Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
4a Domenica di Pasqua, 25 Aprile 2021
Il Padre mi ama perché do la mia vita per le sue pecore!
L’annuncio
unificante delle tre Letture e del Salmo è l’amore
smisurato che, in Gesù,
Pastore veritiero, perciò ‘bello’ e ‘buono’, trova
l’espressione massima nel fatto che Egli, obbediente
e fedele alla Volontà del Padre, dona e offre la Sua
vita liberamente per la vita delle pecore del Suo
ovile, e anche per le altre pecore che non
provengono da questo, ma che sono e appartengono
anche esse al Padre Suo che Lo ha mandato a
cercarle, radunarle e condurle nel Suo ‘aulè’,
sicuro e rassicurante ‘recinto’!
In questa ‘Domenica
del Buon Pastore’, a ciascuno di Noi la
Parola ci chiede di ‘credere’ e seguire,
distinguendo e ascoltando la Sua voce, il
Buon Pastore
Gesù, e convincersi dell’assoluta necessità di far
parte del Suo gregge e di costruire la ‘propria’
vita, stringendosi a Lui,
Pietra viva
scartata dai falsi costruttori e costituita da Dio
‘Pietra d’angolo’ e fondamento della nostra
salvezza.
La Parola oggi celebra il Signore Risorto quale
vero e
autentico
Pastore, che si dona per
il bene e la salvezza delle pecore, che conosce per
nome ed ama; da ciascuna di esse si fa conoscere,
attraverso la Sua voce che queste riconoscono e
ascoltano, lasciandosi guidare e riunire nell’unico
Suo gregge, custodito nel Suo ovile.
Gesù Cristo,
Pastore ‘Kalòs’, ‘buono’ e ‘bello’,
perché ‘veritiero’ ed ‘autentico’,
dona la Sua vita per noi, nella totale obbedienza al
Padre, e rivela tutto il Suo grande smisurato amore
per noi, divenuti in Lui, realmente Suoi figli! (Vangelo).
Pietro, ‘colmato di Spirito Santo’, ancora
una volta, continua a rendere testimonianza
apostolica pubblica e ufficiale al Risorto: ‘Costui
che vi sta innanzi risanato’ è ‘stato salvato
… nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete
crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti’
(v 10), la Pietra che voi avete scartato e da Dio è
messa a testata d’angolo (v 11). ‘In
nessun altro c’è salvezza’, proclama
Pietro, ai capi e agli anziani del popolo, se non in
Gesù Cristo il Nazareno, che ‘voi avete
crocifisso e che Dio ha risuscitato’, la
Pietra scartata dai costruttori e che Egli ha
costituito quale autentica ‘Pietra d’angolo’
(prima Lettura e Salmo).
Nel Figlio Amato,
morto e risorto per noi, il Padre ci ha resi
realmente Suoi figli,
predestinati ad essere ‘simili a Lui quando Egli
si sarà manifestato’ e noi lo potremo ‘vedere
così come Egli è’ (seconda Lettura). Gesù,
rivelandosi il ‘Buon Pastore’, rivela la
verità sulla Sua Identità che comunica gioia
e consolazione.
Egli è il Pastore
‘Autentico’ e ‘Veritiero’ che conosce
ed
è conosciuto dalla Sue pecore
e dona tutta la Sua vita a servizio di queste e di
quelle altre che, ancora, non sono del ‘Suo
ovile’ e che Egli, Pastore solerte e obbediente al
Padre, al Quale anche queste pecore
appartengono, ‘deve’ cercare, far sentire anche ad
esse la Sua voce, piena di tenerezza e premura, e
anche queste l’ascolteranno ed Egli le guiderà e le
farà diventare un Gregge unico, guidato, condotto e
protetto dall’unico vero Pastore (v
16)! Cristo,
il Vero Pastore, che ha dato la vita per noi Sue
pecore, vuole condurci tutti ad una conoscenza
intima, tale da instaurare una perfetta sintonia con
la Sua voce, che noi dobbiamo riconoscere tra tante
altre voci insidiose e false, e ascoltarle per
poterLo seguire e diventare Suo gregge nel Suo
‘recinto’ forte e sicuro.
Così, Gesù stabilisce
il nuovo principio di mutua appartenenza e di vera e
solida comunione tra il Pastore buono e le Sue
pecore, amate, difese e salvate: se, infatti,
ascolteremo la Sua voce e seguiremo il nostro unico
Pastore, veritiero e autentico, diverremo il Suo
unico gregge del Suo
aulè, Suo
‘atrio’ santo e ‘recinto’ sicuro.
Ultimo aggiornamento 24/04/2021 - 08:56
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