Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
5a Domenica di Pasqua, 15 Maggio 2022
Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri
Tutto quello che
i Discepoli annunciano e
fanno, lo dice e lo fa
Dio stesso ’per mezzo
loro’!
Con
questa consapevolezza,
Paolo e Bàrnaba,
annunciano e si prendono
cura delle Chiese che
visitano, confermano e
rinfrancano, esortando
tutti e ciascuno a “restare
saldi nella fede” anche
nelle “molte
tribolazioni” che
dovranno superare per “entrare
nel regno di Dio”
(prima Lettura).
Nel Salmo, tutte le
generazioni sono
chiamate a lodare Dio
per la Sua regalità,
bontà, misericordia e
longanimità. Grande è il
Suo amore e la Sua
tenerezza si espande su
tutte le Sue creature.
Il Libro
dell’Apocalisse, ci
mette davanti alla
visione del
‘compimento’, ad
un’umanità completamente
trasfigurata dall’amore
di Dio, che ‘abiterà con
loro ed essi saranno
suoi popoli’. Tutte le
nazioni, infatti, sono
state predestinate ad
essere ‘popoli di Dio’,
il Quale l’unico loro
Signore e ‘asciugherà
ogni lacrima dai loro
occhi e non vi sarà più
la morte né lutto né
lamento né affanno,
perché le cose di prima
sono passate’ ed Egli ‘fa
nuove tutte le cose’
(seconda Lettura).
Durante l’Ultima Cena,
‘quando Giuda fu uscito,
ed era notte’, Gesù
prima di glorificare il
Padre nel compiere la
Sua volontà fino ad
essere innalzato sulla
croce ed essere Egli
stesso glorificato dal
Padre che Lo ha
risuscitato, lascia ai
Suoi ‘figlioli’ questo
unico Nuovo Comandamento
che li farà per sempre
Suoi discepoli fedeli e
perenni testimoni
davanti a tutti: “Vi
do un comandamento
nuovo: che vi amiate gli
uni gli altri, come io
ho amato voi”
(Vangelo).
È ‘quel come’
che non bisogna ignorare
né sottovalutare! Gesù
non ci chiede un
generico e palliativo ‘voler
bene’! A chi davvero
vuole seguirLo e vuole
testimoniarLo davanti a
tutti, è richiesto di
amare gli altri, come
Egli ci ha amato: ha
ascoltato il Padre, ha
obbedito e ha eseguito
fedelmente e filialmente
tutto quello che Gli ha
chiesto per la nostra
salvezza: donarsi tutto
sulla croce per noi,
miseri peccatori,
traditori e rinnegatori!
È il Suo
amore crocifisso
che Gesù ci chiede di
incarnare e di
testimoniare nella vita
di ogni giorno, se
vogliamo essere Suoi
discepoli. Infatti, è
solo “Da questo tutti
sapranno che siete Miei
discepoli: se avete
amore gli uni per gli
altri”. Il
fondamento e la ragione
del Comandamento Nuovo
dell’amore vicendevole e
della carità fraterna
sta nella rivelazione
che siamo fratelli
tutti, figli dell’unico
Padre (Gv 3,1).
La visione della
Gerusalemme nuova,
la città santa, “che
scende dal cielo, da
Dio, pronta come sposa
adorna per il suo sposo”
(v 7). La città santa,
la Gerusalemme nuova (v
2a), perciò, ‘scende’
dal cielo, cioè, da Dio
che vuole instaurare,
nella nostra travagliata
storia, un definitivo e
nuovo ordine di pace e
salvezza.
“Come
sposa adorna e pronta
per il suo sposo”
(v. 2b): l’Umanità
intera (la sposa),
per mezzo del Cristo,
viene resa capace di
corrispondere all’amore
di Dio (lo sposo),
perché il peccato è
stato completamente
vinto e lavato dal Suo
Sangue versato e tutti
gli uomini sono così,
rientrati nella
figliolanza divina.
‘La
nuova Gerusalemme che
scende dal cielo’,
non coincide con la
Chiesa che vive nel
tempo della storia: ma è
‘questa sposa pronta
e adorna per lo sposo’
che aiuta la Chiesa,
pellegrina nel mondo, a
capire, comprendere e
compiere la sua missione
fedele al suo unico
Pastore e Agnello
immolato, Cristo Gesù.
La Chiesa sposerà
l’Agnello al
compimento della Storia
della Salvezza (Ap 21).
Ora, però, è pellegrina
e in “cerca sempre la
Città futura”, perciò,
non può e non deve
fissare in nessun altro
luogo la sua stabile
dimora. Non deve mai
dimenticare che, nel suo
pellegrinare terreno, è
solo “la promessa
sposa” dell’Agnello:
le Nozze saranno
celebrate al compimento
fedele e perseverante
del ‘tempo’ del
fidanzamento! In questa
attesa, non può
rivolgersi ad altri
amori e vivere
nell’adulterio!
L’Agnello è uno Sposo
fedele e
“geloso” ed esige che la
“Sua promessa sposa”
rifugga da tutti gli
amanti che continuamente
la vogliono corteggiare
e possedere!
Fino a quando non ci
saranno 'cieli nuovi
e terra nuova', la
Chiesa vive in
pellegrinaggio e, solo
quando entrerà nel
Banchetto Nuziale
eterno, potrà
partecipare in pienezza
alla gloria ed essere
annoverata tra i beati (Lumen
Gentium 48;
Gaudium et Spes 18).
Ultimo aggiornamento 14/05/2022 - 08:25
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