Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
4a Domenica di Avvento, 18 Dicembre 2022
E tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati
Stillate, cieli,
dall’alto, le nubi
facciano piovere il
Giusto; si apra la terra
e germogli il Salvatore
(Antifona d'ingresso)
La
liturgia della Parola
vuole accompagnarci sino
al Natale, quasi a
volerci difendere dal
pericolo delle
distrazioni e
preoccupazioni che ci
possono essere di
impedimento all'incontro
con Gesù. In questa
quarta Domenica di
Avvento, la Parols ci fa
incontrare Giuseppe, un
uomo semplice, buono e
“giusto” che
sognava un futuro
normale, una
famiglia unita,
un lavoro decoroso
e per realizzarlo aveva
preso in sposa una
ragazza del villaggio,
Maria, attendendo
serenamente la
realizzazione legale
definitiva del suo
progetto di vita.
Un giorno, però, questo
sogno venne turbato.
Maria era rimasta
misteriosamente incinta.
Cosa era successo?
Perché la sua sposa
l’aveva tradito prima di
iniziare la vita
coniugale?
Giuseppe, uomo giusto,
per non esporla a penose
conseguenze, con pietà e
saggezza, decise di
licenziarla in segreto.
In ogni caso nel suo
sogno era stato
definitivamente e
dolorosamente infranto
l’uomo. Ma, Dio, proprio
in quella notte che
sembrava non dovesse
finire mai, mentre si
interroga amareggiato e
deluso, senza più
speranza e luce per il
suo avvenire, Giuseppe
riprende a sognare un
nuovo sogno, questa
volta il sogno di Dio s
u di lui!
"Ecco, gli apparve un
Angelo del Signore”
a comunicargli “il Sogno
di Dio”, più grande del
suo piccolo sogno comune
che si era programmato!
"È il "Sogno-Progetto”
di Dio per ciascuno, in
questo Natale: che ci
lasciamo liberare
dai nostri peccati e che
ci facciamo salvare
da questo Santo Bambino!
Non più, il mio
piccolo orizzonte,
il mio sogno
piccolo, ma, il
Sogno grande e
sconfinato del Signore e
del Suo Vangelo.
Annuncio del Mistero
dell’Incarnazione
preannunciato dal
profeta Isaia,
attraverso la nascita di
un discendente regale (prima
lettura).
L’angelo del Signore lo
annuncia a Giuseppe come
“Opera dello
Spirito Santo”.
Perciò, senza alcun
timore, deve prendere
con sé Maria, come sua
sposa e accogliere il
Figlio, dandogli il nome
Gesù. L’annuncio
dell’angelo, nella
visione in sogno, a
Giuseppe suscita in lui,
attraverso il paziente e
sapiente discernimento,
fede e obbedienza: Egli
si fida e obbedisce alla
vocazione alla quale è
chiamato e inizia la sua
missione di Padre
putativo del Figlio di
Dio, generato è per
opera dello Spirito
Santo nel grembo
verginale di Maria sua
promessa sposa (Vangelo).
Il Mistero
dell’Incarnazione è
professato e confessato
dalla fede della
Comunità: Cristo Gesù,
“nato dal seme di Davide
secondo la carne e
costituito Figlio di Dio
con potenza, in virtù
della risurrezione dei
morti” (seconda
Lettura).
Il Salmo responsoriale,
riferito a Noi, che
stiamo andando incontro
al Signore, vuole
insegnarci come possiamo
e dobbiamo accogliere
degnamente, Gesù,
Emmanuele: “Con mani
innocenti e cuore puro”.
Quarta luce dell’Avvento
Accendi, Spirito di
Dio, per Noi questo
quarto e ultimo Cero
dell’Attesa. Illumina e
rischiara la nostra buia
notte, affinché, come
Giuseppe, possiamo
apprendere qual è il Tuo
grande Sogno su di Noi
e, possiamo compierlo
nella obbedienza della
fede, abbandonati i
nostri sogni piccoli e
meschini, e possiamo
riaccendere queste
nostre pallide luci alla
Sua Luce e aprirci al
Sole splendido della
giustizia che sta per
sorgere su noi.
Ultimo aggiornamento
17/12/2022 - 08:53
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