Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

6a Domenica ordinaria, 13 Febbraio 2022

Beato è l'uomo che confida nel Signore
La vera beatitudine è scegliere di vivere la sequela di Cristo che propone uno stile di vita, non basato sulle convinzioni carnali e sicurezze mondane, ma fondato sulla Parola di Dio, sulla totale fiducia in Lui e sul confidente abbandono al Suo amore fedele e provvidente.
Ai Dodici
, alla folla dei discepoli e alla moltitudine di gente, convenuti in un luogo pianeggiante, Gesù detta e consegna la Magna Charta per far parte del Regno di Dio e conseguire la vera beatitudine-benedizione, e non incappare nella maledizione e non finire nei mortiferi e funerei ‘guai’ (Vangelo). Anche la Prima Lettura ci assicura che solo chi confida in Dio è da Lui benedetto e gode la vera e piena beatitudine-letizia, che nessuno può togliergli e nulla potrà turbare. Chi pone la sua fiducia in Dio nulla deve temere perché sempre beato prospererà nella Sua eterna misericordia e fedele benedizione.
Il Salmo
, Canto d’ingresso alla vita, indica due vie, descrive due destini: la via che conduce alla maledizione, scelta dai peccatori e dagli empi e la via della vera felicità della benedizione di chi si affida e si fida del Signore.
La Seconda Lettura, afferma il fondamento della nostra Fede: se Cristo non è Risorto, vana è la nostra Fede, senza fondamento è la nostra esistenza! Ma Cristo è risorto e tutti risorgeremo per/in e con Lui! L’Apostolo Paolo, cercando di correggere quanti credono nella risurrezione di Gesù, ma negano la risurrezione dei morti, proclama Cristo Risorto e lo confessa Primizia dei credenti in Lui, i quali saranno risuscitati in Lui. Profonda riflessione e fondata professione di fede dell’Apostolo sul Mistero della morte e risurrezione di Cristo e sicura proclamazione della certezza che, uniti nelle nostre persecuzioni, nella nostra povertà, pianto e sofferenza a Cristo crocifisso e risorto, che è Primizia di coloro che sono morti, con Lui, in Lui e per Lui, tutti risorgeremo a vita eterna. Dove cercare e trovare la vera beatitudine-felicità?
La Parola di Dio
, oggi, non solo indica la via giusta per raggiungerla e accoglierla, in dono e viverla nella coerenza e nella responsabilità, ma anche ci mostra la strada sbagliata, quella dei ‘guai’, per evitare di imboccarla e rovinarci per sempre la vita! Il Vangelo di oggi, riporta quattro beatitudini e le fa seguire da quattro ‘guai’ (da contraccolpo!), con una formulazione paradossale ed antitetica nel proclamare ricchi i poveri, ‘beati’ i perseguitati e felici i piangenti, e, dall’altra parte, maledetti i ricchi gaudenti e crapuloni, piangenti quanti ora sono nell’allegria, frutto di ingiustizia e indifferenza verso il povero, l’affamato e chi è nel dolore. Servendosi non della forma abituale del genere letterario delle Beatitudini, bensì, delle maledizioni, Luca vuole produrre l’effetto più forte e provocatorio che mira ad interpellare chi ascolta e a spingerlo a rispondere personalmente ai quattro ‘guai’, che riprendono gli stessi temi, ribaltandone, però, la situazione che è all’esatto contrario.
La Parola
di oggi, ci dona la regola di coerenza e di fedeltà nel vivere, senza compromessi, ciò che si ascolta e si crede per essere beati e felici, anche quaggiù, tra i tanti problemi e sofferenze! Certo, la gioia della benedizione sgorga dal grado di fiducia e di abbandono in Dio! Altrimenti, la benedizione si cambia, spietatamente in maledizione, la vita in fallimento, la gioia in tristezza e la letizia del cuore in dissolutezza, ricchezza ingiusta, allegria sguaiata e indifferente alle lacrime e al pianto del fratello povero, affamato e sconsolato. Le Beatitudini ci riportano sulla retta via per riscattare il passato, dare pieno senso al presente e aprirci a un futuro nuovo di benedizione e beatitudine.
Possono
, il denaro, le ricchezze, il potere, la superbia, lo spietato disinteresse degli altri, soprattutto, poveri, deboli, esclusi, malati ed emarginati, il nostro egoismo nel vivere solo per noi stessi senza gli altri, darci mai vera felicità, piena beatitudine e gioia appagante? E, allora, dove cercarla e dove trovarla e da dove poterla attingere, questa beatitudine che ci manca terribilmente? Ci risponde e ci sorprende Gesù, che ci indica una strada, così tortuosa, diversa e contraria al nostro modo di pensare e di agire! La puoi cercare e trovare la piena beatitudine e vera felicità, solo nella radicale scelta della povertà per la ricchezza del Regno di Dio e nel pianto e nella sofferenza provocate dalle persecuzioni subite a causa del Suo nome e del Suo Vangelo, verità unica sulla nostra vita presente e quella eterna!

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Ultimo aggiornamento 12/02/2022 - 10:00

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