Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Domenica di Pentecoste, 28 Maggio 2023
Pace a voi! Come il padre ha mandato me, anch’io mando voi ricevete lo Spirito Santo
La
Chiesa vive
ed agisce nello Spirito
di Cristo Risorto! La
Pentecoste è compimento
della promessa del
Risorto e l’inizio della
testimonianza, della
missione e della
riconciliazione della
Chiesa, Suo corpo,
animata e guidata dallo
Spirito Santo, Dono del
Padre e del Figlio.
Lo Spirito Santo
fonda e feconda la
Comunità dei Credenti ed
è presente ed opera
efficacemente nella
nostra storia e la porta
a compimento. Con la
Pentecoste inizia la
missione apostolica
della Chiesa, Suo corpo
e presenza vivificante e
rinnovatrice, fondata e
guidata dallo Spirito
Santo che vince il male
e ristabilisce il bene,
con il perdono e la
misericordia.
Luca (Atti
2,1-11) descrive
la discesa dello Spirito
con i simboli biblici
del vento, del
terremoto e del
fuoco con l’aggiunta
di un altro
simbolo: le lingue di
fuoco che si
dividono e si posano su
ciascuno dei presenti,
che “incominciarono a
parlare in altre lingue”.
Con questo Luca vuole
sottolineare come lo
Spirito Santo guida
e chiama la
Chiesa al Compito
di Unità e di
Universalità.
Giovanni
(20,19-23), come Luca,
presenta lo Spirito che
ricrea la
Comunità, la fa uscire
dalle sue paure e la
libera dalle sue remore,
la consacra e la pone
in missione e, più
di Luca, precisa che lo
Spirito è il dono del
Risorto non soltanto
in vista della missione,
ma, anche in vista
del perdono dei
peccati, in una
stretta relazione
fra lo Spirito, la
Comunità dei discepoli e
il Perdono dei peccati.
Seconda Lettura:
è lo Spirito a costruire
la Comunità ecclesiale,
in un solo Corpo, nella
diversità dei “Doni
spirituali”, i Carismi,
e nella varietà dei
ministeri affidati a
ciascuno “per l’utilità
comune”. La molteplicità
di Carismi,
Ministeri e
Operazioni, la cui
origine è nell’azione
dello Spirito Santo,
hanno come unico fine
l’edificazione della
Comunità e del bene
comune che conduce alla
comunione. Tutto,
dunque, al solo servizio
della Comunione, primo e
insostituibile fine
della sua Missione.
Il Salmo 103
è Inno di
ringraziamento e Canto
di lode al Dio della
creazione: ne esalta la
grandezza, potenza e
bellezza del Signore
nella natura, con
stupore e benedizione.
La creazione tutta,
opere e esseri viventi,
si scopre “ricolmata”
dello Spirito di Dio che
manifesta in essa la Sua
grandezza e verità. La
Liturgia canta, in
particolare, l’amore di
Dio per la vita
dell’uomo nel
succedersi delle
generazioni (vv. 29-30):
gli concede “il
respiro” ed egli
vive, ma se glielo
toglie, l’uomo
ritorna in polvere!
Dio, perciò, manda il
Suo Spirito a
rinnovare la faccia
della terra!
La pace pasquale
e la gioia del Risorto
dovranno accompagnare i
Discepoli durante la
nuova Missione che Gesù
affida loro: sono
mandati nel mondo, come
il Padre ha mandato il
Figlio, a fare tutte le
cose che Egli ha
compiuto e a farle ed a
compierle come Egli le
ha compiute, a servire
tutti, come Egli ha
servito, fino a donare
la propria vita, come
Egli l’ha donata e a
portare e comunicare la
misericordia e il
perdono del Padre nel
nome del Figlio e dello
Spirito Santo.
È lo Spirito,
che il Risorto “effonde”
su/in
loro, a rendere
efficace la
remissione dei peccati e
la missione ricevuta. È
lo Spirito
che, consacrandoli,
dona il perdono
del loro peccato per
aver rinnegato e
abbandonato il Maestro,
trasformandoli,
ora, in ‘portatori’
dell’annuncio del
perdono universale.
Non solo, dunque,
parole di perdono da
pronunciare, ma,
annuncio e
rassicurazione che
chi accoglierà la
Parola di perdono
e di riconciliazione,
offerta da Dio e da loro
annunciata e
testimoniata,
rinascerà nello
Spirito, sorgente di
nuova creazione,
nella remissione dei
peccati: “a
coloro a cui perdonerete
i peccati, saranno
perdonati”.
È l’Agnello
di Dio, che offre la Sua
vita sulla Croce, a
perdonare i peccati,
riversando lo
Spirito, non chi è
mandato solo a
proferire le parole del
perdono, prima per se
stesso e, poi, per i
fratelli, nella carità
del Cristo che gli
affida un ministero
delegato, non un
potere personale ad
uso e consumo
individuale. Lo
Spirito, che è il
principio della Nuova
Creazione, comunica
necessariamente e
primariamente il Dono
della Remissione dei
peccati: perché
ritorni la vita,
infatti, è necessario
che sia eliminato
il peccato.
Ultimo aggiornamento
27/05/2023 - 08:35
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