Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
2a Domenica d'Avvento, 5 Dicembre 2021
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
La
Conversione, unica
strada per la Salvezzza!
Il Natale non
è una semplice
ricorrenza decorativa ma
un Evento salvifico,
eccezionale e
rivoluzionario,
innovativo e fecondo di
nuova vita!
Avvento,
tempo e luogo
dell’ascolto della
Parola che ci indica la
strada per la salvezza:
la conversione per il
perdono dei peccati. È
la Parola del Signore
che annuncia il ritorno
dall’esilio al/del Suo
popolo e fa celebrare la
speranza offerta al
piccolo resto dei
deportati esiliati
dispersi (Baruc); è la
Parola che rivela e
manifesta la fedeltà di
Dio e fonda la chiamata
- vocazione - missione
cristiana dei credenti ‘a
crescere nella carità ed
essere ‘integri e
irreprensibili per il
giorno di Cristo
(Paolo); è la Parola
che scende e ‘venne’ su
Giovanni nel deserto e
annuncia la Salvezza di
Dio per ogni uomo in
Cristo Gesù, Salvezza di
Dio che entra nella
storia degli uomini per
convertirli, liberarli
dai peccati, redimerli e
salvarli tutti (Luca).
Il Signore
compie nella nostra
storia la Sua salvezza
promessa. Per questo,
Gerusalemme deve
rivestirsi di splendore,
deve sorgere e stare in
piedi sul monte per
vedere i figli, che sono
stati esiliati, dispersi
e umiliati dai suoi
nemici, e che, ora, il
Signore a lei li
riconduce con
misericordia e
giustizia.
Gerusalemme,
la ‘Città della pace’
(significato in
ebraico), la ‘Città
fedele’ (Is 1,26),
la ‘Città del
Signore’ (Is 60,14),
ora, è ricreata
da Dio per sempre ‘Città
della giustizia’, ‘Città
della Pietà’ e del
Timore di Dio! Se
l’infedeltà e i peccati
del Suo popolo hanno
causato l’esilio
doloroso, la
deportazione
umiliante e l’avvilente
dispersione, la
fedeltà di Dio, che
sempre mantiene le Sue
promesse, ora, rende
possibile e glorioso il
suo ritorno dalla
deportazione forzata e
dall’esilio devastante e
questa Gloria coinvolge
anche la ‘Città della
pace’, Gerusalemme,
che viene arricchita
dalla Giustizia e
dal Timore di Dio
(prima Lettura).
Anche il Vangelo,
attraverso nomi e
persone, luoghi
precisati e situazioni
concrete, dona, alla
Storia degli uomini un
nuovo corso,
nell’intervento
misericordioso di Dio
che ha fatto scendere la
Sua Parola ricreatrice
su Giovanni nel deserto,
segnando l’inizio della
Storia della Salvezza
universale.
L’Apostolo,
prigioniero ‘per
Cristo’ e malato,
nella seconda Lettura,
manifesta la sua grande
riconoscenza nei
confronti dei Filippesi
e la sua grande gioia
nel pregare per loro che
hanno accolto il Vangelo
e vi hanno risposto
concretamente con la
carità verso i poveri e
anche verso di lui, in
questa sua situazione di
precarietà fisica e
materiale.
Ogni uomo vedrà la
salvezza di Dio
(Is 40,5): deve
essere il nostro il
grido di gioia e di
speranza vera, in questo
nuovo Tempo di
Avvento! La
Salvezza, appunto,
perché gratuita,
è destinata ad ogni uomo
e a ogni donna, di ogni
nazione e di ogni tempo.
Non ci sono più
steccati, limiti,
pregiudizi, preclusioni:
Dio viene perché vuole
la salvezza di tutti i
Suoi figli nel Figlio
amato che è venuto ad
offrire a tutti una vita
nuova, donandoci la Sua.
Ora possiamo
guardare alla storia con
occhi nuovi, colmi di
speranza, anche se è
colma di ambiguità
complesse, di luci e di
oscurità, ma,
accogliendo e seguendo
la Parola di Dio, e con
la Sua grazia, possiamo
raddrizzare i nostri
contorti sentieri per
preparare la Sua via,
possiamo svuotare i
nostri cuori, resi
burroni pieni delle
nostre iniquità,
accumulate nel tempo,
per riempirci della Sua
misericordia, che
redime, risana e salva.
Possiamo, anche,
abbassare le montagne
della nostra boriosa
superbia e del nostro
accecante orgoglio ed
aprirci e disporci a
‘vedere’ e accogliere la
salvezza di Dio ed
esserne resi partecipi.
Domenica
scorsa,
inizio d’Avvento, siamo
stati sollecitati a
vegliare pregando, a
liberarci da ogni
appesantimento e da
tutte le dissipazioni, a
levare il capo e ad
alzarci per accogliere
la liberazione-salvezza
ormai vicina. In questa
seconda Domenica
siamo invitati a
preparare la via
del Signore che viene,
nella conversione, a
riparare e raddrizzare
le strade contorte del
nostro cuore, a
eliminare ogni ostacolo
e rimuovere ogni
impedimento (riempire
burroni, colmare valli e
abbassare i monti) al
compiersi della
Volontà salvifica di Dio
che è quella che ‘ogni
uomo veda e accolga la
Sua salvezza!’
Avvento,
tempo propizio e
prezioso per accogliere
la Parola di Dio, che
viene su ciascuno di
noi, come in quel tempo
su Giovanni, per fare
spazio alla verità su
noi stessi: non possiamo
fingere a noi stessi,
anche se la verità è
scomoda, non possiamo
continuare a rimandarla
e rimuoverla.
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