Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

28a Domenica Ordinaria, 11 Ottobre 2020

Il Regno di Dio è banchetto di convivialità e comunione universale
Anche, oggi, Gesù, passando dall’immagine della vigna e dei vignaioli omicidi (Domenica scorsa, Mt 21,33-43) al banchetto di grasse vivande, la grande festa di nozze preparata dal re per suo figlio, ci parla e ci insegna come accogliere il dono del Regno dei cieli e come collaborare e viverci dentro.
Il Signore
preparerà un ricco e squisito banchetto, incontro di gioia e di festa, per tutti i Popoli. Annienterà per sempre la morte e ogni male, farà scomparire tutte le sofferenze e l’ignominia del Suo popolo, asciugherà le lacrime su ogni volto e sarà riconosciuto e acclamato Signore Dio che salva tutte Nazioni (prima Lettura).
Solo chi decide
di vivere in comunione con Cristo può vincere ogni avversità, perché Gesù assicura la forza che nessuno, da solo e da sé può donarsi. Questo, Paolo, vuole insegnarci, nel ringraziare la Comunità di Filippi per il segno e la testimonianza di carità, che hanno dimostrato durante la sua prigionia, professando e riconoscendo che tutto egli ha potuto superare e su tutto è stato vincitore, perché intimamente unito a Cristo, la sua Forza e la sua Speranza (seconda Lettura).
Dio, Re dell’universo
, invita tutti, buoni e cattivi, al Banchetto nuziale del Figlio: accettarlo con gratitudine e parteciparvi è dono di gioia conviviale e di salvezza eterna! Tutti, ‘buoni e cattivi’, siamo invitati al Suo banchetto, cioè, a far parte del Suo Regno e tutti, per entrarvi e parteciparvi pienamente e degnamente, dobbiamo assolutamente svestirci di noi stessi ed indossare la ‘veste nuziale della carità’, nell’adesione al Vangelo e nella coerenza e fedeltà alla vita battesimale (Vangelo). Perciò, la Parola di Gesù, anche oggi, vuole farci concentrare, prima di tutto, sulla commovente bontà e misericordia di Dio, nell’offrire ad ogni uomo la liberazione da ogni male, la salvezza e la pienezza di vita, e, poi, sulla necessità di dover rispondervi, senza indugio, lasciandoci convertire al Suo amore e rivestire dalla veste nuziale, per essere degni di partecipare al Suo generoso banchetto, Suo dono, certamente, da noi immeritato e, perciò, solo gratuito! Noi tutti, invitati al Banchetto Nuziale della convivialità con Dio e con i fratelli, per parteciparvi degnamente ed efficacemente, dobbiamo esserne fatti degni, perciò, dobbiamo indossare l’abito nuziale della carità.
Ogni giorno il Signore Dio, Padre nostro, prepara e imbandisce, per tutti noi, il Suo banchetto nuziale: a nutrirci non sono le ‘grasse vivande’ e ad allietarci non soni i ‘vini eccellenti e raffinati’, ma la convivialità e la comunione con il Figlio, lo Sposo dell’Umanità, che si dona nella Sua Carne spezzata e nel Suo Sangue versato per noi. Egli Parola vivente ci illumina e nutre la mente di fede e di speranza, con la Sua morte e risurrezione ci lava dai nostri peccati e ci ridona la veste nuziale del Suo amore; con il Suo corpo ci nutre e ci assimila a Se, rendendoci di nuovo figli di Suo Padre e Suoi fratelli. Ogni giorno, e soprattutto la Domenica, il Padre, paziente e misericordioso con tutti noi, ci chiama e invita alla festa del banchetto nuziale del Figlio amato e a noi, ‘per sempre’, donato.
Tutti siamo chiamati
a partecipare alle nozze, ma pochi, ahimè, rispondono al Suo amore! Molti hanno altro da fare: campi da curare, affari da sbrigare, urgenze da risolvere. Altri, addirittura, sentono l’invito come offesa o perdita di tempo e rifiutano l’attenzione, la delicatezza e la gratuità dell’invito a nozze dello Sposo! Per essere degni di partecipare all’Eucaristia, il Banchetto Nuziale per eccellenza, il Cristiano deve indossare ‘la veste nuziale della carità’ (Gregorio Magno, Omelia 38).
Noi che,
dai crocicchi delle nostre strade, siamo invitati da Dio Padre al Banchetto Nuziale del Figlio della Sua Gloria, lasciamoci purificare dai nostri peccati e rivestirci dall’abito nuziale della fede e della carità, per essere introdotti e accolti nella festa senza fine del Suo Regno e condividere ‘per sempre’ la grazia della convivialità e la gioia della comunione con il Signore, nostro eterno Sposo!

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Ultimo aggiornamento 10/10/2020 - 12:03

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