15a Domenica Ordinaria, 12 Luglio 2020

La parola di Dio è viva ed efficace: compie tutto ciò per cui è stata mandata
Come la pioggia e la neve
, la Mia Parola uscita dalla Mia bocca, non ritornerà a Me senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata. La Parola di vita è efficace e compie ciò per cui è stata mandata e data! La Parola di Dio di questa domenica ci spinge e invita a cogliere i misteri del Regno attraverso la forza insita nel mistero della natura.
Il Profeta
, nella prima Lettura ci descrive l’efficacia infallibile della Parola di Dio attraverso la pioggia e la neve mandate ad irrigare la terra e a fecondarla e farla germogliare ‘perché dia seme a chi semina e il pane a chi mangia’.
Paolo
, nella seconda Lettura, afferma che tutta la creazione attende questo frutto nella sua caducità, attende di essere liberata come una donna che nelle doglie e travaglio del parto dà alla luce una nuova vita. Gesù, Parola vivente, nella parabola del seminatore, che è la prima del lungo discorso in parabole, presenta ciò che accade in natura: l’efficacia del seme dipende dai vari tipi di terreni.
Le tre Letture
, compreso il Salmo, ci presentano e rivelano il dinamismo dell’amore provvidenziale e misericordioso di Dio che si china sull’uomo e opera nella sua storia. Dio è il protagonista assoluto: Egli va incontro all’uomo Sua creatura, manda la pioggia e la neve ad irrigare, a fecondare  la terra (prima Lettura), ‘i>visita la terra, la disseta, benedice i Suoi germogli e la ricolma dei Suoi doni&’ (Salmo), muove la Sua creazione, attraverso le doglie del parto di una nuova vita, la protende verso ‘la redenzione del nostro corpo’ e ‘l’adozione a figli’ (seconda Lettura), esce e va a seminare su ogni tipo di terra il Suo seme di verità e vita e sa attendere che la terra, l’Umanità, si lasci amare e convertire ad essere ‘buona’ e accogliente, a lasciarsi abitare dalla potenza creativa della Sua Parola e lasciarsi ‘coltivare’ dal Suo amore e portare i frutti sperati e voluti (Vangelo).
Quante volte abbiamo ascoltato
e letto questa parabola! Non basta, però, udirla e impararla a memoria, bisogna ascoltarla e obbedirla, accoglierla e metterla in pratica! Bisogna metterla in pratica. Gesù spiega che il seme seminato è la Sua Parola, e come ogni seme che non porta frutto è un seme sprecato, buttato via, perso, insieme alla fatica, alla speranza del seminatore che lo ha seminato con tanta fiducia e tanto amore!
Quando invece la Parola trova un cuore fruibile, accogliente e disponibile a lasciarsi convertire in ‘terreno buono’ quel seme germoglia, cresce e diventa rigogliosa spiga carica di cento chicchi! Tutto questo realizza la Parola di Dio seminata nei nostri cuori quando l’accogliamo e collaboriamo e non glielo impediamo con la nostra durezza del cuore, pieno di sassi e soffocato di spine e di rovi!
Tutto parte dall’ascolto della Sua Parola
che è seminata nella terra della nostra storia personale comunitaria per fecondarla e trasformarla e trasfigurarla in pienezza di pace, amore e vita!
Questa è l’intenzione, la volontà e l’aspettativa del solerte e instancabile seminatore Gesù! Ma la Sua Parola deve essere accolta nelle profondità della nostra terra, del nostro cuore che deve lasciarsi ripulire dai numerosi sassi, ingombranti sterpi e soffocanti rovi, lasciandosi rendere ‘buona’ e idonea a permetterle di realizzare tutto ciò per cui è uscita dalla Sua bocca ed è stata seminata: germogliare, crescere e portare abbondanti frutti di vita e di salvezza, sperati e attesi dall’operoso e fiducioso seminatore.
La Parola di Dio
deve essere per noi come la pioggia e la neve, che rendono fertile i nostri terreni, capaci e disponibili a lasciarsi fecondare dal Suo Spirito e accogliere e far crescere nella terra arida della nostra storia personale e comunitaria il Suo Regno di verità e di vita.!

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Ultimo aggiornamento 11/07/2020 - 12:20

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