Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

27a Domenica Ordinaria, 4 Ottobre 2020

Noi, nuovo suo popolo, affidatari e custodi del Regno di Dio
La Parola ascoltata in questa Domenica, ci pone delle ineludibili domande. Perché una Vigna, tanto amata e coltivata con tanta cura, tanta sapienza dal suo padrone, non porta i frutti desiderati e dovuti, riducendosi a terra desertica, dove spuntano solo rovi e pruni, e le viti pregiate producono solo acini acerbi? Come mai, in questa Vigna, gli affittuari e affidatari si comportano come padroni iniqui e spietati omicidi? È la stessa Parola di luce e di vita che ci aiuta a rispondere! Ascoltiamola con desiderio e attenzione e mettiamola in pratica nella fedeltà e perseveranza!
La prima Lettura ci dice che la Casa di Israele, la Vigna delle attenzioni amorose e la Sposa ricercata dal Vignaiolo, suo Sposo, il Signore, non può produrre più frutti perché ha tradito l’amore e ha infranto l’Alleanza con il suo Dio! La seconda Lettura ci risponde: non produce più frutti buoni perché non cerca e non vive ‘ciò che è vero, ciò che è nobile, quello che è giusto, puro, amabile, onorato, virtuoso, lodevole’.
Il Vangelo
ci replica: perché l’uomo ha perso se stesso, dimenticando che non è lui il padrone della Vigna (del Mondo e della Chiesa), perché nega la sua collaborazione al Signore, Padrone assoluto della vigna; perché ha dimenticato di essere stato mandato a lavorare per produrre frutti per il suo Padrone e, perciò, non può malmenare, maltrattare, lapidare e uccidere i suoi servi, inviati a chiedere conto del lavoro svolto, a ritirare i frutti o anche chiedere ragione e il perché la vigna è infruttuosa; perché gli affittuari ‘uccidono’ il Figlio per fare fuori ed eliminare il vero Proprietario, il Padre, e diventare i padroni della Vigna; perché si sono messi al posto del Padrone, come Adamo al posto di Dio, in quel peccato che noi diciamo originale e che è sempre, in noi, ‘attuale’; perché della Vigna ci siamo fatti padroni, invece, di rimanere solo amministratori solerti e fedeli, ci siamo autoproclamati proprietari, mentre siamo solo responsabili, siamo diventati oppressori, mentre siamo solo servitori!
Non prod
uce più frutti questa nostra Vigna per la crisi di valori nel Mondo e per profonda crisi di fede nella Chiesa! Queste le vere cause e le reali ragioni perché questa ‘nostra’ Vigna non produce più frutti buoni e pregiati! Ma, questa Vigna, comincerà, prima o poi a produrre e a dare uva buona e di qualità, secondo quanto si aspetta il Padrone che l’ha piantata con tanto amore e predilezione?
Dio, Padre misericordioso sempre ci dona nuove possibilità! Dipende tutto da noi! Se ritorniamo ad innestarci e rimanere uniti alla vera Vite, come tralci che si lasciano nutrire dalla Sua linfa e che si lasciano potare e convertire al Suo Vangelo e se ritorniamo ad essere pietre vive, poste sulla Pietra Vivente che è Cristo Gesù, allora, potremo ricominciare a produrre i frutti che il Padre si attende da ciascuno di noi da tanto tempo: conversione, giustizia, amore, libertà, perdono, magnanimità, apertura e accoglienza degli altri, fraternità e condivisione. L’amore gratuito, pietoso e misericordioso di Dio non è bloccato dalla nostra ingratitudine, dai nostri rifiuti e dai nostri tradimenti, e sempre dona nuova possibilità, accordandoci sempre la Sua paterna fiducia, che ciascuno di noi rifletta, si penta, si converta al Suo amore e si impegni a lavorare per la Sua vigna nella costruzione ed edificazione del Suo Regno. È impossibile per ciascuno di noi, produrre frutti per la costruzione del Suo Regno, senza la comunione con Dio e senza seguire fedelmente Gesù, il Figlio mandato a redimere e salvare Noi e la nostra Storia dal peccato e dalla morte. Senza quest’intima relazione distruggiamo il dono della Sua vigna che Egli con fiducia ha messo nelle nostre mani, per raccogliere i frutti di tutto ciò che è ‘vero, nobile, giusto, puro, amabile, retto ed onesto’ (Fil 4,8). Perciò, ciascuno di Noi, ‘vite pregiata’ piantata dal Signore nella Sua vigna, attraverso il Battesimo, deve rimanere sempre ‘innestato’ in Cristo, ‘Vera Vite’, per essere in comunione con Dio Padre, e portare, guidato e animato dallo Spirito Santo, ‘frutti e abbondanti di vita eterna’ (Colletta alternativa).

Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia
Ultimo aggiornamento 04/10/2020 - 08:59

indirizzo email
posta@vivodiparoladidio.it