Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Commemorazione di tutti i fedeli defunti, 2 Novembre 2022

Questa è la volontà del Padre mio, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, la lo risusciti, nell'ulto giorno
La Memoria viva dei Nostri Cari, che sono tornati al Padre, è per noi, oggi, gioiosa Celebrazione della nostra fede, della nostra speranza nella Sua Risurrezione. Nella Memoria viva, efficace e riconoscente dei Nostri Cari, “I Viventi in Cristo”, celebriamo la nostra fede e la nostra fondata speranza in Cristo Gesù che  ha vinto la morte e in questa Sua vittoria ci è data la promessa della nostra risurrezione con Lui. Perciò, con la morte, la vita non è tolta, ma trasformata e il nostro corpo viene distrutto per la costruzione di una dimora eterna (Prefazio).
L’Eucaristia
, Celebrazione del Mistero Pasquale di Cristo, ci pone in comunione con tutti i Fratelli che ci hanno preceduto nel segno della Fede e dormono il sonno della pace, nell’attesa della Risurrezione.
Al centro
di questo giorno, in realtà, non sono i nostri Cari, ma Colui nelle cui mani li abbiamo consegnati e li, con fede e riconoscenza, li sappiamo, li vogliamo e li contempliamo beati, senza più peccato, né fragilità, né limiti, né morte, ma solo e sempre felici di contemplare il Padre che li ha creati, il Figlio che li ha redenti e lo Spirito che li ha santificati! Sono proprio i nostri Cari, che noi ricordiamo, a volerci ricordare che non siamo stati creati per rimanere attaccati alle cose di quaggiù, ma per cercare le cose di lassù, dov’è la nostra Patria, che tutto passa, resta solo l’amore; che anche la vita terrena è solo un passaggio brevissimo; che la nostra patria non è la terra; che più che ‘ricordarci’ di loro, dobbiamo prenderci cura di noi, perché loro sono nelle mani di Dio, al Quale non dobbiamo e non possiamo suggerire nulla, ma solo dobbiamo rispondere, oggi e sempre, alla Sua Parola che rivela la Sua volontà da compiere nella fedeltà e nella coerenza di vita per entrare nel Regno!
I Nostri Cari, ci guardano mentre, affettuosamente, poniamo un fiore sulle loro tombe e mormoriamo distrattamente una preghiera, e ci chiedono di rispondere all’eterne domande, ancora senza risposte: “Io Chi sono?” “Dove vado?” “Che Resterà di me?”.
Cuore della Celebrazione
è il Mistero Pasquale che illumina e salva il mistero dell’uomo! Non siamo venuti in Chiesa a raccomandarLi e non andiamo al Camposanto per tradizione, ma andiamo a prendere coscienza del fine per cui siamo stati creati e redenti e per interrogarci sul modo con cui lo vogliamo e lo stiamo perseguendo! Oggi, perciò, non si celebra la morte, ma certezza della speranza cristiana: “Se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo  infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi (Rm 14:8-9).
Nella Commemorazione
di tutti i fedeli Defunti, Noi vogliamo ricordarli, vederli e crederli tutti “Viventi in Cristo” nella luce della Sua gloriosa; vogliamo ringraziare e lodare Dio, Uno e trino, per averceli donati e, mai tolti, e ci impegniamo a vivere, seguendo i loro luminosi esempi, il mistero della nostra vita alla luce della Risurrezione di Cristo. Fondandosi sulla Parola di Dio, la Chiesa fermamente crede e fermamente spera che, ‘come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, così pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre in Cristo risorto’ (Gaudium et Spes, 18).
Vado al Camposanto
, non perché è un posto piacevole, ma vengo per dire grazie infinite a tante persone care, alle quali debbo davvero tutto perché mi hanno donato quello che sono e quello che ho raggiunto, lo debbo tutto a loro. Vengo sempre per dire grazie a chi mi ha trasmesso la vita, mi ha educato alla fede e al vero amore che è dono di sé, non solo a parole ma con l’esempio e i fatti. E vengo anche per dire e rafforzare la mia speranza! Perché, davvero non posso credere, per loro e per noi, che tutto sia finito con la morte. No, non posso accettare l’idea d’aver perduto per sempre chi mi ha amato, chi ha creduto e sperato in Te. Vado sempre con gioia e amore e mi guida la Tua Parola, luce e fuoco d’amore! Vengo da loro per incontrare sempre Te, Gesù, che non puoi averli abbandonati perché tanto Ti hanno amato quaggiù! Io vengo perché so che qui sono Semi interrati che muoiono per portare frutti di amore e di bontà e so anche che sono, ora felici e beati, con Te lassù!
E, allora, aspetta anche me, Gesù!
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Ultimo aggiornamento 02/11/2022 - 13:11

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