Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
16a Domenica Ordinaria, 17 Luglio 2022
Marta, Marta: una sola cosa è necessaria; Maria ha scelto la parte migliore
Accogliere
l’altro, non
solo come ospite, ma
come fratello, è
accogliere la Parola di
Dio ed attualizzarla
fedelmente.
L’Ascolto
della Parola è e
rimane prioritario in
ogni scelta, perché da
questo inizia il cammino
di fede, da questo è
guidato e in questo è
compiuto.
Abramo, pur
non conoscendo i tre
misteriosi viandanti, in
loro, prostrandosi,
riconosce il Signore, e
li accoglie con
sollecitudine e prepara,
con generosità il ricco
pranzo e, prima di
riprendere il loro
cammino, chiedendogli di
Sara, gli rinnova la
promessa di un figlio,
capostipite di una
discendenza numerosa e
gloriosa, che si compirà
“fra un anno” (prima
Lettura).
Nel Salmo, il
Signore Dio ci chiede di
accoglierlo nella nostra
vita, perché vuole
rivelarci e farci
sperimentare che, in
realtà, è Egli stesso ad
accoglierci per primo e
farci “abitare nella
Sua tenda”, per
rivelarci il Suo amore e
“renderci saldi per
sempre”.
Nella seconda Lettura,
Paolo, che è in
carcere per il Vangelo,
confessa di voler
compartecipare alle
sofferenze-patimenti di
Cristo e le offre per il
bene e la crescita della
Chiesa, facendo
conoscere la sua
missione: quella di
annunciare ai Gentili il
mistero fin’ora
nascosto: anche i Pagani
hanno accesso alla
salvezza di Cristo.
Accogliere l’altro
non si esaurisce
nell’ospitarlo e
servirgli il pranzo, ma
soprattutto accogliere
in lui il Signore che,
nell’amico che
ospitiamo, ci raggiunge
e si ferma tra noi
perché vuole parlarci ed
essere ascoltato
(Vangelo). Come anche in
quei tre viandanti, Egli
‘appare’ all’ingresso
della nostra tenda
‘nell’ora più calda del
giorno’ e accetta la
nostra ospitalità per
parlarci e rinnovarci le
sue promesse (prima
lettura): Accogliamo il
Signore, anche quando,
come Paolo sappiamo
anche noi essere lieti
di sopportare tutte le
sofferenze nel
compimento della
missione ricevuta,
quella di annunciare il
Vangelo, la Parola di
verità e di vita e fare
conoscere il Suo Mistero
di amore e di salvezza
nascosto da secoli
(seconda lettura).
Il primato
dell’Ascolto:
Gesù, nel richiamare
affettuosamente Marta
(la chiama per nome,
ripetendolo due volte!),
non vuole sminuire e
tanto meno rifiutare il
suo premuroso ‘darsi da
fare’ per Lui, ma vuole,
ancora una volta,
stabilire la priorità
dell’Ascolto, scelto da
Maria, perchè non basta
accoglierLo per essere
Suoi discepoli, ma
bisogna ascoltarLo e
seguirLo. La fede nasce
dall’ascolto e cresce e
vive di parola di Dio!
Marta ragiona così:
troppo comodo per
te, sorella Maria,
startene raggomitolata
ai piedi di Gesù ad
ascoltarLo e a pendere
dalle Sue labbra, mentre
tutti i servizi e tutto
il lavoro da fare è
sulle mie spalle!
In realtà, se si
prende sul serio
l’Ascolto, non è proprio
facile! Per
questo si preferisce il
fare, affannarsi e
preoccuparsi e agitarsi
di altre cose, perché la
Parola ascoltata, una
volta accolta, è luce
che rischiara tutta la
nostra esistenza, con i
suoi fallimenti, e le
zone d’ombra e gli spazi
bui che noi vorremmo
ignorare e nascondere
agli altri. L’Ascolto è
più impegnativo e
faticoso perché non solo
fa luce sul peccato che
si annida in noi, ma
richiede una nostra
efficiente risposta che
deve tradursi
e, necessariamente, in
metanoia-conversione
del cuore, mente,
progetti, visioni,
opinioni e convinzioni.
Quante giornate,
Gesù,
anch’Io, ho creduto e
pensato di averle
vissute e spese tutte
per Te, senza, quasi
mai, ritagliarmi un po’
di tempo e di silenzio,
di ascolto e di
preghiera, per guardarti
negli occhi, sentirti e
comunicare con Te, farti
raggiungere l’intimità
della mia anima e
sentirti parlare al mio
cuore! Come Maria, devo
anch’io decidermi a
scegliere ‘la parte
migliore’: l’ascolto
quotidiano della Tua
Parola di vita e verità
per poter donare agli
altri ‘il
meglio’ della
mia vita!
Ultimo aggiornamento 16/07/2022 - 08:11
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