimo aggiornamento 14/08/2024 - 17:00

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