Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Ascensione del Signore, 21 Maggio 2023

Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo
Cristo nostro Signore, ‘dopo la Risurrezione si mostrò visibilmente a tutti i discepoli e, sotto il loro sguardo, salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della Sua vita divina’ (Pref. Ascensione II).
Cristo Risorto, che ‘è elevato in alto’ (Mc 16,19), ‘è portato fino al cielo’ (Lc 24,50) ed ‘è assunto fino al cielo’ (At 1,9.11), si sottrae ai nostri occhi e ai nostri sensi, ma non si stacca né si allontana da Noi, perché, Egli, dopo aver istruito e affidato il Mandato apostolico ai Suoi, li assicura solennemente: ‘Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo’ (Mt 28,20b).
L’ascensione, parte integrante del Mistero Pasquale, non celebra, perciò, la dipartita, l’assenza o l’allontanamento del Maestro risorto dai Suoi, ma è il modo nuovo di essere più presente nei loro cuori e nella loro Comunità: la Chiesa: “Il nostro Dio Gesù Cristo, ora che è tornato al Padre, si manifesta di più”. (S. Ignazio d’Antiochia).
Gli Undici, pieni di Spirito Santo, sono inviati a proclamare il Vangelo di Gesù Cristo a tutti i popoli della terra per farli diventare Suoi discepoli: “Andate, dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (Vangelo); animati e guidati dallo Spirito promesso e con la Sua forza devono testimoniare il Risorto fino ai ‘confini della terra’ (Prima Lettura); lasciandosi illuminare dallo Spirito di sapienza e di Rivelazione ‘per una profonda conoscenza di Lui’ e per ‘comprendere a quale speranza sono stati chiamati’ (Seconda Lettura).
Le Parole, le prime e le ultime, che il Risorto ha rivolto ai Suoi discepoli, che “lo adorarono e però dubitarono”, assumono la sacralità solenne di un Testamento ed esprimono l’alta responsabilità di una Missione da compiere nella fedeltà assoluta e costante perseveranza, e ci assicurano la Sua perenne presenza tra noi “tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Vangelo).
Nel giorno della Sua Ascensione il Signore Risorto non si sottrae a noi, ma apre la Sua signoria di amore a tutti gli uomini (Prima Lettura). Tutti siamo i destinatari e i beneficiari della salvezza e della gloria del mistero dell’Ascensione, che esalta la meravigliosa opera salvifica di Dio, attuata per noi, in Cristo Gesù. Il Risorto viene, oggi, glorificato dal Padre e fatto sedere alla Sua destra, riceve “ogni potere in cielo e sulla terra” e “viene dato alla Chiesa come Capo di tutte le cose”, ed “Essa è il corpo di Lui, la pienezza di colui che il perfetto compimento di tutte le cose”(Seconda Lettura).
Il Mistero dell’Ascensione, è coronamento dell’esperienza terrena e storica di Gesù e l’inizio del Suo agire salvifico nella Chiesa e per mezzo dei Suoi apostoli e discepoli.
L’autorevolezza e l’efficacia del Vangelo sono certificate dalla Risurrezione e non avranno mai fine, perché l’ultima parola del Risorto ci assicura per sempre: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (v 20), come ha già fatto il Dio dei Padri quando ha voluto rassicurare Mosè, preoccupato e schiacciato dal peso enorme della missione ricevuta: “Io sarò con te”(Es 2,12).
Ora, il Risorto vive per sempre ed agisce efficacemente nella Sua Chiesa, Suo Corpo, accompagnando i Suoi Discepoli che portano e recano il Suo Vangelo a tutti i Popoli della terra: è l‘Emmanuele’, il Dio con noi (Mt 1,18) e lo sarà per sempre!
Così, Matteo
conclude il suo Vangelo, che era iniziato, con la citazione di Isaia (Mt 1,23), la promessa dell’Emmanuele, Dio- con- noi! Ora, dopo l’Ascensione, la Profezia comincia a realizzarsi in modo permanente, ‘”Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo’, Gesù Risorto continua ad essere per sempre l’Emmanuele, il Dio con noi
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Ultimo aggiornamento 20/05/2023 - 08:22

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