Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

13a Domenica Ordinaria, 30 Giugno 2024

Non temere, soltanto abbi Fede!
Il Signore ha creato l’universo “perché esista” e “Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità” e non la morte,  “che è entrata nel mondo per l’invidia del diavolo”, dal quale la creatura, che si è allontanata dal suo Creatore, si è lasciata  tentare e sedurre. Ma, Dio, Padre e Creatore ha il potere di fare risalire la nostra vita dall’abisso della morte e farci rivivere (Salmo).
Il Signore è Dio della vita
, non ha creato la morte. Non può godere della rovina dei Suoi figli, perché li ha creati a Sua immagine e, perciò, per l’incorruttibilità. Dio ha creato tutte le cose perché esistano (Sap 1,14); Egli ‘non è il dio dei morti, ma il Dio dei Viventi’ (Mt 22,32).  Non può godere per la morte, ma l’ha vinta definitivamente e l’ha distrutta per sempre, mandando a morte il Figlio Suo al posto nostro! Con la morte e risurrezione del Redentore e Salvatore Gesù Cristo, il solo Giusto, la nostra morte, portata nel mondo dal diavolo, è stata vinta per sempre e tutti coloro che crederanno in Lui, avranno in dono la vita eterna. Dio, dunque, non ha creato la morte, che è conseguenza del peccato che ci distacca da Lui, facendoci perdere la comunione con Lui!
Oggi, nel Vangelo
, Gesù si rivela la misericordia del  Padre attraverso le Sue parole di verità e i suoi gesti di amore, guarendo la donna, che “aveva perdite di sangue da dodici anni”, restituendole dignità umana, integrità fisica e morale, futuro pieno di pace e comunione. La guarisce e la salva. E si presenta come il Signore della vita, richiamando dalla morte la fanciulla dodicenne! È in Lui la vera vita: chi crede in Lui non morirà mai, vivrà in eterno! Con questi due fatti, la donna da tanto tempo perdente sangue, guarita e salvata, e la fanciulla ormai morta riportata in vita, Gesù Maestro, vuole dare la risposta alla domanda, posta ai Suoi discepoli tramortiti e impauriti sul Lago in tempesta: “ Perché avete paura? Non avete ancora fede?” (Mc 4,40, di Domenica scorsa)."
Al centro della nostra attenzione
, due Donne: una emorroissa, che perde sangue da dodici anni, ha speso tutti i suoi averi per guarire, ma è “peggiorata” nella sua tragica malattia, che le impedisce di essere donna libera, di avere una discendenza, la esclude completamente dalla vita sociale e, addirittura, le impedisce di avvicinarsi a  Dio perché “impura”! È una donna esclusa da ogni rapporto umano e religioso: è “una morta” che cammina! L’altra donna è la figlioletta di Giàiro, potente capo della sinagoga, che crede in Gesù, Figlio di Dio, e lo supplica di andare a guarirla e liberarla dalla morte ormai certa. Anch’ella ha appena dodici anni, sta morendo prima di diventare donna, moglie, madre e dare compimento alla sua vita. È la fede in Gesù, quella che continua ad avere e testimoniare il padre della dodicenne e quella della donna malata, che, coraggiosamente e fiduciosamente, la spinge ad andare a “toccare” un lembo del Suo mantello, a guarire dal male e salvare dalla morte.  È Gesù che, per la fede costante del padre, prende la mano della figlioletta morta e le ridona la vita. Due donne, la prima annientata dalla malattia logorante  e mortificante, che con il tocco della sua fede  tocca e commuove il cuore del Maestro che la salva e le ridona vita nuova e dignità; la seconda, una bambina divorata dalla morte che viene vinta da Gesù per la fede di suo padre che ha continuato ad avere fede in Lui, contro ogni speranza.  Queste due donne, che tutti credono essere già morte, ricevono vita e nuovo futuro da Gesù, “toccato” e “commosso” dalla fede che li ha portati a lui, il quale si rivela nel suo potente e amorevole agire, più forte della morte.

Figlia, la tua fede ti ha salvata
(v 34). “Non temere, soltanto abbi fede!(v 36).
La fede
nasce dall’ascolto e cresce nell’adesione personale ed esistenziale con la Persona di Cristo, che richiede di continuare a credere totalmente alla Sua Parola, anche quando domanda di credere a cose incredibili e umanamente impossibili. Deridere e ridere sulla Parola di Gesù, sono sintomi inequivocabili che si è deciso di restare chiusi nella propria incredulità e di rifiutare il dono della fede. Prima la fede, poi il miracolo (il segno): non è il miracolo che produce la fede, ma è la fede che permette a Dio di compiere il miracolo! Il miracolo non provoca la fede, che resta sempre un dono divino e nasce dall’ascolto della Parola di Dio e cresce solo nella totale adesione e piena relazione con la Sua Persona. “Signore accresci e aumenta in noi la fede” (Lc 17,6). L’incredulità impedisce a Dio di operare e intervenire a nostro favore!
Gesù n
on solo guarisce la donna emorroissa, ma anche la reinserisce e reintegra pubblicamente nella società. La sua non è solo guarigione fisica, ma soprattutto risanamento e ristabilimento totale della persona nella sfera umana, sociale e religiosa. L’emorroissa non poteva contattare le altre persone che avrebbe reso inevitabilmente impure; non poteva rendere culto, senza essersi prima purificata. Per lei, che è riuscita a ‘”toccare” Gesù, si è chiuso finalmente il lungo e logorante tempo dell’umiliante malattia e dell’isolante impurità! Può andare in pace e lodare per il resto della sua vita il suo Guaritore e Salvatore! È una donna davvero fortunata questa, che cerca e tocca Gesù, perché non solo è risanata, ma è anche purificata e salvata dalla Sua irresistibile forza. Lo  hanno toccato in tanti, ma Egli si accorge solo di una “perdente sangue” e, quindi, vita, considerata impura e infestante anche gli altri, con i quali veniva in contatto! Lo ha appena sfiorato con un dito, quello della fede, e Gli ha fatto uscire “una forza” che L’ha scosso tanto! Gesù, che non la considera una “impura”, ma una persona che ha diritto di essere reinserita nella sua dignità di donna e nel suo ruolo sociale, la cerca e la fa avvicinare con lo sguardo di amore irresistibile, loda il suo coraggio e l’addita alla folla e ai Suoi discepoli, come modello di vera fede, che l’ha guarita e salvata
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Ultimo aggiornamento 29/06/2024 - 09:50

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