Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
5a Domenica Ordinaria, 5 Febbraio 2023
Voi siete il sale della terra voi siete la luce del mondo
Il brano del Vangelo di
oggi non va
ascoltato a sé stante,
ma come parte integrante
del Discorso delle
Beatitudini, ed è
rivolto esplicitamente
ai destinatari
dell’ultima Beatitudine
che preannuncia
persecuzioni, oltraggi,
offese, calunnie per i
Suoi discepoli che
dovranno soffrire a
causa del Suo nome.
Per Paolo,
sale e luce è
la Parola della Croce,
Senso pieno del
nostro pellegrinaggio
sulla terra, Luce
fulgida che illumina
il nostro mondo! Per
Isaia, è spezzare
e condividere il
pane con gli affamati
della terra, fare
entrare in casa propria
i senza tetto, vestire
chi non ha da coprirsi,
togliere dal cuore le
tenebre dell’oppressione
e dell’ingiustizia per
far brillare, fra le
tenebre la propria luce.
Per Matteo,
non è garantirsi un
biglietto per il
paradiso, ma saper
essere sale per dare
giusto senso e sapore
specifico alla propria e
altrui esistenza ed
essere luce vivificante
per se stessi e per
illuminare gli altri.
Questa la vocazione
comunitaria della Chiesa
e d’ogni cristiano
(battezzato): accogliere
la luce e il
sale della Parola di
Dio, per viverla e
testimoniarla nella
propria missione e
diffonderla per dare
valido senso e sapore
specifico alla nostra
storia e luce di
speranza al mondo degli
uomini. Far perdere al
sale la sua efficacia
nel dare sapore e porre
la lucerna accesa sotto
il moggio, è come
essere in contraddizione
con se stessi
nell’essere e
nell’agire: quando la
Comunità non è luce
e non è sale è in
contraddizione con se
stessa e ha fallito
nella sua missione e si
è svuotata dalla sua
identità (Vangelo).
Il Profeta,
nel nome del Signore,
smaschera
decisamente il rito
esteriore e la
pietà formalistica e
ritualistica,
svuotati della
misericordia, della
giustizia, della
solidarietà, dell’aiuto
al debole, all’oppresso
e al misero, e senza
coerenza di vita con la
fede che si professa, e
propone il vero
digiuno, che è
gradito al Signore:
togliere l’oppressione,
non puntare il dito per
giudicare e condannare,
non parlare empio,
aprire il cuore
all’affamato, ai senza
tetto, vestire gli
ignudi, e, allora, “davanti
a te camminerà la tua
giustizia, la gloria del
Signore ti seguirà”
e “brillerà tra le
tenebre la tua luce”.
Il vero ed efficace
digiuno è
quello eseguito per
amore e con amore. Non
va vissuto come
privazione-rinuncia, ma
come compassione e,
perciò, condivisione con
chi non ha nulla per
nutrirsi e rimane
digiuno, non per scelta
propria, ma perché
ridotti alla fame dai
ricchi gaudenti e duri
di cuore. Il “digiuno”
gradito a Dio, Padre di
tutti, è quello delle
giuste relazioni tra di
noi, fratelli tutti,
perché tutti figli Suoi,
e della relazione vitale
con il Signore Dio
(prima Lettura).
L’Apostolo
ricorda ai Corinzi che
egli ha annunciato,
senza retorica e
tecniche di
comunicazione e di
convincimento, la Croce
di Cristo, quale
strumento di
Redenzione e di
Salvezza. E questo
perché la fede è dono
misterioso di Dio e non
opera propagandistica
dell’uomo. Tutto il suo
annuncio del Vangelo
l’ha concentrato su Gesù
Cristo, e Cristo
Crocifisso (seconda
Lettura).
Siete sale e
Siete luce!
Non è un semplice
invito, un augurio, un
desiderio! Indica
(verbo all’indicativo)
e definisce una
precisa identità,
con una
specifica funzione
(il sale: deve condire,
dare più sapore; la
luce: deve risplendere
per illuminare, far
distinguere le cose,
guidare, mostrare la
via…) e determinati
destinatari (terra e
mondo). Un sale
capace di dare sapore;
una luce che
splende e perciò
illumina! Senza la vera
sapienza, “quella
della Croce” (seconda
Lettura), il
cristiano è insipido,
perde forza,
credibilità, sostanza,
sapore, la sua esistenza
e la sua missione
diventano vuote,
inutili, senza senso,
senza gusto e senza
futuro.
Siamo chiamati
ad essere sale e
luce non isolatamente,
ma come comunità:
tutti insieme,
formiamo e siamo la
Chiesa di Cristo!
Essere sale per dare
sapore al mondo, alla
storia, alla vita.
Essere luce per
essere illuminati e fare
luce al/nel/per
il mondo e la terra!.
Ultimo aggiornamento
04/02/2022 - 10:58
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