Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
24a Domanica Ordinaria, 17 Settembre 2023
Perdonare come Dio perdona
La
fedele perseverante
sequela di Cristo
esige la nostra
disponibilità
incondizionata a
spezzare la catena
dell’odio e della
vendetta. La
riconciliazione viene da
Dio e i cristiani non
possono se non perdonare
per il semplice fatto
che essi per primi sono
stati raggiunti e
giustificati dal perdono
divino, gratuitamente
e senza condizioni.
Centro dell’insegnamento
di Gesù è
dove imparare ed essere
sempre misericordiosi
con i fratelli,
perché (causale) Dio
lo è da sempre con noi;
perdonarli sempre
e amare tutti, anche, i
nemici, perché Dio ci ha
amati anche quando
eravamo ribelli
peccatori-debitori! I
veri rapporti fraterni
si costruiscono
sull’amore reciproco e
perdono vicendevole:
dalla correzione
fraterna, atto di
amore e dovere di
responsabilità (Domenica
scorsa), al dovere
e responsabilità
di perdonare sempre il
fratello come Dio,
pietoso e
misericordioso, perdona
i nostri grandi debiti (Vangelo).
La
prima Lettura sintetizza
la linea espressa dal
Deuteronomio e dai
Profeti: imita Dio
che ti perdona sempre e
perdona sempre anche tu
l’offesa al tuo prossimo
(Sir 27,30.28.1-7). Il
sapiente, coerente con
la sua saggezza, perciò,
deve essere capace
sempre di superare il
desiderio istintuale
della vendetta, della
rivalsa, del rancore e
odio, perché sempre più
consapevole del proprio
limite e della ferma
fede in Dio a cui solo
va lasciato il giudizio
sull’uomo.
Paolo nella
Seconda Lettura
professa e celebra
la centralità di Cristo
“sia che viviamo, sia
che moriamo”. Solo
la relazione con Cristo,
infatti, dona senso
pieno al nostro vivere e
al nostro morire! Sia in
vita sia in morte siamo
di Cristo e solo a Lui
apparteniamo!
Il Salmo fa
riferimento
all’autorivelazione di
Dio a Mosè, dopo il
peccato di idolatria
(Es. 32,1-6; 33,18-23),
e si rivela “il
Signore, Dio
misericordioso e
pietoso, lento all’ira e
ricco di amore e
fedeltà, che conserva il
Suo amore per mille
generazioni, che perdona
la colpa, la
trasgressione e il
peccato, ma, non lascia
senza punizione” (Es
34.6-7). Anche se molte
volte il perdono è
costoso e faticoso,
tuttavia il discepolo
deve continuamente
rapportarlo e valutarlo
alla luce di quel
perdono incondizionato
che egli ha ricevuto per
primo da Dio. L’arte
del perdono è novità
del Vangelo di Gesù,
venuto a compiere la
legge dell’ A.T., quella
del taglione
fondata sul principio
della giustizia
retributiva che
stabilisce la integrale
corrispondenza tra
peccato-delitto e
pena-castigo. Gesù
chiede ai Suoi discepoli
di imitare l’agire
misericordioso e pietoso
del Padre che sempre
perdona i nostri
quotidiani peccati.
I Cristiani,
dunque, che sono di
Cristo e a Lui
appartengono, devono
sempre perdonare, sul
Suo esempio e imitando
il Padre che sempre
perdona. Noi, fratelli e
sorelle, che formiamo la
Sua comunità, sempre
siamo perdonati e
sempre dobbiamo
perdonare! Il perdono
illimitato insegnato e
proposto da Gesù, supera
la prassi delle “quattro
volte” della massima
misura usata dalle
Sinagoghe. Gesù detta
“la misura” del perdono
che consiste nel
perdonare sempre e
“senza misura”! Il
perdono illimitato,
la riconciliazione
fraterna, è il
principio basilare
della vita cristiana;
la Preghiera e la
Carità ne sono
l’anima. Il Padre
Nostro,
quotidianamente
pregato, ce lo ricorda
costantemente! Il
perdono-misericordia di
Dio fondamento è modello
del perdono fraterno.
Amare e perdonare il
fratello come Dio ci ama
e ci perdona, mentre chi
si nutre di rancore e
ira, e cova astio e
vendetta, non può essere
esaudito da Dio e non
può ottenere il Suo
perdono, perché non ama
e, perciò, lo rifiuta.
La
capacità
di perdonare,
come quella di
credere, è esclusivo
dono di Dio! Solo Dio,
infatti, può
perdonare e il
nostro perdono ai
fratelli è solo
risposta a tanto Suo
grande amore (iper-dono),
e partecipazione
al Suo atto di
misericordia pietosa
e infinita.
Se il discepolo
riconosce la
verità del suo essere
beneficiario
di un perdono
gratuito e
smisurato, anche
egli deve sentirsi
obbligato a perdonare “settanta
volte sette” il
fratello che ha
sbagliato.
Siamo chiamati,
dunque, a vivere
e ricostruire relazioni
di amore e di
comprensione, di perdono
e di condono reciproco
in famiglia, in
comunità, nella società!
Per-grazia-dono
io posso e riesco a
perdonare! Per-dono,
posso anch’io realizzare
quello che è
impossibile umanamente:
perdonare!
Per-dono, facendo
memoria di quanto il
Padre ha condonato a
me, saprò
ringraziarlo,
condonando al mio
fratello qualche piccolo
debito..
Ultimo aggiornamento
16/09/2023 - 10:10
Indirizzo email
posta@vivodiparoladidio.it