Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

17a Domenica Ordinaria, 24 Luglio 2022

Signore, insegnaci a pregare!
Gesù ci insegna a pregare non solo a parole ma con il Suo esempio e nei fatti: Egli è e rimane sempre in comunione con il Padre e sempre compie la Sua volontà! Nella Preghiera insegnataci da Gesù, noi ci rivolgiamo a Dio da figli, chiamandolo ‘Padre nostro’, invochiamo l’avvento del Suo Regno e a questo ci impegniamo; chiedendo il ‘pane quotidiano’ riconosciamo che tutto è Suo dono e tutto noi dobbiamo condividere, e, invocando la Sua misericordia nella grazia del perdono quotidiano, di essere pronti a perdonarci sempre come Egli ci perdona!
Il Padre Nostro
, infine, è e costituisce anche il criterio unico e certo per saper e poter discernere “che cosa” chiedere, oltre, a “come” chiedere.
Abramo, nel suo colloquio-dialogo amichevole e implorazione confidenziale e fiduciosa con Dio, riconosce e rivela che l’unica giustizia di Dio è la Sua infinita misericordia. Solo la sua ‘amicizia’ con Dio, la sua fiducia incondizionata in Lui e il suo abbandono totale alla Sua volontà, possono permettergli di dialogare fino a farci conoscere dove arriva il Suo amore fedele e la Sua misericordia.
L’episodio, noto come “L’intercessione di Abramo”, è da definirsi, in realtà e più correttamente, “La Misericordia infinita e senza limiti di Dio” e ci insegna che la preghiera è efficace e feconda, solo se è essenzialmente dialogo amoroso e confidente con Dio e ci apre ai bisogni e alla salvezza degli altri (prima Lettura).  
Nel Battesimo
, il cristiano è reso partecipe della morte e risurrezione di Cristo Gesù ed è passato dalla morte alla vita piena e mediante Lui, Dio ci ha perdonato tutte le colpe, annullando il documento della nostra condanna a morte e ‘lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce’ (seconda Lettura).
Nel Salmo
, lodiamo e ringraziamo il Signore, unico vero nostro Dio, fedele e misericordioso, il quale non solo accoglie le nostre parole, ma le esaudisce con amore!
Gesù ci insegna a pregare
, cioè, a conformare la nostra vita e i nostri voleri e progetti, alla Volontà di Dio e ci educa a liberare le nostre preghiere da petulanza, presunzioni, ricatti e verbalismo. Lo Spirito Santo, che abita in noi ci abilita alla preghiera, ci guida nella vera efficace preghiera e, conformandoci a Cristo Gesù, ci fa pregare come Egli ha pregato e ci ha insegnato a pregare (Vangelo).
La vera Preghiera
è fiducia, lode, ringraziamento, affidamento e continua consegna confidente e filiale della propria vita a Dio, Creatore e Padre, sull’esempio del Figlio Gesù che, sempre in obbedienza e comunione con Lui, ha dato la Sua vita per noi, consegnando il Suo Spirito nelle mani del Padre (Lc 44,23).
Pregare
con efficacia è accogliere la Parola di Cristo; è consegnare a Lui la nostra esistenza, nella nostra fragilità e vulnerabilità, con tutti suoi bisogni esistenziali e vitali. È confidare e sapere accettare, con fiducia filiale, i tempi di Dio, che non sono i nostri, per immetterci, finalmente, nei Suoi progetti di amore e misericordia universale.
Il Padre Nostro
, Compendio di tutto il Vangelo, è la Preghiera che Gesù ha consegnato ai Suoi discepoli di ogni tempo, di ogni razza, di ogni nazionalità! Ci libera dalle nostre ‘preghiere’, da noi pensate, quasi, come transazione commerciale, mezzi per ottenere favori, pretesti per imporre la nostra volontà a Dio e suggerirGli quello che deve fare, come deve comportarsi con noi e come deve risolvere i nostri problemi d’ogni giorno.
Gesù
, insegnandoci a pregare e consegnandoci il “Padre nostro”, ci invita a farlo diventare la Preghiera del cuore, la Preghiera dell’abbandono e della fiducia, la Preghiera quotidiana dell’amore, della condivisione e del perdono reciproco e fraterno!

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Ultimo aggiornamento 23/07/2022 - 08:08

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