Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
4a Domenica ordinaria, 30 Gennaio 2022
La carità non avrà mai fine
Dio
affida a ciascuno di noi,
uomini e donne, secondo
il Suo volere e disegno,
il dono e la
responsabilità di
ascoltare, accogliere,
annunciare e portare a
tutti il Suo messaggio
di misericordia e di
amore salvifico, senza
nulla aggiungere e nulla
togliere, e, nonostante
la terribile
responsabilità di
poterLa rifiutare e
contestare, la Parola di
Dio deve essere
annunciata e comunicata
a tutti, con fedeltà,
senza manipolarLa,
né monopolizzarLa,
perché nessuno può
fermarLa o farLa
arrestare. È accaduto a
Gesù, il Quale, dopo
essersi rivelato e
presentato Compimento
definitivo delle
Scritture (Lc 4, 14-21),
viene rifiutato dai Suoi
compaesani, i quali
rigettano la Sua
messianicità e rifiutano
la Sua salvezza, fino al
tentativo di ucciderLo,
‘ma Egli, passò in
mezzo a loro, si mise in
cammino’ verso altre
Regioni, perché la
Parola di Dio deve
giungere, a tutti perché
in tutti vuole
realizzare e compiere la
Sua salvezza, perché,
per questo, è stata
mandata.
La sofferta vicenda di
Gesù, il Figlio di Dio,
la stessa Sua Parola
incarnata, è adombrata
nella storia di
Geremia,
il Profeta missionario,
consacrato e stabilito
tale sin dal grembo di
sua madre, il quale per
la fedeltà alla sua
missione, molto dovrà
soffrire per le violenze
che gli procurerà,
insieme a rifiuti,
isolamento e
persecuzioni di ogni
genere, ma nulla dovrà
temere, perché sarà il
Signore a parlare per
mezzo di lui e a
garantirgli, con la Sua
presenza, difesa e
protezione e quando ‘ti
faranno guerra, non ti
vinceranno, perché Io
sono con te per salvarti’
(prima Lettura).
Il Salmo ci
assicura che Dio non
lascia mai solo chi
sceglie di compiere la
Sua volontà, che è la
Sua salvezza, e sarà
sempre la sua fortezza,
la rocca della sua
difesa e la rupe per il
suo sicuro rifugio, il
suo Salvatore che lo
libererà dalle mani dei
suoi nemici.
A quanti, nella Comunità
di Corinto, desideravano
ansiosamente e
cercavano affannosamente
e continuamente i
carismi e le attività
più appariscenti e
appaganti le proprie
brame di vana gloria e
di autocompiacimento,
ruoli di prestigio e di
superiore eccellenza,
per esaltare se stessi,
Paolo, con
autorevolezza
apostolica, invita tutti
a desiderare e ad
aspirare alla sostanza e
all’anima di tutti i
carismi: la Carità, ‘la
via più sublime’ di
tutti gli altri doni e
attività, senza la quale
nulla siamo, nulla
possiamo e a nulla
servirebbero tutti gli
altri carismi, che,
finiranno, insieme alla
fede e la speranza,
mentre solo ‘la
Carità non avrà mai fine’.
Dunque l’unica strada
che il vero cristiano
deve percorrere è ‘la
via’ della carità-agape,
‘la più grande’ anche
della fede e della
speranza (seconda
Lettura).
Gesù di Nazareth,
Parola Vivente di Dio,
annuncia e realizza la
Volontà del Padre, che è
la nostra Salvezza e fa
appello alla nostra
libertà, dono sublime e
terribile responsabilità
di accoglierLo e
lasciarsi a Lui
assimilare e salvare la
propria vita o
rifiutarLo e fallirla e
perderla per sempre.
Anche Noi,
Cristiani di oggi,
infatti, quando non è
conforme ai nostri
pensieri, non soddisfa i
nostri progetti, non
corrisponde ai nostri
desideri e non combacia
con le nostre attese e
le nistre aspettative,
rifiutiamo la Parola
Vivente, Gesù di
Nazareth, Figlio di Dio,
mandato e venuto per
compiere il Disegno
divino della Salvezza
universale.
La Parola di Dio
ci pone sempre di fronte
a scelte radicali! Non
esistono vie di mezzo! O
l’ascolti, l’accogli e
la esegui fedelmente e
integralmene o la
rifiuti, con le tragiche
conseguenze di cui si è
personalmente
responsabili!
Dio non si impone
e fa appello alla
libertà di ognuno, e, in
Cristo, Suo Figlio, a
tutti offre vita piena e
salvezza, e sta
attendendo, con fiducia
e pazienza, la nostra
risposta
a voler rivedere e
convertire le nostre
scelte mondane, attese e
aspettative fondate solo
sul nostro egoismo, i
progetti che non
combaciano con la Sua
Parola per lasciarci
immettere sulla ‘via
più sublime’ della
Carità, ‘la più
grande di tutte’,
l’unica che può condurci
alla piena maturità e
perfezione cristiana,
che è la comunione con
Dio Padre, nel Suo
Figlio amato e nel Suo
Spirito, testimoniata e
cocretizzata nel perdono
e nell’ amore fraterno
tra tutti Noi!
Ultimo aggiornamento 29/012022 - 09:11
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