Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
17a Domenica Ordinaria, 28 Luglio 2024
Dove potremo comprare il pane perchè costoro abbiano da mangiare?
Apri la tua mano,
Signore, e sazia ogni
vivente
Domenica
scorsa, Gesù, prima “insegnava
loro molte cose” (Mc
6,34) e, solo dopo,
moltiplicherà il pane
per saziare chi aveva
illuminato con la Sua
Parola. Prima sazia la
fame più profonda,
quella dello spirito e,
poi, la fame corporale.
Oggi, Egli Stesso
moltiplica e
distribuisce il
pane, per annunciare e
preparare la folla all’altro
Pane, “il Pane vero,
disceso dal cielo’
(Vangelo). Questo dono è
prefigurato e annunciato
nel “gesto” del pane
delle primizie offerto
al profeta Eliseo, il
quale ordina, fidandosi
della Parola del Signore
“ne mangeranno e ne
faranno avanzare”,
di darlo da mangiare
alle cento
persone bisognose e
affamate, le quali ne “mangiarono
e ne fecero avanzare,
secondo la parola del
Signore” (prima
Lettura); ed è questo
Pane che nutre e unisce
i Cristiani,
assimilandoli a Sé e che
non ammette divisioni
nei credenti, membri
dell’unico Suo Corpo che
non può essere diviso. I
Cristiani devono essere
un solo Corpo, in solo
Spirito, con un cuore
solo (concordia)
e un’anima sola (unanimità):
a tutti questo siamo
chiamati (seconda
Lettura). Eliseo,
però, offrì solo pane
che sfama la vita
fisica, Cristo dona Se
stesso per la vita del
mondo e per fare di noi
tutti, un solo Corpo, il
Suo!
Gesù ha
voluto concretamente
sfamare tutta quella
gente che si trovava
nell’impossibilità di
provvedere a se
stessa! Egli, con la
Parola di oggi, ci dà
comandi e
insegnamenti
impliciti e un
esempio da imitare e
da seguire: È un dovere
morale provvedere ai
bisognosi, assicurare il
pane a tutti! È un
dovere di giustizia
provvedere a che tutti
abbiano pane! Il
credente deve imitare
Gesù Cristo nel
provvedere il pane a chi
è impossibilitato o
impedito a procurarselo.
Gesù è il Messia che,
dando compimento
e realizzazione
al gesto dell’antico
profeta (Prima
Lettura) si rivela
come Colui che sazia
tutti e in abbondanza (Vangelo).
La Comunità Cristiana
sperimenta nei secoli la
Comunione con il suo
Signore, facendo
‘memoria’ di tutti i
Doni ricevuti e
traendone la forza per
rispondere in modo
coerente (Seconda
Lettura).
“Dove
potremo comprare
il pane perché costoro
abbiano da mangiare?”
Gesù, Maestro sapiente e
paziente, con questa
domanda rivolta a
Filippo, vuole
provocarci tutti e
spingerci a trovare noi
una risposta di fede e
una soluzione di amore
verso quanti sono nel
bisogno e sono da
soccorrere. Come
Filippo, anche noi,
siamo tentati di
tagliare corto: i
mezzi e i soldi
non li abbiamo per
sfamare tutta questa
gente! Noi non
possiamo fare niente!
Andrea, almeno,
dimostra un briciolo di
fede in Gesù e di
compassione per quella
“grande folla” affamata,
e chiama in causa un
ragazzo, che si è
portato da casa il
sostentamento per quel
giorno e dona tutto
quel poco che
nelle mani di Gesù, sarà
moltiplicato tanto da
saziare i cinquemila con
l’avanzo, da non
far perdere, di dodici
canestri!
Il segno
che Gesù compie nel
moltiplicare i cinque
pani e i due pesci e nel
distribuirli Egli stesso,
rivela tutto l’amore
e l’attenzione di Gesù
verso la folla affamata
e costituisce il primo
passo verso la piena
rivelazione di ciò che
istituirà nell’Ultima
Cena e compirà sulla
Croce. Il Mistero è
immenso e va rivelato
gradualmente, perché
il cuore e la mente
umana possano
comprenderlo,
accoglierlo e viverlo
nella sua totalità. Con
i Suoi gesti e le Sue
parole, dunque, Gesù
prepara e annuncia il
Mistero dell’Eucaristia.
Il segno
vuole educarci e
formarci nella
consapevolezza che non
sono i soldi, il potere,
la notorietà a risolvere
i problemi, le crisi, la
fame nel mondo e nelle
coscienze, ma l’amore,
la fiducia, la
disponibilità a mettere
a disposizione quel poco
che si è e si
ha nelle mani di
Gesù, giusto e
compassionevole, perché
l’umanità intera,
affamata di pane,
uguaglianza,
condivisione dei beni
materiali e spirituali,
pace e libertà, possa da
Lui essere soddisfatta,
saziata di fraternità
universale, nella
giustizia e nella
concordia.
Il segno
orienta e
introduce alla fede.
Non sono i miracoli a
farci credere in Lui,
perché se la fede
dovesse dipendere dai
‘miracoli’ non dovrebbe
esserci più
incredulità nel
nostro mondo! Il segno
ci introduce alla
fede nel Messia Gesù,
quale Inviato dal Padre
a compiere il Suo
disegno di amore e di
salvezza per noi.
Oggi,
domani e sempre,
quando alla porta di
casa nostra bussano per
chiedere aiuto, pane e
sostegno, non
rispondiamo loro come
Filippo: che possiamo
fare noi?
Provvediamo subito,
sentendone compassione,
come Gesù, che subito,
attraverso il nostro
poco, ha provveduto a
saziare tutta la gente.
Disponiamoci, allora,
anche noi, come quel
semplice e generoso
ragazzo, a
mettere nelle mani di
Gesù, quel poco che
abbiamo e che
siamo, perché
diventi abbondanza
per quegli affamati
presenti e anche per gli
assenti, ai quali
siamo inviati a portare,
come in ogni
Celebrazione
Eucaristica, il Pane che
ci ha saziato e quella
Parola che ci ha
illuminato.
Tutti Noi,
infine, abbiamo fame e sete
di verità, di amore,
felicità e libertà:
Da chi andremo per
saziare questa fame e
questa sete, che sempre,
in noi rinascono? Chi
potrà nutrirci di Pane
di vita e di Parola di
verità? Solo il Signore
può saziare, in
abbondanza e
pienezza, la nostra
fame e sete di
giustizia, amore e
verità: “Mangeranno e
ne avanzerà”! Egli,
ogni giorno, prepara
Ultimo aggiornamento
27/07/2024 - 08:12
Indirizzo email
posta@vivodiparoladidio.it