Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

Epifania del Signore, 6 Gernnaio 2021

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra
Epifania del Signore: Cristo si manifesta a tutti i Popoli! I Pagani, le Genti, sono attratti dalla Luce di Cristo! Festa della Salvezza universale, offerta e destinata a tutti i Suoi Figli!
Festa della Luce
che proviene dal Bambino; Luce che illumina e Vita che ricrea ogni uomo che viene in questo mondo.
Festa dei Doni
: il Bambino Dono supremo, di redenzione, giustizia, pace e salvezza universale che Dio offre e dona all’Umanità.
Cammineranno tutti i tuoi Figli alla Tua luce!
Epifania: Manifestazione della Salvezza che il Padre vuole per Tutti gli Uomini, Suoi figli!
Epifania: punto di arrivo del cammino sulle nostre strade, punto di partenza per le strade di Dio!
In questo nostro cammino di ritorno, la Parola, Luce splendida che ci ha preceduto e condotto prima, ora, ci guida, illuminandoci e inserendoci nel Mistero dell’Eucaristia che celebriamo come perenne e quotidiana ‘Epifania’ dell’Amore e del Disegno di Dio su tutti Noi.
Il cuore dei Magi
ha desiderato di cercare, trovare e incontrare e adorare il ‘Re dei Giudei’, il Cristo Salvatore e per questo si sono messi in cammino! Ma, è stato lo stesso ‘Ricercato’, Luce senza tramonti, in realtà, a cercarli per primo, a guidare e sostenere i loro passi, attraverso i Suoi segni da scrutare e comprendere (la Stella, il desiderio di Lui!) e la Sua stessa Parola di Verità e Vita.
Luca
ha ‘raccontato’ la Nascita di un Bambino che è deposto in una mangiatoia e degli sconosciuti e disprezzati pastori che, sollecitati da un Angelo mandato da Dio, decidono e vanno a Betlemme: Lo trovano deposto in una mangiatoia sorvegliato da Maria e custodito da Giuseppe, riferiscono ‘le cose dette di lui’ che cioè Questi è il Figlio e se ne tornano alla vita di ogni giorno trasfigurati e ricreati. Con Maria e Giuseppe, anche Noi, meravigliati delle cose che si sono dette di Lui, ci poniamo in ascolto per comprenderne fino in fondo il significato e la missione che ci viene affidata.
Matteo
mira a presentare Gesù come Figlio di Abramo che viene a realizzare la Promessa fatta al Patriarca: nel suo seme-discendenza tutte le Nazioni della terra saranno benedette. Oggi, i Magi sono i testimoni della piena e definitiva realizzazione di questa Promessa: ‘Gesù, il Re dei Giudei è il Re Pastore, Redentore e Salvatore di tutta l’Umanità.
Isaia
, nella prima Lettura, si è rivolto a Sion (Gerusalemme) e la dichiara radiosa e attraente, perché in Lei è la presenza del Signore, Luce e Gloria dei popoli, che Egli attrae e attira a Sé, che ‘abita nella Città Santa posta sul suo monte’. È Gesù, Luce da Luce, mandato ad illuminare le nostre tenebre del nostro peccato e redimerci e salvarci, lasciandosi innalzare sulla croce per offrire Sé stesso e attirare a Sé tutti noi (Gv 12,32).
Come Sion
, nella prima Lettura, è chiamata ad essere ‘cuore universale’, Città rivestita di Luce del Signore, ora, la Chiesa è depositaria della Rivelazione di questo Progetto di Dio: “Ricondurre tutte le cose a Cristo come a un Capo” (Ef 1,10). Così, nella seconda Lettura, l’Apostolo, che si è appena dichiarato ‘prigioniero di Cristo’ (Ef 3,1), proprio per aver evangelizzato a vantaggio dei Gentili (pagani), dichiara, svelando finalmente il ‘mistero’ nascosto nei secoli, che anche ‘le Genti sono chiamate, in Cristo Gesù’ ad essere pienamente partecipi della stessa promessa ‘a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo per mezzo del Vangelo. Cristo, infatti, nella Sua Morte e Risurrezione, ha abolito, per sempre, tutte le barriere, le separazioni, le ‘disparità’ e le diversità di Razza, di Lingua e di Religione (cfr anche Ef 2,14-18).
I Magi
, come già i Pastori, che hanno cercato e hanno trovato Gesù, che Lo hanno visto, contemplato, adorato e accolto nella propria esistenza come gioia, luce e pienezza di pace e di gioia, fanno ritorno al loro paese, alla vita di ogni giorno, ma per un’altra strada: quella della Luce piena, dell’adesione totale a quel Bambino, su Cui risplende la Gloria del Padre che vuole la Salvezza non di un Popolo solo, ma, attraverso il Figlio, mandato e donato, di Tutti i Popoli, Suoi figli, chiamati e predestinati a ‘condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo’

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Ultimo aggiornamento 05/01/2021 - 09:47

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