Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
14a Domenica Ordinaria, 9 Luglio 2023
Venite a me, Voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io Vi darò Ristoro
Gesù,
il Figlio
contrastato
nella Sua predicazione e
rifiutato nella
Sua persona dai
sapienti e dai
dotti di questo
mondo, vuole
rivelare a Noi,
poveri, umili
e desiderosi di
salvezza, il mistero del
Regno e il vero volto
di Dio, Padre Suo e
Padre nostro!
Nella prima Lettura,
Zaccaria, invita la “figlia
di Sion” ad esultare
e la “figlia di
Gerusalemme” a
giubilare perché “Ecco,
a te viene il tuo re”,
giusto, vittorioso,
umile che porrà fine
all’oppressore e al suo
apparato bellico di
carri, cavalli e
spezzerà l’arco della
guerra e stabilirà la
pace alle nazioni e
dominerà nella
giustizia fino ai
confini della terra.
Il Salmo
esalta, benedice
e loda il Dio di
Israele, riconosciuto
e professato Dio
dell’universo,
misericordioso,
paziente, lento
all’ira, ricco di
grazia verso tutte le
creature e quale Signore
che sostiene
quelli che vacillano e
rialza chiunque è
caduto!
Nella
seconda Lettura,
Paolo ci istruisce e ci
rivela che lo Spirito di
Dio, mediante il
Battesimo, ha preso
“dimora” in noi,
c’inabita, per farci
appartenere
totalmente a Cristo,
fonda la nostra
comunione con Lui, a Lui
ci assimila per
“essere e vivere in Lui”
e non essere più
debitori verso la carne
(sàrx), ma verso lo
Spirito e, quindi, verso
Dio e verso Cristo,
perché il vivere
secondo la carne
conduce alla
morte, mentre il “far
morire le opere del
corpo mediante lo
Spirito” ci fa
vivere!
Il Vangelo,
oggi, ci fa entrare
nel cuore-animo di
Gesù e ci fa scoprire
i Suoi sentimenti più
profondi. Egli, che
è rifiutato e respinto,
nella Sua
predicazione, dai
superbi e
presuntuosi sapienti
e dagli intelligenti
del suo tempo (i
Farisei, gli Scribi, i
Sommi Sacerdoti),
chiusi alla vera
sapienza che viene
dall’alto, rivolge al
Padre la sua
preghiera di lode
e di ringraziamento
filiale che ci
rivela la Sua intima
relazione con Lui e ci
fa conoscere il Suo
sapiente progetto di
amore e di salvezza che
viene ‘comunicato’ e
rivelato ai Suoi piccoli
e tenuto nascosto ai
sapienti e ai dotti
“secondo i desideri
della carne”! Motivo del
ringraziamento e della
lode al Padre è il fatto
che Egli abbia voluto
rivelare “queste cose”
soltanto ai “piccoli”,
umili e semplici, perché
disponibili ad
accogliere il Vangelo
del Regno e perché, solo
questi si lasciano amare
e salvare. Poi, “il mite
e umile di cuore”
Maestro, lancia un
pressante invito e
un caldo appello
a tutti noi, che vede
stanchi ed
oppressi dai nostri
peccati-fallimenti,
a voler far ritorno a
Lui, e, in Lui, trovare
nuova dignità, vera
libertà, ristoro
e quell’amore che
rende leggero
ogni peso e dolce
ogni giogo della nostra
vita!
Cristo Gesù,
mite ed umile di
cuore, è il riposo,
la quiete, il ristoro
dell’uomo e i Suoi
insegnamenti e il Suo
amore rendono soave
ogni Suo giogo e
leggero ogni Suo
peso! Prendere il Suo
giogo e Suo peso
è assumere insieme con
Lui e vivere come Lui il
Suo Vangelo e la
Sua Croce! Così,
l’imperativo “Imparate”,
non dice soltanto di
apprendere o seguire
una qualche
lezione, ma di diventare
ed essere Suo discepolo!
Fare tutto come
Lui, essere umile e mite
di cuore come
Lui, donarsi a tutti
come Lui.
Venite a me
ed io vi darò
ristoro, prendete il
mio giogo, cioè,
relazionatevi a Me e
accogliete il mio
Vangelo e vivetelo come
Me e in Me troverete
ristoro per la
vostra vita e ogni peso
sarà leggero. Infatti,
“Chi ama, non
sente la fatica. E
quando l’avverte, ama
anche la fatica!”
(S. Agostino).
Il Suo giogo
corrisponde alla volontà
del Padre, rivelata, non
più attraverso la Legge,
ma mediante la Sua
stessa Persona, che è
l’unico accesso al
Padre, e solo chi si
relaziona a Lui e Lo
segue può giungere alla
piena
conoscenza e definitiva
comunione con Lui.
Insieme con Lui e in Lui
e per Lui, “il giogo”
della Legge mosaica,
reso assai pesante e
insopportabile dalle
‘tradizioni’ farisaiche,
rigide e solo legaliste,
e dalle norme
inflessibili, solo
esteriori e senza cuore
degli Scribi, diviene
leggero e soave, perché
fondato sull’amore verso
Dio, che si esplicita
nell’amore per i
fratelli: “la Legge e
i Profeti dipendono
dall’amore verso Dio e
verso il prossimo”
(Mt 22,34-40).
L’amore verso Dio e
verso il prossimo
rende tutto più soave
e più leggero,
più sopportabile e
più gratificante,
perché è fonte e
radice di
fedeltà e di pace
duratura! Dove regna
l’amore oblativo, la
legge scompare, ogni
“peso”, seguendo e
amando Gesù, diviene
leggero e ogni
“giogo-relazione” con
Lui crea soavità in
tutto e dona dolcezza a
tutto..
Ultimo aggiornamento
08/07/2023 - 08:18
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