Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
13a Domenica Ordinaria, 26 Giugno 2022
Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio
La
Parola, oggi,
richiede a quanti
vogliono seguire Cristo
Gesù la decisa scelta di
rispondere alla Sua
chiamata, dandole la
priorità assoluta su
ogni altra cosa,
compresi gli affetti più
cari e i doveri più
sacri, per mettersi
subito al servizio della
propria missione nella
sequela di Cristo, senza
più indugi,
tentennamenti,
condizionamenti,
nostalgie e dubbi.
Tutte le Vocazioni
e ogni Stato di vita
sono al servizio
dell’edificazione del
Regno di Dio, e chi
vuole seguire Gesù ed
essere Suo discepolo,
deve prima distaccarsi e
liberarsi dai beni
materiali e da ogni
schiavitù; deve
armonizzare gli affetti
più cari e i doveri più
sacri, riordinandoli e
concordandoli con la
priorità assolta, che è
il Regno di Dio! Mai,
poi, una volta ‘messo
mano all’aratro’,
volgersi indietro!
Elia,
obbedendo agli ordini
del Signore, raggiunge
Eliseo e, nel gesto del
buttargli addosso il suo
mantello, gli comunica
di essere stato scelto
da Dio ad essere Suo
profeta in mezzo a
quelle ‘settemila
persone’ che non hanno
adorato Baal e i suoi
idoli, per farli Suo
popolo e ripristinare e
rinnovare l’Alleanza,
tradita e infranta dagli
altri Israeliti che,
invece, hanno piegato le
ginocchia e hanno
adorato il dio pagano.
Eliseo risponde alla
chiamata del Signore,
attraverso il profeta
Elia e, consegnando e
donando tutto ciò che
possedeva, decide di non
appartenersi più per
appartenere tutto al
Signore Dio e che lo ha
scelto ad essere Suo
profeta.
Paolo ci
esorta ad essere liberi
di quella libertà che
consiste nel liberarsi
da se stessi,
donandosi agli altri
e lasciandosi
affrancare e
conquistare da
Cristo, in quanto la
vera libertà è
nell’amore ed è frutto
dell’agape.
Nel Vangelo,
Gesù, nel Suo cammino
verso Gerusalemme, luogo
teologico del pieno
compimento della Sua
missione salvifica,
detta le condizioni
indispensabili per una
scelta radicale e totale
nel volerLo seguire:
Chi, davvero, vuole
essere Suo discepolo,
deve necessariamente
liberarsi totalmente e
distaccarsi per sempre
da tutto ciò che
rallenta, ritarda e
impedisce la piena
donazione di sé. Tutto
questo richiede la
scelta prioritaria di
seguire Gesù, senza
rivolgere più lo sguardo
indietro e porre anche
ciò che di più caro si
ha, al servizio della
stessa fedele e totale
sequela, perché
l’urgenza di annunciare
il Regno di Dio, li
sorpassa e li supera, in
quanto fonda tutti gli
affetti e i doveri,
anche quelli più sacri,
come dare pietosa
sepoltura al proprio
papà.
Vieni
e Seguimi!
Tutti siamo chiamati a
rispondere alla
Vocazione universale
alla Santità che è il
fine di tutte le
vocazioni particolari
nell’essere di Cristo e
in Cristo, nella Sua
Chiesa, che è il Suo
Corpo, del quale
ciascuno di Noi è
chiamato ad essere un
Suo efficace membro.
Ogni Vocazione richiede
uno slancio generoso,
come quello dimostrato
dal primo dei tre che
incontrano e dialogano
con Gesù, diretto a
Gerusalemme, al quale il
Maestro chiede di
prendere coscienza di
ciò a cui va incontro.
La Vocazione esige,
anche, una sollecita e
impegnativa decisione a
mettersi subito in
cammino, dietro a Gesù,
ad ‘annunciare il regno
di Dio’, che viene
‘prima’ di ogni altra
cosa, dagli affetti più
cari e dai
doveri più sacri, come
ci insegna la Sua
seconda chiara e
perentoria risposta (v
60). La Vocazione,
infine, esige il totale
distacco da tutto ciò
che può tardare o
impedire di compiere il
Progetto di Dio e farci
guardare indietro ed
essere, così, inadatti
per il Regno (v 62).
Sono queste le
precise ed esigenti
condizioni che Gesù pone
per ‘salire’, insieme
con Lui, a Gerusalemme a
compiere in pienezza il
Disegno di amore
salvifico di Dio,
attraverso il Suo
sacrificio, fonte di
Redenzione e Salvezza
universale. E Gesù sa
bene cosa lo attende
a Gerusalemme:
tradimento da parte di
uno dei Suoi, cattura,
abbandono da parte dei
Suoi, condanna ingiusta,
morte orribile,
inchiodato ad una croce!
Quanto amore, Gesù!
Quanto è grande
questo Tuo amore per
Noi, Gesù! Ma,
quando, finalmente,
mi decido a lasciare
davvero tutto, a
distaccarmi totalmente
da ogni cosa, per
seguirTi, non solo fino
al Getsemani, ma a
continuare a restare con
Te, salire anch’io
peccatore sulla
croce, al posto di quel
ladrone, che si lascia
conquistare e salvare da
Te, misericordioso e
benigno, all’ultimo
istante!
Ultimo aggiornamento 25/06/2022 - 08:37
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