Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Assunzione della Beata Vergine Maria, 15 Agosto 2021
Maria, Assunta in Corpo e Anima, primizia e immagine della Chiesa, è segno di consolazione di sicura speranza per tutta la nostra umanità
Oggi,
Noi celebriamo la prima Creatura umana entrata nella
gloria di Dio, dopo l’Umanità del Gesù Risorto, il
Nuovo Adamo, nel Quale ‘tutti riceveranno la vita’
oltre la morte! Oggi, non esaltiamo Maria,
ma, con Maria, esultiamo e glorifichiamo
il Padre, che ‘innalza’ gli umili, anche oltre la
morte. Mentre l’Umanità, la Chiesa, tutta la
Creazione sono attanagliate dal travaglio e dalle
doglie del parto, l’Assunta Maria si colloca nel
cosmo celeste come Luce di speranza e segno di
consolazione ‘per Noi, Pellegrini sulla terra’.
Maria, l’Umile Serva,
che risponde, con fede e prontezza, alla richiesta
di Dio di diventare la Madre di Suo Figlio, con la
Sua gloriosa Assunzione al cielo, annuncia e ricorda
a tutti noi che siamo predestinati a partecipare
alla stessa gloria in Cristo Gesù, ‘il vero
Agnello che ha tolto i peccati dal mondo e che
morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato
a noi la vita’ (Prefazio Pasquale I).
L’Assunzione di Maria
è il terzo ‘segno grande nel cielo’, dopo la
Risurrezione e l’Ascensione di Gesù.
La Madre di Gesù, nel mistero della Sua Assunzione
al cielo in anima e corpo, oggi, ci apre alla
speranza e c’invita, nel nome del Figlio suo, a
partorire, nelle doglie e travaglio del momento
presente, una nuova Umanità e a dare nuovo slancio
alla nostra esistenza di chiamati ad essere
cooperatori del Progetto di salvezza che Dio Padre
ha per tutta l’Umanità e la Sua creazione. Maria è,
già, presentata come ‘la Donna avvolta dal sole’
di Dio (prima Lettura) che porta in sé ‘la Primizia’
della Salvezza, Cristo (seconda Lettura), nel Quale
e dal Quale è già cominciato il cammino verso il
compimento (tèlos) di ogni vita: risorgere in Cristo
Gesù, ‘Primizia di coloro che sono morti’.
Maria, Benedetta
come Madre e Beata
come Credente! Ella è proclamata benedetta
fra le donne (espressione semitica che equivale ad
un superlativo) per la sua vocazione ad
essere ‘Madre del Signore’ ed è celebrata ‘beata’
per la Sua adesione incondizionata alla Parola! Ella
è benedetta per il Frutto del Suo
grembo ed è ‘beata’perché ha creduto e si è
lasciata prendere e plasmare dalla Parola!
Elisabetta riconosce che Maria ha creduto a questa
Parola e la celebra come la prima di tutte le donne.
La più benedetta di tutte le donne sei Tu,
perché hai creduto e obbedito la Parola!
Celebrare Maria,
oggi, Assunta in cielo, in corpo e anima, ci
impegna a ravvivare la nostra fede in Cristo Gesù,
nel Mistero della Sua Incarnazione nel grembo di
Lei, nella Sua Passione e Morte, nella Sua
Risurrezione e Ascensione al Padre. Inoltre, nel suo
Corpo assunto in cielo e nella fede
della beata ‘Risurrezione della carne’, in
Cristo Gesù Risorto, ricordiamo la bellezza e
preziosità del
Nostro Corpo,
destinato a risorgere e, quindi, ad una vita
santa e immacolata al cospetto di Dio,
Creatore e Padre, anche qui in terra! Maria,
la donna vergine di Nazareth, promessa sposa, ed
Elisabetta, la donna sterile ed anziana, che si
incontrano e si salutano, non portano,
nel loro corpo, le loro due splendide creature? Nel
grembo verginale di Maria, è stato concepito Gesù,
il Figlio di Dio, e nel corpo sterile di Elisabetta,
Giovanni, il precursore, che sussulta e fa
sussultare di gioia per la vicinanza di Colui
del Quale sarà ‘voce’ e ‘lampada’!
Questo nostro Corpo
è dono del Creatore, non è nostra proprietà! Non
possiamo farne quello che vogliamo perché è
predestinato a risorgere! Dobbiamo rispettarlo,
nella sua intrinseca purezza e nella fedeltà alla
finalità per cui ci è stato donato ed è stato
redento dal Figlio, che ha preso carne-corpo
come noi, per farci essere come Lui!
Questo ‘mio’ corpo, dunque, qui in terra, deve
essere Tempio dello Spirito Santo e Dimora
dell’Altissimo Figlio di Dio, che deve fare
sussultare di gioia e luce di speranza chi incontro,
guardo negli occhi, abbraccio e saluto, ogni giorno,
come è accaduto ad Elisabetta, che ha sentito quel
figlio sobbalzarle di gioia alla vicinanza del
Redentore, accolto dal grembo di Maria, che ‘si alzò
è andò in fretta’
a visitarla e ad aiutarla. Questo ‘mio’ corpo è
predestinato a risorgere in Cristo Gesù, come quello
della Madre. Nel mio pellegrinaggio terreno verso la
Meta, io devo nutrirlo con la Sua Carne, Pane di
vita eterna, per essere, già fin d’ora, trasfigurato
dal Suo amore e assimilato al Suo Corpo risorto e
glorioso.
La Celebrazione della
Solennità dell’Assunta, che,
quest’anno, ‘cade’ di Domenica, il Giorno del
Signore, ci ricorda la sua dimensione ed
efficacia pasquale e domenicale! Non
dimentichiamolo! E, la Domenica e tutti gli altri
giorni, se celebrati e vissuti con e come
Lei, saranno sicuramente più belli, più fecondi, più
sereni e più felici, ‘benedetti’ e ‘beati’!
Ultimo aggiornamento 14/08/2021 - 08:25
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