Santa Messa 50o Anniversario Sacerdozio Don Vincenzo Carnevale,  Paola 1 Agosto 2020

24a Domenica Ordinaria, 13 Settembre 2020

Perdonare perchè perdonati
Se Dio, nostro Padre, sempre perdona e mai pone limiti alla Sua misericordia, perché noi continuiamo ad essere così duri e severi e senza alcuna pietà verso i nostri fratelli, consumando i nostri giorni in tanti sentimenti di odio, rancore e desiderio di vendetta?
E non solo della misericordia di Dio, che sempre ci viene elargita con generosità e gratuità assoluta, abbiamo bisogno, ma anche del perdono degli altri, nostri fratelli, verso i quali abbiamo contratto ‘molti’ debiti da farci rimettere, mentre noi continuiamo ad indurire il cuore nel negare loro la remissione dei loro ‘piccoli’ debiti nei nostri confronti.
La Parola
, oggi, smaschera la nostra ipocrisia e ci mette di fronte alle nostre enormi responsabilità, ricordandoci che non possiamo chiedere a Dio, Padre di tutti, di rimetterci i nostri ‘enormi’ debiti, se poi, non siamo disposti a perdonare ‘i piccoli’ debiti ai nostri fratelli, che sono figli Suoi! In realtà, non siamo noi a rimettere i ‘piccoli’ debiti ai fratelli, ma è la misericordia di Dio, gratuita e infinita, che è riversata, in abbondanza, in noi, ‘grandi’ debitori, a renderci disponibili a parteciparla ai nostri fratelli, ‘piccoli’ debitori verso di noi!
La sovrabbondanza della misericordia
riversata in me, ‘grande’ debitore, devo parteciparla a mio fratello, quando contrae un ‘piccolo’ debito verso di me! In fondo, siamo noi stessi a porre una chiara ‘condizione’ a Dio Padre: ‘Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori’ (Mt 6,12.14;  Lc 11,4).
La Prima Lettura, ci chiede di superare la legge del taglione (Es 21,24 e Lv 24, 19-20), che prevedeva una corrispondenza esatta fra la pena inflitta e il danno procurato (dente, per dente, mano per mano, piede per piede, occhio per occhio), per perdonare come ci perdona Dio, liberando il nostro cuore da quei sentimenti e propositi di ira, rancore, vendetta, risentimenti, collera e odio, ‘cose orribili’ che solo ‘il peccatore’ genera, custodisce e le ‘porta dentro’.
Respice finem!
Quanta saggezza e sapienza in queste parole del giudizioso Gesù Ben Sira! Per ‘smettere di odiare’, pensa e guarda alla ‘fine’ e alla ‘dissoluzione’: la morte! Smetti di vendicarti e di ‘odiare il prossimo’, allora, e resta fedele ai Comandamenti e ‘all’Alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui’ e ricorda che tutto si dissolve con la morte, mentre solo l’amore (perdono e misericordia) rimane (vv 6-7)!
La prima Lettura sintetizza tutte le direttive espresse dal Deuteronomio e dai Profeti: imita Dio che ti perdona sempre e perdona sempre anche tu l’offesa al tuo prossimo (Sir 27,30.28.1-7).
Nel Salmo, benediciamo Dio che “non ci tratta secondo i nostri peccati e le nostre colpe”, perché la Sua misericordia è grande, oltre, ogni pensabile misura umana. Dio ama sempre e sempre perdona gratuitamente.
Nella Seconda Lettura, Paolo ci insegna che solo la relazione con Cristo, l’essere Suoi e l’appartenere a Lui, dona senso al nostro vivere e al nostro morire e, perciò, sia in vita (‘sia che viviamo’) che in morte (‘sia che moriamo’), dunque, siamo di Cristo! Essere di Cristo ci cambia radicalmente la vita e trasfigura la nostra morte in vita eterna.
Gesù, nel Suo Vangelo, ci insegna che il vero Suo discepolo e Suo fedele seguace, il cristiano appunto, è colui che ha imparato dal Padre Suo a perdonare, con un amore smisurato e gratuito, che non pone limiti e condizioni. La sequela di Cristo esige, infatti, la disponibilità incondizionata a spezzare la catena dell’odio e della vendetta. La riconciliazione viene da Dio e i cristiani non possono se non perdonare, per il semplice fatto che essi, per primi, sono stati e sono perdonati dal Padre, sempre e senza condizioni.
Il perdono
ricevuto da Dio, in modo gratuito e immeritato, deve costituire il fondamento teologico del perdono al fratello: perché sempre perdonati, anche noi dobbiamo perdonare sempre!
Tutti dobbiamo imparare
la difficile, ma non impossibile, arte del perdonare sempre, ascoltando e mettendo in pratica la Parola di Dio, che la Liturgia di oggi ci fa accogliere e meditare. Devo perdonare come Dio mi perdona!

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Ultimo aggiornamento 12/09/2020 - 08:39

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