Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Mercoledì delle Ceneri, 17 Febbraio 2021

Lasciatevi riconciliare con Dio! Ecco ora il momento favorevole!
Conversione è decidersi a ritornare a Dio per vivere la nostra chiamata ad una vita santa e immacolata al Suo cospetto. Ritornare a Dio, con cuore sincero e pentito, nei segni quaresimali del Digiuno dal peccato, della Preghiera, comunione e unione con Dio e i fratelli e della Carità (Elemosina), attenzione e cura dei poveri e bisognosi per e con amore fraterno e responsabile.
Conversione
che si compie nell’evento della riconciliazione tra Dio e l’uomo e l’uomo con il fratello e il creato, che deve custodire nella sua bellezza e bontà originale!
Prima Lettura
: Ritornate al Signore, vostro Dio, perché Egli è misericordioso e pietoso. Il Libro di Gioele segue quello di Osea che si conclude con la grandiosa promessa del perdono divino, da accordare al Suo popolo, allorché si fosse reso disponibile a tornare al suo Signore (Os 14,2).
Seconda Lettura
: Ecco il momento favorevole, il giorno della salvezza: lasciatevi riconciliare con Dio.
La riconciliazione è l’atto creativo che ridona nuova vita alla creatura fragile e vittima del peccato. Viene offerta da Dio in Cristo (principio cristologico). Tutta l’opera salvifica ha Dio come suo Principio e Artefice: Dio riconcilia a sé il mondo in Cristo. La riconciliazione è, dunque, prima di tutto, iniziativa amorosa e gratuita di Dio, per mezzo di Cristo. È affidata al ministero della Chiesa (principio ecclesiologico); è Dio a chiedere ‘collaborazione’ agli uomini che costituisce Suoi ‘ambasciatori’, “affidando loro la Parola della riconciliazione”.
Vangelo
: Fate tutto per amore e solo con amore! La Parola di Dio ci chiede di ridonare un’anima interiore alle pratiche proprie della Quaresima (Elemosina, Preghiera e Digiuno), quale condizione indispensabile per un’autentica conoscenza, relazione e comunione con il Padre. Dobbiamo valutare e verificare accuratamente la purezza delle intenzioni! Perciò, quando fai l’elemosina (le opere di carità), falla solo con e per amore, non per essere visto ed essere ammirato! Non cercare l’apparire per preferirlo all’essere, né l’esteriore e il superficiale al posto dell’interiore e del profondo! Quando preghi, poi, non farlo con esibizione e ostentazione per essere riverito e ammirato! Fallo per relazionarti con Dio e comunicare con il Padre, con cuore da figlio. E, quando digiuni, non farlo con ipocrisia e per farti vedere. Non fermarti al digiuno del corpo, ma raggiungi il tuo cuore e la tua anima e comincia a sentire la vera fame e sete di Dio e della Sua Parola, per essere liberato dal folle consumismo esasperato, dagli sprechi insensati, insulti crudeli verso i tanti Fratelli poveri, bisognosi e affamati e dall’inquinamento irresponsabile e crescente del creato. Solo il digiuno fatto per amore verso gli affamati e i più poveri, ci educa alla sobrietà e ci forma al dominio del nostro corpo, disponendoci alla conversione della vita del Vangelo che sazia ogni fame e sete di vera felicità e del vero amore verso Dio e i Fratelli.
La Quaresima, quaranta giorni, cammino nel tempo e percorso spirituale che culmineranno nella Celebrazione della Pasqua di Passione, Morte e Risurrezione di Cristo Gesù. Quaranta anni nel deserto. Quaranta giorni sul Sinai. Quaranta giorni di viaggio di Elia per raggiungere l’Oreb (Sinai). Quaranta giorni dati a Ninive per convertirsi. Nella Bibbia, il numero 40 descrive il tempo entro il quale accade qualcosa di decisivo e innovativo!
La nostra Quaresima
, tempo favorevole, Kairòs, da non dover perdere e, anzi, da vivere, finalmente, ‘sul serio, per fare verità su noi stessi e sul nostro relazionarci a Dio e il nostro rapportarci con i fratelli e dare, così, una svolta decisiva’ alla nostra vita, lasciandoci convertire per “credere” nel Vangelo ed essere riconciliati con Dio e i fratelli. La Quaresima non deve più essere ridotta a mera ‘pratica’ devozionalistica, ma a decisivo orientamento esistenziale e scelta fondamentale, costruiti sulla fiducia e misericordia di Dio.
Quaresima
, una vita nuova che deve rinascere nel vivere il Vangelo, in una rinnovata fedeltà e coerenza, un’amicizia che deve rifiorire, tempo di gioia e fiducia nelle scelte e non nelle rinunce, nell’interiorità e non nell’esteriorità, nella totalità e non nella parzialità! Quaresima, tempo di ricerca di Dio, nell’ascolto e nella preghiera, del ritorno al Padre che ci è sempre vicino e non ci ha mai abbandonato, nel lasciarsi convertire e riconciliare! Quaresima, tempo di grazia che trasforma: Dio guarisce e ci fa rinascere dalle nostre stesse ceneri di morte e di miserie. Quaresima, un’occasione favorevole per camminare, purificati e liberi, verso la Sua Pasqua di Passione, Morte e di Risurrezione. Quaresima per ascoltare di più la Parola e lasciarci liberare da ciò che ci rovina la vita e la rende infelice e senza senso: il nostro peccato.
Quaresima 2021: è un’altra nuova opportunità, forse unica, e quindi da valorizzare al massimo! Tempo da non perdere, per un rinnovamento dalla testa ai piedi. E … se dovesse essere l’ultima chiamata?
Convertitevi e credete nel Vangelo
(Mc 1,15b) Iniziando il cammino della conversione quaresimale nel segno dell’Imposizione delle Ceneri siamo sollecitati alla conversione del cuore che ci dispone alla giustificazione mediante Cristo e alla riconciliazione con Dio Padre.
La cenere
è il risultato di ciò che un tempo era vita e che, ora, non lo è più: un ramo è stato reciso, ha perso il contatto con la linfa, si è seccato, viene bruciato e diventa cenere. Quest’ultimo termine evoca morte e nullità. In questo “austero simbolo delle Ceneri” è racchiusa tutta la nostra fragilità e caducità della nostra dimensione creaturale e, misteriosamente, è anche contenuta la nostra identità e dignità di polvere-cenere animata dal ‘soffio’ di vita di Dio Creatore e Padre. I Cristiani che si accostano a ricevere il segno delle Ceneri, dunque, esprimono la loro condizione di radicale povertà nel loro peccato, chiamati a convertirsi e a credere nel Vangelo, per essere riconciliati con Dio Padre, mediante il Figlio.

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Ultimo aggiornamento 17/02/2021 - 08:35

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