Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Tutti i Santi, 1o Novembre 2021

Siate Santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono Santo
Le Beatitudini annunciano efficacemente la chiamata di ogni uomo a far parte del Regno, ad essere figli di Dio: i figli, infatti, partecipano alle stesse prerogative del Padre e da Lui stesso ricevono il dono della santità. La santità cristiana è sempre, quindi, risposta ad un dono ricevuto, da accogliere, sviluppare e far crescere.
Vangelo
: i beati sono i poveri, i miti, gli affamati e assetati di giustizia, i misericordiosi, i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati a causa della giustizia e quanti sono insultati, calunniati e maltrattati a causa del Vangelo, che è Cristo Gesù. Sono i servi di Dio segnati dal Suo sigillo perché a Lui appartengono. Sono una moltitudine immensa e di questa il Pastore è l’Agnello Gesù (prima Lettura).
I Santi
sono coloro che hanno cercato, ascoltato, seguito e imitato Gesù e si sono lasciati assimilare a Lui e da Lui santificare. Sono stati resi figli di Dio e vivono da veri Suoi figli in questo mondo nell’attesa di essere resi simili a Lui quando Lo ‘vedremo così come Egli è’ (seconda Lettura). Tutti siamo chiamati ad una vita più santa e più conforme e corrispondente alla nostra Vocazione di figli, quella di essere santi e immacolati al cospetto di Dio e davanti al mondo.
Le
Beatitudini, la Magna Charta che inaugura il Regno di Dio in mezzo a noi (Vangelo), il Dio risponde al ‘grido’ angosciato dei cristiani che vivono momentaneamente nella ‘tribolazione’ e nell’afflizione, e promette che avranno parte allo stesso trionfo dell’Agnello (Prima Lettura). Per questo dobbiamo ravvivare la Grazia del nostro Battesimo attraverso il quale siamo stati resi realmente ‘figli nel Figlio’ nel quale c’è stata riservata anche la stessa eredità e di ‘essere simili a Lui, perché Lo vedremo così come Egli è’ (Seconda Lettura).
In questa Solennità siamo sollecitati dalla Parola ad accogliere l’invito e rispondere alla Chiamata della Santità universale, e a considerare e vivere la santità non come un traguardo irraggiungibile, ma una meta che tutti possiamo (se vogliamo) conquistare, con la grazia e seguendo fedelmente e gioiosamente il nostro unico Maestro di vita! Oggi, siamo chiamati anche Noi a rispondere a questa domanda, attribuita a S. Agostino(Conf. 8, 27), con coraggio e fiducia: Si hic et ille, cur non ego? Se ci sono riusciti ad essere Santi in tanti, perché non posso divenirlo anch’io?
La Liturgia
, nella memoria viva dei Santificati (Uomini e Donne che si sono lasciati santificare), oggi, celebra Dio, l’Altissimo, Colui che è veramente Santo e Fonte di ogni Santità! Oggi, e per sempre, per noi, si apre una porta sul cielo, e noi contempliamo la nostra Città santa Gerusalemme, nostra madre che accoglie la moltitudine di quanti ci hanno preceduto nella fede, per farci intravedere ‘Dio così come Egli è’.
Ma, chi sono i beati che hanno ricevuto e riceveranno in dono la grande ‘ricompensa’ promessa ? Chi ha saputo e sa rispondere in terra all’universale vocazione alla santità: poveri, pacifici, misericordiosi, caritatevoli, puri di cuore e di mente, giusti fuori e giusti dentro, in privato ed in pubblico, amorevoli e compassionevoli, capaci di accettare e subire persecuzioni, calunnie, invidie a causa del Vangelo che annunciano con la Parola e testimoniano con la vita!
Ogni Beatitudine
trova in Cristo il paradigma concreto e in Lui solo si realizza. Esse ci liberano dalla mediocrità, sono caparra, quindi anticipo nel presente, e profezia della vita eterna che ci sarà donata in pienezza nel Regno: Dio è fedele, non si smentisce mai, mantiene sempre le Sue promesse!
La ricompensa
promessa a coloro che incarneranno le Beatitudini, non deve essere vista come un premio che sarà dato dopo la morte, ma come beatitudine anche nel mondo presente che può (e deve) essere reso migliore dall’uomo che deve impegnarsi a seguire l’esempio di Gesù, il Quale camminò sì con decisione verso la Risurrezione, ma, nel contempo, ha lottato contro la malattia, la fame, la povertà ingiusta, il dolore, il peccato e la stessa morte di quaggiù.

Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia

Ultimo aggiornamento 30/10/2021 - 08:47

indirizzo email
posta@vivodiparoladidio.it