Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
4a Domenica Ordinaria, 31 Gernnaio 2021
Che è mai questo? Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!
Invochiamo
lo Spirito e accogliamo il dono e la grazia
del discernimento, per saper riconoscere e
distinguere, oggi, nella confusione convulsa delle
tante e svariate voci, apparentemente allettanti e
suadenti, la Parola di Dio che salva dalle
ingannevoli illusioni dei falsi predicatori e
profeti di oggi. È la stessa Parola di Dio, nella
prima Lettura, a suggerirci e darci i criteri
chiari per poter discernere e distinguere
i Suoi profeti, sulla cui bocca Egli ha posto le Sue
Parole, che sempre realizzano ciò che dicono,
comandano tutto ciò per cui sono state mandate,
dai falsi profeti che, abusando del nome di Dio,
dicono le ‘proprie’ parole che, perciò, non sono
efficaci e producono solo il male. La Parola di
Dio, dunque, è da accogliere sempre con gioia e
da eseguire nella fedeltà più assoluta; mentre sono
da rifiutare nettamente e con decisione
quelle dei falsi profeti, imbroglioni e mendaci. Il
Salmo ci invita ad ascoltare sempre ‘la voce
del Signore’ che ci ha creati e ha fatto di noi ‘il
popolo del Suo pascolo, il gregge che Egli conduce’!
Ascoltiamo,
dunque, la Sua voce e non induriamo il nostro cuore,
come fecero i nostri padri a Massa e Meriba, pur
avendo visto le meraviglie da Lui compiute, nel
cammino del deserto verso la Terra Promessa. Paolo,
nella seconda Lettura, si rivolge a ciascuno
di noi, uomini e donne, uniti in matrimonio o celibi
e nubili, e invita tutti a vivere la nostra missione
particolare nel proprio stato di vita, alla quale
siamo stati chiamati, comportandoci ‘degnamente’ e
restando ‘fedeli al Signore, senza deviazioni’.
L’Apostolo continua gli insegnamenti del breve testo
di Domenica scorsa (1 Cor 7, 29-31) e dalla sua
conclusione, “passa infatti la figura (scena) di
questo mondo”, oggi, ci invita a vivere, riportando
al centro della nostra esistenza Cristo Gesù e dando
il primato a Dio in ogni stato di vita in cui
siamo chiamati a realizzare il Suo progetto
salvifico.
La fedeltà al Signore,
dunque, è la verifica, il cuore, l’anima e il punto
d’incontro, di tutte le diverse forme di
vocazione. La risposta pronta, perseverante e
generosa alla chiamata, qualunque essa sia, è la
strada maestra della santità di vita. Sia il
Matrimonio, sia la Verginità, dunque, sono vie
scaturite dalla comune e universale vocazione alla
santità di vita, per vie diverse, nella fedeltà e
coerenza della chiamata ad una particolare missione
(stato di vita) per ‘il nostro bene’ e
il bene di tutta l’Umanità.
La Vocazione Universale
di ogni Cristiano è vivere il proprio stato di vita
alla luce e nella fedeltà della Parola di Dio e
andando incontro a Cristo, che è la Meta suprema di
tutti gli uomini, da Lui redenti e salvati. Nel
Vangelo seguiamo Gesù che entra, per la prima
volta, nella Sinagoga in Cafarnao, dove ‘insegnava
con autorità, cioè, con franchezza, sincerità,
dignità e serietà, e non come gli Scribi’, e che
viene riconosciuto quale Egli è davvero, ‘Il
Santo di Dio’ da uno spirito impuro che
si era impossessato di un povero uomo, che il
sublime Maestro libera con determinata volontà e
potenza, imponendo allo spirito: ‘Taci!
Esci da lui’! E lo spirito impuro,
uscì da lui!
Tutti si stupirono per l’autorevolezza e la novità
del Suo insegnare e per la potenza mai vista nel
liberare dal male (lo spirito impuro), l’uomo
posseduto e straziato!
L’autorità
di Gesù, infatti, oltre a sostenere il Suo
insegnamento, dimostra il potere di realizzare
l’annuncio, Egli ha ‘autorità’ perché mentre dice
che Dio è arrivato a liberare, di fatto libera
quell’uomo dal potere del maligno. Annuncia il Regno
di Dio e lo mostra: non solo a parole (annuncio) ma
anche nei fatti, Gesù dice e fa contemporaneamente:
Taci! Esci da lui! E lo spirito impuro,
uscì da lui’! Qui è tutta
la ‘novità’ qualitativa (kainòs) che
distingue e ‘separa’ una cosa da un’altra, facendone
risultare la superiorità.
La dottrina di
Gesù è “nuova” non solo per il contenuto, ma
soprattutto per la potenza divina connessa: quel
Maestro Gesù, infatti, realizza in contemporanea ciò
che annuncia! Gesù, Novità assoluta, dice e fa: la
Sua Parola è nuova ed efficace, compie ciò che
annuncia! Così, Gesù inizia il
Suo ministero, chiamando i quattro pescatori per
farli ‘diventare pescatori di uomini’ (Domenica
scorsa Mc 1,14-20) e cominciando ad insegnare con
autorevolezza unica, schietta sincerità e luminosa
franchezza nella Sinagoga di Cafarnao, e compiendo
un gesto profetico e atto di amore compassionevole,
liberando quell’uomo dallo spirito impuro, che è
scacciato via e fatto tacere, dimostrandoci che Egli
è venuto per liberarci dal male e da tutti gli
‘spiriti impuri’ che, accovacciati, covano dentro di
noi!
La Parola di Dio
ci raggiunge nella nostra quotidianità, come forza
inarrestabile di luce che smaschera il male che
abita in noi e, quale potenza irresistibile, venuta
a liberarci da ogni ‘spirito immondo’, se
l’accogliamo e le permettiamo di operare in noi ciò
per cui è stata mandata!
Ultimo aggiornamento 30/01/2021 - 09:13
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