Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

15a Domenica Ordinaria, 11 Luglio 2021

Chiamati e mandati a due a due proclamarono che la gente si convertisse
Amasia, sacerdote di Betel e del Regno, rappresenta il culto ufficiale, a servizio del re e non di Dio. Amos, però, rivendica con forza la sua missione che non può essere modificata in quanto Dio stesso lo ‘ha preso’, ‘chiamato’ e ‘mandato’, giacché ‘non era profeta, né figlio di profeta’, ma ‘un benestante mandriano ed esperto coltivatore di sicomori’. Egli sarà fedele solo al Dio che lo ha scelto, chiamato e mandato e non può concedersi alcun compromesso e accomodamento in quanto è in gioco la Sua Parola di vita e verità! La Missione affidata dal Signore ad Amos, anticipa e annuncia quella che Gesù affiderà, nella pienezza dei tempi, ai Dodici.
Salmo
: un Inno di lode al Signore per quanto di meraviglioso ha fatto, fà e farà per il Suo popolo, il quale dichiara il suo impegno a convertirsi e ritornare a Lui ad ascoltare e mettere in pratica la Sua Parola che annuncia che la salvezza è vicina e, dunque, amore e verità si incontreranno, pace e giustizia si baceranno, e ‘il Signore darà il Suo bene e la nostra terra darà il suo frutto, la Sua giustizia camminerà davanti a Lui: i Suoi passi tracceranno il cammino’.
Nella Seconda Lettura, Paolo, presenta e proclama il Progetto salvifico di Dio, quello di volerci rendere, sin dall’eternità, Suoi figli adottivi ‘in Cristo’. I Cristiani, figli adottivi di Dio, Padre e Creatore, mediante Cristo, sono ‘scelti per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità’ e sono in Lui, ‘eredi, predestinati ad essere lode della Sua gloria’, animati e sorretti dallo Spirito Santo, ‘sigillo’ e ‘caparra della nostra eredità’.
È nel Figlio che siamo stati resi figli adottivi e costituiti eredi del gratuito Disegno di Dio e prescelti ad ‘essere lode della Sua gloria’ (vv 11-12). ‘Noi’ (i cristiani della prima ora) siamo stati i predestinati ‘prima’, ma, ‘adesso’ lo siete anche ‘Voi’ (provenienti dai pagani divenuti tali in seguito), che avete ascoltato la Parola della verità e, in Lui, ‘avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo promesso’, che è la ‘caparra’ della ‘nostra’ eredità, in attesa della completa realizzazione della redenzione (vv 13-14). Dunque, si parte da un ‘prima’, il Progetto salvifico voluto da Dio, sin dall’eternità, e si arriva ad un ‘adesso’, che è la Sua realizzazione storica e temporale in ‘noi’ e in ‘voi’. In una parola noi e voi siamo stati predestinati dall’eternità ma la realizzazione ha seguito un ordine temporale attraverso un ‘prima’ e un ‘dopo’.
Nel Vangelo, ai Dodici che Gesù ha formato e che, ora, manda, Egli trasmette i Suoi stessi poteri e indica, con rigore, le cose necessarie, il minimo indispensabile, per la riuscita della Missione, che presenta il prezzo anche del rifiuto e della opposizione. I Dodici devono, sempre eseguire scrupolosamente le Sue istruzioni e indicazioni nel compiere la Missione attraverso l’annuncio che richiama a conversione e i segni-miracoli: scacciare demoni, ungere gli infermi e guarirli.
La missione deve compiersi in assoluta povertà di mezzi e nell’incondizionata ricchezza e obbedienza alla Parola del Vangelo. La fiducia, dunque, del Discepolo non si fonderà sull’abbondanza dei mezzi materiali a disposizione, ma in Colui che lo manda e nella efficacia della Parola da annunciare. Poveri di mezzi, che mai dovranno essere più importanti del fine, e ricchi della Parola, i Discepoli, mandati ‘a due e due’, sono più liberi e più veloci a portare il Progetto salvifico di Chi li ha mandati. Mai, la Parola e il Regno si devono confondere con i mezzi o progetti umani! Poveri e liberi da ciò che li appesantiscono nel cammino, leggeri e svincolati soprattutto da interessi personali ed egoistici, da ideologie da difendere, da ‘compromessi’ con le ‘potenze’ di questo mondo, i Discepoli, mandati a ‘due a due’ devono rimanere sempre in comunione intima con il Maestro che li ha mandati e sempre fedeli alla missione ricevuta. E sarà sempre con loro ad indicare, ‘strada facendo’, come debbono compiere e continuare fedelmente la Sua missione! Sicuramente quest’invio ‘a due a due’ deve essere per noi segno e fonte di fraternità e di comunione nel nome di Chi ci ‘manda’: ‘dove sono due o tre riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo a loro’ (Mt 18,20). Il ‘potere’ sugli spiriti impuri (v 7b), poi, è la peculiarità di Gesù nell’annunciare il Regno e, ora, è conferita alla ‘coppia’ inviata a proclamare il Vangelo affinché ‘la gente si converta’.
Ma, Noi, Gesù, oggi, andiamo e partiamo secondo le Tue precise modalità, condizioni e istruzioni? Ci decidiamo e siamo disponibili e capaci di partire, senza soldi, carte di credito, cellulare, medicine, vestiti e calzature e tanto altro ancora per affrontare le incertezze del viaggio! Liberaci, perciò, dall’attaccamento e dipendenza dalle nostre valigie, così ingombranti, così pesanti e pieni di nostalgie che ci impediscono di essere veramente liberi ed arrivare puntuali all’appuntamento con Te, con la missione che ci affidi con fiducia e con i fratelli ai quali ci invii e ci mandi! Ci basta la Tua Grazia e la Tua Parola ad indicarci, ‘strada facendo’, come possiamo compiere fedelmente la tua Missione, con cuore indiviso e povero, cioè, svuotato di cose e di affanni, e tutto per Te!

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Ultimo aggiornamento 10/07/2021 - 08:54

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