Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
5a Domenica Ordinaria, 4 Febbraio 2024
Ricordati che un soffio è la mia vita!
Risanaci, Signore, Dio della Vita
L’Umanità
malata che aspettava di
essere sanata, in Gesù,
trova il suo Guaritore e
Salvatore.
Il Vangelo, di oggi,
Diario di una Giornata
‘tipo’ di Gesù a
Cafarnao, è annuncio
gioioso della Sua
realizzazione
definitiva. Ognuno di
noi, chiamato ad essere
Suo discepolo, perché
“toccato”, liberato
dalla febbre e
“rialzato”, come la
Suocera di Pietro,
perciò è
chiamato ad alzarsi e
mettersi subito
a
servire con
riconoscenza e
amore.
Nella Prima Lettura,
Dio, che risana i cuori
affranti (Salmo), ridona
speranza ai giorni
dell’uomo, schiavo della
sua sofferenza e del suo
muto dolore. La Seconda
Lettura ci insegna che
l’Evangelizzatore,
appunto perché,
“guarito” e “salvato”,
non può considerare un
vanto la sua missione,
ma ha il solo dovere di
servire
fedelmente
nel
predicare il Vangelo di
Gesù.
L’esperienza di Giobbe
ci insegna che dobbiamo
sempre confrontarci con
la nostra caducità e
precarietà. Giobbe ce lo
ricorda: è il dramma
dell’uomo che, a causa
della sua misera
condizione, vede e
considera Dio come suo
avversario spietato e,
quindi, non solo
indifferente, ma
addirittura responsabile
della propria muta
sofferenza. Dio, in
questa tragica
esperienza, almeno,
sembra completamente e
colpevolmente assente.
La
Parola, attraverso
l’esempio di Giobbe,
invece,
invita
tutti
a
non pensare a Dio
secondo una logica
umana, ma a fidarsi
della Sua volontà
salvifica e della Sua
fedeltà,
che è da sempre e per
sempre.
Egli, Padre
compassionevole e
pietoso, non è
indifferente al grido
del nostro dolore e
vuole lenire e guarire
ogni nostra sofferenza
in Cristo Gesù, mandato
a noi, quale Medico
delle nostre anime,
prescrivendoci una sola
medicina, l’Amore
– Agapè,
che
genera giustizia
e
condivisione, servizio e
aiuto reciproco,
uguaglianza e fraternità
universale. Dobbiamo,
inoltre,
prendere coscienza
e
piena
consapevolezza
che non è Dio a mandarci
le malattie e i disastri
ecologici e
cosmici,
le
guerre e le
calamità, ma il nostro
egoismo, la
nostra
superba e illusoria
autosufficienza.
Siamo noi,
in una parola,
la causa di tutto
il male che ci avvolge e
ci distrugge ogni giorno
di più. È
il
porre, in
tutto,
il
nostro
fragile
io
al posto di Dio,
chiudendo le porte al
Suo amore,
rivelato e consegnato a
noi,
nel Suo Vangelo,
che
è il Suo Figlio Gesù,
venuto a liberarci dai
nostri fallimenti
(peccati) e a guarirci
dai nostri ripetuti
errori, che causano
malattie, disastri
ecologici, ingiustizie,
miserie, guerre e morti
innocenti.
Paolo,
nella Seconda Lettura,
afferma di aver ricevuto
un ministero-mandato
apostolico-pastorale che
come tale va compiuto.
Nessuna arroganza quando
si è mandati, ma solo
consapevolezza
dell’urgenza di portare
la Parola di verità e
vita, che
è Vangelo, e di farsi
tutto a, tutti, fino a
farsi debole con i
deboli, pur di
guadagnare, ad ogni
costo qualcuno a Cristo
e al Suo Vangelo! Guai,
davvero, a me, se non
predico il Vangelo, con
la parola coraggiosa e
la testimonianza fedele
di vita!
La sofferenza,
dramma che ogni uomo
vive e che appare
avvolgente e
travolgente, trova in
Gesù la risposta
definitiva: Dio Padre,
nel Figlio amato, risana
e salva! Con Gesù ci
solleva dalla nostra
fragilità e ci prende
“per mano”, ci rialza,
liberandoci dal
male che ci opprime
e ci fa stare a letto!
Gesù è il vero e
l’unico
liberatore di tutti
i mali che affliggono
l’umanità e chi ne fa
esperienza si
trasforma in
testimone!
Gesù non chiede
di
offrire a Dio la nostra
sofferenza e non afferma
che questa ci avvicina
di più a Lui, ma ci
insegna che non è la
sofferenza, ma l’amore a
salvarci! Ciò che conta
per Gesù, non è la
malattia, ma l’ammalato,
al quale si avvicina lo
tocca, lo rialza, con la
Sua potenza di amore
tenero e
compassionevole, lo
riabilita, ricomponendo
e ristabilendo, prima di
tutto la relazione con
Dio, insieme alla
libertà, dignità e nuovo
futuro. Infine, Gesù non
è venuto solo a guarire
ma a salvarci grazie
alla Sua morte e
risurrezione.
Ultimo aggiornamento
03/02/2024 - 16:16
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