Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Maria Santissima Madre di Dio, 1 Gennaio 2022

E il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi
Un Nuovo Anno con Maria, Madre di Gesù e Madre nostra e accogliamo come Lei la Salvezza e la Benedizione della Grazia di Dio ogni giorno del Nuovo Anno. Aprire ed iniziare un Nuovo Anno vuol dire prendere coscienza che il dono-responsabilità della vita è ancora nelle nostre mani e che dobbiamo essere, perciò, artefici e protagonisti di un futuro migliore, fondato sulla fede, vivificato dall’amore filiale verso Dio Padre, e carità fraterna tra di noi, dalla luce della speranza e dalla forza efficace della Sua Parola di vita e verità.
La Benedizione sacerdotale
invoca la benedizione di Dio sugli Israeliti, perché la luce del Suo volto risplenda su loro, conceda loro pace e li custodisca nella Sua grazia (Prima Lettura); nella seconda Lettura, Paolo, nell’espressione ‘nato da donna’, unico riferimento alla Madre di Gesù nelle sue Lettere, racchiude tutto il Mistero di Maria, Madre di Gesù: grazie a Lei, il Figlio di Dio ha preso la nostra carne in Lei, per riscattarci e renderci figli adottivi e nel Suo Spirito, che ci fa gridare insieme con lui: Abbà! Padre!
Donna Maria,
la Madre di Gesù, che ‘da parte sua custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore’, ci insegni e ci aiuti a vivere il tempo nuovo che Dio ci concede in dono e responsabilità, come grazia nell’accogliere il Mistero dell’Incarnazione, meditarlo in ogni suo contenuto di redenzione e viverlo nella sua finalità di salvezza. Maria, Madre di Gesù, Salvatore e Principe della pace, e Madre nostra, e su di Noi, figli peccatori, riversi la Sua misericordia e la Sua pace in questo Nuovo Anno, che vogliamo iniziare nella Sua grazia e vivere nel Suo amore, nonostante le tenebre che, ancora, continuano ad avvolgerci, perché continuiamo a non accogliere la Sua luce e la Sua salvezza. Maria, che conservava e custodiva nel suo cuore ‘tutte le cose’, gli eventi passati e presenti, e li assimilava, meditandoli (symballein della fede), diviene per noi, insieme con Giuseppe, silenzioso e operoso, con i Pastori solerti nell’andare a ‘vedere’ e ad ‘udire’, annuncio di gioia piena e di luce di speranza e di pace, Shalom! (Vangelo).
L’antica Benedizione
sacerdotale, della prima Lettura, dunque, diviene formulario del nostro cuore, affinché il Signore ci faccia ‘vedere’ sempre il Suo volto pietoso e luminoso in ognuno dei giorni del Nuovo Anno e noi possiamo accorgerci che siamo e dobbiamo comportarci da figli amati e fratelli amorevoli e comprensivi tra di Noi. Contemplando Maria, chiamata ad associarsi al Progetto di redenzione e di vita nuova, che Dio ha per tutta l’Umanità, nel Figlio Suo ci sentiamo ‘riscattati’ e resi figli di adozione attraverso lo Spirito che continua a gridare in Noi: Abbà, Padre!

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Ultimo aggiornamento 31/12/2021 - 14:55

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