Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

26a Domenica Ordinaria, 26 Settembre 2021

Fossero tutti profeti nel popolo di Dio!
Fossero tutti felici del bene che si compie e non gelosi di chi lo compie, chiunque esso sia! Il bene, infatti, non ha confini e non lo si può imprigionare né impedire, solo perché chi lo fa ‘non è dei nostri’! Riconoscere che il bene che facciamo, lo compiamo solo perché il Signore pone il Suo Spirito su di noi, e questi soffia dove vuole e non può essere mai imprigionato nei nostri voleri e disegni. Perciò, mai essere gelosi e invidiosi del bene da chiunque e, ovunque, sia compiuto! Il bene, infatti, da qualunque parte abbia origine e da qualsiasi persona sia compiuto, proviene sempre da Dio! Il Dono dell’effusione dello Spirito, grazia vitale e carismatica, è opera di Dio e mai, perciò, può essere controllata e regolata da alcuna persona, istituzione, dogmi, gerarchie e dottrine! Dunque, né l’uomo né alcuna istituzione può appropriarsene, né tantomeno può impedirlo accecato da gelosia e presunzione invidiosa e astiosa. Giosuè, come gli Apostoli nel Vangelo di oggi, compresi tutti Noi, deve lasciarsi ammaestrare da questa Parola e convertirsi dalla superba pretesa di imporre a Dio le proprie limitate vedute e di voler condizionare lo Spirito e piegarLo ai propri miseri voleri, pensieri e visioni.
Anche un solo ‘bicchiere d’acqua, dato nel nome e per amore di Gesù, è un piccolo gesto di carità, a Lui gradito ed è prezioso ai Suoi occhi.
Con i nostri comportamenti
disordinati, scandalizziamo, disorientiamo e scoraggiamo i ‘piccoli’ e deboli nella fede e intralciamo, con i nostri cattivi esempi, il loro cammino! Da tagliare, cioè, interrompere e da eliminare sono le cattive intenzioni e desideri che provengono da un cuore depravato che trasmette le sue perversioni attraverso mani, piedi e occhi. È nel mio ‘cuore’ che devo ‘tagliare’ i pensieri empi, eliminare i disegni malvagi e le scelte inique che danno scandalo ai ‘piccoli’, e mi impediscono di ‘entrare nella vita’ piena e ‘nel Regno di Dio’, ma mi fanno andare verso la Geenna per essere gettato nel suo fuoco inestinguibile e esserne divorato.
La Parola, oggi,
condanna l’iniqua ricchezza, il modo furbo e disonesto nel procurarsela, il modo vizioso nel godersela, con scellerata allegria e spensieratezza contro e alla faccia di ogni forma di povertà, di condivisione, di giustizia e di uguaglianza universale (Seconda Lettura). Nel Salmo, oggi, cantiamo la Gloria di Dio, celebriamo la sua Sapienza e lodiamo l’Opera delle Sue mani (vv 1-7); proclamiamo la Sua Legge, fonte di gioia e di luce che rinfranca l’anima e dona saggezza (vv 8-11) e luce che illumina la coscienza, ci fa scoprire il nostro peccato e ci muove a conversione, pentimento e richiesta di perdono.
Come evitare gli scandali
?
Skàndalon
(greco), tutto ‘ciò (oggetto) che fa inciampare’, ‘provoca una caduta’, ‘ostacola il cammino’. Metaforicamente in ambito morale, specifica quel determinato comportamento negativo che danneggia gli altri con il cattivo esempio, insegnando il male e inducendo a pensare e fare cose cattive.
Le mani, i piedi, gli occhi e tutte le altre membra del corpo sono solo organi che trasmettono le scelte ed eseguono le decisioni che ricevono dal di dentro il cuore-mente-coscienza. Cuore sede dei pensieri, dei sentimenti, dei desideri, delle volontà, delle decisioni morali, fonte e causa delle scelte e delle azioni.
Dal cuore
nasce amore, verità, pace, fratellanza universale, dialogo, accoglienza, e tutto il bene del mondo! Ma Gesù ci ha già ricordato anche che ‘dal cuore degli uomini’, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adulteri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. ‘Tutte cose cattive che rendono impuro l’uomo’ (Mc 7, 21b-23). È nel cuore di ogni uomo che si è accovacciata la concupiscenza ‘che viene dal mondo e non dal Padre, e che Giovanni la presenta nelle sue triplici realtà: la concupiscenza ‘della carne’, quella ‘degli occhi’, e quella ‘della superbia della vita’ (1 Gv 2.16).
Dunque, anche ciascuno di noi deve avere coraggio e determinazione a ‘tagliare’, rompere ed eliminare in tempo tutto ciò che ci impedisce di ‘entrare nella vita piena ed eterna’ (vv 43. 45) e ‘di entrare nel Regno di Dio’ (v 47) e per non essere gettati nella Geenna e non finire per ‘andare nel fuoco che non si estingue’ (v 48). Scegliere e decidersi per ‘il meglio’: Cosa ‘è meglio’: dare scandalo e finire in fondo al mare con al collo appesa una macina di mulino, o convertirsi e smettere di dare scandalo ai più deboli nella fede e nella vita?
È meglio’ scegliere fin d’ora la Geenna e il fuoco inestinguibile ed eterno o tagliare subito, eliminare radicalmente e svuotare totalmente il mio cuore e la mia mente da tutto ciò che mi ostacola e mi impedisce di ‘entrare nella pienezza della vita vera’ e ‘nel Regno di Dio’?

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Ultimo aggiornamento 25/09/2021 - 09:35

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