Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Mercoledì delle Ceneri, 22 Febbraio 2023
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato; crea in noi un cuore puro e rendici la gioia della tua salvezza (Salmo
50)
Tempo
di Quaresima:
tempo favorevole per
decidersi di fare
ritorno a Dio, di
mettere ordine nella
nostra vita,
nell’assiduo ascolto
della Parola ci insegna
la vera preghiera,
comunione con il Padre
per mezzo del Figlio e
del Suo Santo Spirito,
il digiuno e l’astinenza
dal peccato e il donare
e il donarsi solo per
amore e nella
perseveranza del nostro
cammino di conversione
permanente che porta
alla Pasqua del Signore.
Tempo di Quaresima,
tempo favorevole e
di grazia, che ci
fa rinascere dalle
nostre stesse ceneri di
morte e di miserie a
vita nuova e a nuova
relazione e comunione
con Dio nostro Padre che
ci è sempre vicino e non
ci ha mai abbandonato.
Quaresima,
un’occasione propizia e
favorevole per
lasciarci riconciliare
con Dio e camminare,
purificati e liberi,
verso la Pasqua di Morte
e di Risurrezione.
Quaresima per
ascoltare di più la
Parola e lasciarci
liberare da ciò che
ci rovina la vita e la
rende infelice e senza
senso, cupa e tenebrosa:
la miseria del nostro
peccato-fallimento.
Ritornate a Me con tutto
il cuore
(Prima Lettura);
Pietà di me, o Dio, nel
tuo amore; nella tua
grande misericordia
cancella la mia iniquità
(Salmo 50); Vi
supplichiamo in nome di
Cristo:
Lasciatevi riconciliare
con Dio (Seconda
Lettura); Fai tutto per
Amore e solo per Amore:
quando fai l’elemosina
(le opere buone), falla
solo per amore, non per
essere visto, ammirato e
lodato; quando preghi
non farlo per
ostentazione e per
essere riverito e
ammirato: fallo per
comunicare con il Padre
e quando digiuni, non
mascherarti d’ipocrisia
e per farti vedere, ma
fallo solo per amore
(Vangelo).
Convertirsi insieme!
Gioele convoca una
grande Assemblea
e rivolge a tutti
l’invito alla
conversione del cuore, a
non lacerarsi le vesti
ma il cuore, a far
ritorno al Signore che è
misericordioso e
pietoso, lento all’ira,
di grande amore; con il
Salmo invochiamo tutti:
Perdonaci, Signore:
abbiamo peccato! Rendici
la gioia della Tua
salvezza; Paolo si
rivolge al ‘Voi’
della Comunità e li
esorta a cogliere il
tempo, opportuno e
favorevole, di Grazia
e di Misericordia per la
conversione, da non
perdere assolutamente;
il Vangelo ci ammonisce
tutti: “state attenti
a non praticarla vostra
giustizia davanti agli
uomini per essere
ammirati da loro”.
La stessa formula del
Rito delle Ceneri è
invito al plurale: “Convertitevi
e Credete al Vangelo”,
anche se rivolto e
diretto
individualmente, la
conversione deve essere
dimensione permanente
della Comunità, chiamata
alla Carità,
attraverso l’Elemosina,
alla Preghiera
comunione con Dio e con
i Fratelli, al
Digiuno, scelta
libera e per amore, e
non solo per quaranta
giorni, ma per tutta la
vita nella coerenza e
costanza!
Insieme, in Cammino di
Conversione e di
Riconciliazione verso la
Pasqua del Signore!
Non c’è conversione,
se non è totale e
radicale, se non
coinvolge il cuore
e tutta la persona
e non s’incarna e
realizza in gesti
concreti d’amore (‘opere
buone’) che
testimoniano il sincero
ritorno a Dio. Tutti,
nessuno escluso,
dobbiamo sentire
l’urgenza della
conversione e del
ritorno sincero a
Dio. È vera ed autentica
conversione quella che
coinvolge il cuore,
l’anima la mente e
non si fossilizza in
riti e gesti corporali,
quali il digiuno
esteriore, il pianto
sterile, il lamento
insofferente e
l’oblazione di cose o di
preghiere vuote e
lontane dal cuore e
fatte solo per essere
visti e ammirati!
La Conversione non è
opera dell’uomo e dei
suoi digiuni, elemosine
e preghiere solo per
farsi vedere, notare,
lodare e stimare dagli
altri! Ma è la grazia di
Gesù che ci riconcilia a
Dio e che opera ed
agisce attraverso il
Ministero della
Riconciliazione,
affidato alla Chiesa.
Gesù, nel Vangelo,
dopo averci chiesto, nel
Capitolo 5, il massimo
dell’amore, quello di
perdonare e pregare
anche per i nostri
nemici per essere
perfetti come è perfetto
il Padre vostro celeste,
oggi rilegge e compie i
tre pilastri della
giustizia ebraica,
elemosina, preghiera e
digiuno, ammonendo i
suoi a non compierli
formalmente e
ipocritamente per essere
visti ed essere
ammirati, ma per
conformarci in tutto
alla volontà di Dio e
metterci sotto il Suo
sguardo paterno,
misericordioso e
benevolo e ritrovare la
nuova autentica armonia
con Lui, dentro
di noi, tra di
noi e con il
creato. Nella prima
Lettura, che
descrive le
conseguenze disastrose
delle ripetute infedeltà
del popolo a Dio e dal
suo allontanamento dalla
Sua Legge, ciascuno di
noi è chiamato a vera
conversione del cuore e
della mente e a far
ritorno a Dio che ci
attende e ci sta venendo
da sempre perché è
pietoso e si muove a
compassione del suo
popolo.
Pregando il Salmo
invochiamo ed accogliamo
l’infinita misericordia
di Dio per tutto il male
commesso, fiduciosi nel
Dio che sempre perdona
le nostre colpe perché è
più grande del nostro
peccato! Nella
seconda lettura,
Paolo, ambasciatore di
Cristo, in suo nome,
supplica tutti ad
accogliere efficacemente
il “momento favorevole”
a lasciarsi riconciliare
con Dio che vuole
convertirci alla sua
misericordia per farci
diventare nel figlio “giustizia
di Dio”
Ultimo aggiornamento
21/02/2023 - 21:55
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