Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

1a Domenica di Quaresima, 6 Marzo 2022

Il Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto
Quaresima: Tempo di scelte, non di rinunce!
Gesù ci ha insegnato a vincere ogni tentazione nella piena fedeltà a quanto il Padre ci dice attraverso la Sua Parola. Egli ha vinto per noi e ci ha spiegato come vincere e sconfiggere il diavolo, il tentatore-separatore, su tutte le sue astute proposte, che mirano a distaccarci da Dio e farci svanire nel nulla del nostro peccato, con la Parola di verità e di vita, che ci relaziona al Figlio e al Padre nello Spirito Santo.
È lo stesso Spirito
che lo ha ‘guidato’ nel deserto, a renderci forti nella fede e a guidarci nella verità, disponendoci, sempre più, all’ascolto della Parola che ci relaziona al Padre nel Figlio, e ci libera dalla tentazione della schiavitù e dell’idolatria dell’avere, dell’apparire, dal potere mondano, dall’ardire di voler, addirittura, tentare e mettere alla prova Dio e ci rende vittoriosi sul peccato e sulla stessa morte. Gesù si lascia tentare, come ciascuno di noi, facendosi nostro fratello e compagno nella lotta quotidiana contro il male e trasforma la tentazione, come occasione per provare e consolidare la nostra fiducia in Dio e verificare la nostra fedeltà alla Sua Parola.
Prima Lettura
: Nelle steppe di Moab, in nome di Dio, Mosè consegna al Suo popolo il ‘Credo storico d’Israele’, professione di fede che anima il rito dell’offerta delle Primizie della Terra Promessa, ‘dove scorre latte e miele’: il Signore, da ‘poca gente’ errante che eravamo, ci fece diventare una ‘nazione’ grande, numerosa e forte; poi, ci ha liberato, con potenza, dalla schiavitù d’Egitto e ci ha condotto, attraverso il deserto, arido e insidioso, e ci ha fatto dono di questa terra i cui primi frutti poniamo davanti al Signore, nostro Dio, e davanti a Lui ci prostriamo.
Con il Salmo, cantiamo la nostra fiducia nel Signore, creatore e difensore, che ci salva e che non ci abbandona e ‘resta con noi nell’ora della prova’ e ci libera dall’angoscia. La Sua presenza assicura la vittoria del giusto che in Lui confida e a Lui si affida.
Paolo
risponde all’angoscioso, nella seconda Lettura, interrogativo sulla sorte degli Ebrei, parlando della sua Elezione divina e delle sue infedeltà, collocando la sua risposta nella visione della sovrana libertà di Dio, e giunge ad assicurare che Egli non ha rigettato Israele e che, anche, per il Suo popolo c’è possibilità di salvezza che è offerta e destinata a tutti, senza alcuna discriminazione o esclusione.
Non di solo pane vive l’uomo!
Gesù smaschera e vince tutte le lusinghe e le tentazioni del diavolo con la Parola di Dio, il vero Pane di cui l’uomo ha bisogno per vivere e per essere salvato, nell’obbedienza radicale e adesione alla volontà del Padre Suo e Padre nostro.
Il Vangelo
mostra come il diavolo, l’oppositore, colui che divide, mira ad opporre e a dividere l’uomo da Dio, la creatura dal Creatore. Solo il solido e fiducioso amore alla Parola impedirà la nostra rovinosa caduta e  tragica sconfitta.
Quaranta giorni nel deserto
tentato dal diavolo! Deserto, nella sua simbologia multiforme e nei suoi molteplici aspetti: luogo della liberazione dalla schiavitù, dell’alleanza di Dio con il Suo popolo, luogo di attesa e di passaggio per la terra promessa, della manifestazione della potenza del Signore e della Sua predilezione per il Suo popolo, luogo dove agisce lo Spirito e si offrono sacrifici (prima Lettura), simbolo anche dell’Esilio. Luogo arido e senza vita, pericoloso e insidioso, pieno di imprevisti e inospitale, per Gesù, luogo di preghiera e di comunione con il Padre. Perciò è anche luogo dell’incontro con Dio.

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Ultimo aggiornamento 05/03/2022 - 15:41

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