Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale, Paola 1 Agosto 2020
32a Domenica Ordinaria, 8 Novembre 2020
Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora
Nell’attesa
del Ritorno dello Sposo, Cristo
Gesù, dobbiamo essere e rimanere sempre vigili e
attenti nel prepararci ad andarGli incontro ed
essere pronti ad accoglierLo, con le lampade accese
di fede, di amore e di speranza, disponibili e
pronti a lasciarci introdurre nella Sala per
partecipare al Banchetto delle Nozze eterne nel
Regno.
Il Vangelo, oggi, ci assicura
che il Signore certamente ritornerà e ci
indica il modo di comportarci nel Tempo
dell’attesa, che Noi ci impegniamo ad
alimentare, ogni giorno, con l’olio inesauribile
e fecondo della Sua Parola di verità e di
vita.
La Sapienza (prima Lettura)
non è teoria o semplice conoscenza, ma
è Dio stesso che ci attira e sollecita a cercarLo e
ci viene incontro e si lascia trovare. Nella
seconda Lettura, Paolo risponde
alla grande inquietudine, che agita i Tessalonicesi,
circa la sorte dei loro morti, perché questi
credevano che non avrebbero potuto partecipare alla
parusia-ritorno di Cristo, e assicura che quanti
sono morti in Cristo saranno resi partecipi della
gloria della Sua Risurrezione, insieme con tutti
quelli che vivono al momento del Suo ritorno.
Nel
Vangelo, siamo chiamati e sollecitati ad attendere
lo Sposo, Cristo Gesù, svegli e vigilanti, con le
lampade accese per poterGli andare subito incontro
ed entrare con Lui a partecipare alla Sua festa
nuziale.
Attendere il glorioso Ritorno
del Signore, del quale non conosciamo ‘né il
giorno né l’ora’, con le lampade sempre accese e
con la prudente riserva di olio, da attingere
quotidianamente dalla Sua Parola nella fedeltà
e operosità, nella vigilanza e
perseveranza, nella coerenza e fecondo
discernimento per non perdere l’incontro con lo
Sposo e per non rimanere esclusi dalla Festa delle
Sue Nozze, proprio a causa della loro negligenza,
pigrizia, disattenzione e trascuratezza.
‘Ecco
lo sposo’! Egli è il protagonista
assoluto! Ha preparato il Banchetto Nuziale e
la Festa di Nozze (‘il Regno dei cieli’) e,
proprio nel giorno del suo matrimonio, ‘tardava a
venire’ (v 5). Questo singolare ritardo ha messo a
dura prova le dieci vergini, ‘damigelle’, che con le
lampade accese dovranno accompagnarlo ed entrare con
lui alla festa delle sue nozze.
Tutte, infatti, si
assopirono, perché egli tardava! Quando, finalmente,
arriva lo sposo, le cinque ‘prudenti’ prendono le
loro lampade, le riforniscono di olio e le
riaccendono e vanno incontro allo sposo e, con lui,
entrano e partecipano al suo Banchetto. Alle altre
‘stolte’ manca l’olio: lo chiedono alle altre le
quali fanno capire che questo olio non né
comprabile né si può prestare perché è il
prodotto delle proprie scelte personali e decisive.
Lo Sposo è Cristo che tornerà nel
giorno e nell’ora che noi non sappiamo né
prevediamo, e ci invita a vegliare nell’attesa, a
tenere viva la fiamma della fede e ad andarGli
incontro, perché Egli, per primo, viene incontro a
noi per introdurci a farci partecipare al Banchetto
del Suo Regno.
Noi prescelti a partecipare
alla Festa di Nozze, dobbiamo correre, con le
lampade sempre accese e la riserva di tanto olio
necessario, incontro allo Sposo che sta venendo
incontro a noi, ci attira e, soprattutto, ci dona le
energie interiori nella decisione di andarGli
incontro, per seguirLo ed entrare con Lui a
partecipare al Banchetto nuziale del Regno.
Saremo pronti a correrGli incontro, solo se
ci prepariamo e viviamo l’attesa della Sua
venuta con saggezza e responsabilità.
I Destinatari della Parabola sono i Suoi
Discepoli, siamo Noi, in attesa dello Sposo, Gesù
che vuole scuoterci dal nostro torpore, liberarci
dalla ottusa nostra superficialità e stoltezza per
richiamarci alle esigenze del Regno da accogliere
integralmente e con un’adesione piena,
fedele ed operosa e saper attendere la sua Ultima
Venuta nella vigilanza, nell’attenzione a
prepararci con amore diligente ed operoso
all’incontro con Lui.
Il Tempo della Chiesa è
il tempo della fervente attesa del ritorno – ultima
venuta del Signore, Kyrios – Sposo. Nessuno conosce
‘né il giorno né l’ora’ (v 13) del Suo
arrivo. Bisogna essere sempre pronti, perciò, vigili
in ogni momento e attenti ad ogni particolare, e
fare tutto, con impegno e precisione, per non
lasciarsi trovare impreparati, assonnati e con le
lampade spente e senza più olio per riaccenderle ed
alimentarne la fiamma.
L’attesa del Suo
Ritorno deve essere tempo operoso nella
Carità, gioioso nella Speranza e
fiducioso nella Fede che egli, lo Sposo, verrà per
introdurci al Banchetto Nuziale del Regno,
per la Festa senza fine! Sarebbe un vero peccato
essere trovati impreparati e sorpresi, con le
lampade spente e senza riserva di olio! Andare a
comprarlo non basta e non vale perché, comunque,
sarà troppo tardi! La porta la troveremo chiusa e,
dal di dentro, sentiremo pronunciare la sentenza
senza appello, scritta da noi ‘stolti’ e insipienti:
‘in verità io vi dico: non vi conosco’! (v
12).
Ultimo aggiornamento 07/11/2020 - 12:
indirizzo email
posta@vivodiparoladidio.it