Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
Ascensione del Signore, 16 Maggio 2021
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
È
il Mandato del Risorto, che ascende al Padre,
agli Undici, chiamati e inviati ad essere Suoi
testimoni, ricolmati di Spirito Santo, loro
promesso, ‘a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la
Samaria e fino ai confini della terra’ (Prima
Lettura).
Paolo, nella Seconda
Lettura, proclama che Cristo Gesù è
asceso al cielo, dopo essere ‘disceso quaggiù
sulla terra’ per riscattare e liberare gli
uomini dal peccato ed ‘essere pienezza di tutte
le cose’. Ha dato a ciascuno i Suoi doni,
i diversi carismi e ministeri, allo scopo
di ‘edificare il Corpo di Cristo’, comandando ai
Suoi membri di comportarsi ‘in maniera degna
della chiamata’, ‘con ogni umiltà, dolcezza e
magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore,
avendo a cuore di conservare l’unità dello Spirito’
in un solo corpo, in un solo Signore, un solo
Battesimo, una sola fede e una sola speranza, ‘fino
a raggiungere la misura della pienezza di Cristo’.
Come Paolo, ciascuno di noi sia consapevole e si
dichiari di essere ‘prigioniero a motivo del
Signore’ (v 1).
La Chiesa, di ieri e
d’oggi, è chiamata e deve
caratterizzarsi attraverso la carità,
che esige umiltà, dolcezza,
magnanimità, compassione, sopportazione
reciproca; nella pace (pacificazione),
che nasce dalla collaborazione umana al
Comando e all’Agire divino, tramite lo Spirito;
esercitando i ministeri ed i carismi,
doni singolarmente comunicati dal Risorto a
favore del Suo Corpo, che è la Chiesa, alla
quale, perciò, è stato dato tutto ciò
che le serve per crescere e realizzarsi
nell’amore e nella comunione.
Ogni membro,
sempre inserito a Cristo, dunque, deve contribuire e
cooperare, nella sua diversità, a costruire l’unica
Comunità, attraverso i doni particolari ricevuti per
formare l’unico Corpo di Cristo. Questa Missione
Gesù, prima di ascendere al cielo, consegna ai Suoi
Apostoli, comandando loro di ‘andare’ e ‘proclamare
il Suo Vangelo ad ogni creatura’, affinché tutti
siano salvati per la fede in Lui. Questi subito ‘partirono
e predicarono dappertutto’, ‘mentre il
Signore agiva insieme con loro e confermava la
Parola con i segni che la accompagnavano’
(Vangelo).
Il Mistero
dell’Ascensione, è compimento
e coronamento della Missione terrena e
storica di Gesù e l’inizio del Suo agire,
sinergico salvifico, nella Chiesa, Suo Corpo. Gesù,
Figlio di Dio incarnato, è passato attraverso la
passione e la morte (abbassamento), è stato,
ora, elevato al cielo (innalzamento) ed è
costituito il Signore-Kyrios, che
rimane la guida e punto di rifermento assoluto per
la vita dei Suoi Discepoli, chiamati a vivere l’oggi
della Fede, facendo incessante memoria di ciò che
Egli ha fatto e ha detto, insegnato e affidato,
attendendo insieme, nell’unità e nella pace, la Sua
manifestazione nella gloria definitiva. È questo ‘Il
Tempo della Chiesa’, in cui i Discepoli
vivono l’invisibile Presenza del Signore, attraverso
l’obbedienza e la fedeltà alla
missione ricevuta vivere, annunciare,
testimoniare al mondo che Egli è il Signore e
l’unico Salvatore!
L’Ascensione
è punto di arrivo e anche punto di
partenza: con Essa si compie la Missione
salvifica di Gesù Cristo che ha preparato gli Undici
ad essere di Lui testimoni, ricolmandoli dello
Spirito Santo, perché li illumini, li conduca e li
guidi a continuare ‘nell’andare in tutto il mondo’
a proclamare il Vangelo (‘la Lieta Notizia’) ad ogni
creatura (v 15). Dalla Elevazione-Ascensione del
Figlio al Padre, alla Missione degli Undici Apostoli
che ‘partirono e predicarono dappertutto, mentre
il Signore agiva con loro e confermava la Parola con
i segni che la accompagnavano’ (v 20).
Così inizia la loro
Missione senza limiti spaziali, ‘dappertutto’,
quella di continuare a predicare la Parola di Gesù
‘ovunque’, non più limitata da alcun confine,
confermata dai segni che l’accompagnavano a
confermare la presenza efficace del Risorto
Gesù che è tornato al Padre, ma rimane ad
interagire con loro e continua ad operare per
mezzo di loro.
Egli è tornato da Suo
Padre, ma non si è allontanato da
noi, non ci ha abbandonato a noi stessi! Anzi, ora
che è risorto ed è stato elevato in cielo e siede
alla destra di Dio, non
è più legato al corpo mortale, Egli è vicino a tutti
contemporaneamente e tutti riunisce nel Suo nome e
tutti inserisce come Sue membra nel Suo Corpo
Risorto, edificandoci e costituendoci Sua Dimora, la
Sua Chiesa, chiamata a continuare, nell’annuncio e
nella testimonianza, la Sua Missione, quella di ‘andare
in tutto il mondo e proclamare il Vangelo ad ogni
creatura’, nella gioiosa e rassicurante
consapevolezza della fede, che Egli non se ne è
andato, ma continua ad agire nei Suoi, a confermarli
nel Suo Spirito e a custodirli nella Sua Parola.
Rimanendo in Lui,
mai ci disperderemo e impareremo, di giorno in
giorno, a rimanere sempre più inseriti e uniti a
Lui, qui sulla terra, per essere resi degni di
essere e restare definitivamente con Lui in eterno,
Ultimo aggiornamento 15/05/2021 - 08:36
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