E il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi
Vi annuncio una grande gioia: Oggi è nato per voi il Salvatore, Cristo Signore
OGGI, LA PACE VERA È SCESA PER NOI DAL CIELO!
Il Figlio di Dio, il Lògos, prende la nostra carne, fragile e debole, misera e vulnerabile e ci rivela e testimonia l’amore infinito, misericordioso, pietoso e fedele del Padre per la nostra umanità, anche se ribelle e peccatrice! In e per Lui, riceviamo grazia su grazia e ci viene fatta conoscere la verità del volto del Padre, che risplende in Cristo Gesù, il Suo Figlio unigenito, fatto uomo, uno di noi, per compiere la Sua volontà e generarci figli come Lui! Discendente di Davide, in Lui si compiono tutte le promesse messianiche antiche, Egli è la Luce che illumina e vince le tenebre dei peccati del popolo che riscatta e porta e dona loro pace (prima Lettura).
Egli è il Verbo di Dio, che in Lui giustifica l’Umanità intera, unico nostro Salvatore e unico rivelatore del Padre, che, nella pienezza dei tempi, Lo ha mandato a noi ed Egli prende dimora tra noi e con e di noi tutto condivide e ci redime e ci salva nella nostra storia, facendoci rinascere a nuove creature, a figli ed eredi nel Figlio (seconda Lettura).
La Luce spuntata in quella grotta e posta in una mangiatoia, è annunciata come gioia di salvezza, per prima, a dei pastori, considerati ultimi e impuri, che vegliavano sul gregge e la ‘Gloria del Signore li avvolse di luce’, rincuorati e assicurati dalle parole dall’Angelo, si uniscono al coro celeste degli Angeli che lodavano Dio, che ha portato pace in terra agli uomini che da sempre ha amato (Vangelo). Il Natale è Gesù! Celebriamo la Sua nascita con il cuore di Maria, Giuseppe e dei Pastori: Andiamo a vedere ciò che il Signore vuole farci conoscere e credere quel Bambino essere il ‘Salvatore, il Cristo Signore e ritorniamo a vivere una vita nuova, ‘glorificando Dio per quanto abbiamo udito e visto’!
BUON NATALE! E sia di Grazia per Tutti, nonostante le tante tenebre che ci stanno avvolgendo! Sia di Luce che ci faccia uscire dalla presente nostra oscura precarietà sociale, umana e religiosa, lasciandoci riplasmare e ricreare dall’amore misericordioso del Padre, rivelato a noi dal Figlio, che ha preso carne, per opera dello Spirito Santo, nel grembo verginale di una Donna, che in questa notte l’ha partorito per noi, Speranza di vita nuova e di salvezza vera.