12a Domenica Ordinaria, 21 Giugno 2020
Non abbiate paura
Nel
Vangelo di
oggi, per tre volte, Gesù, sublime e amabile
Maestro, incoraggia i discepoli, che sono
‘perseguitati’ e soffrono a causa dell’annuncio del
Vangelo e la testimonianza della loro fede,
‘comanda’ loro di non avere mai paura, chiedendo
loro di fidarsi sempre di Dio, Creatore e Padre che
conosce tutto e provvede a tutto. Perciò, chi ha
fiducia e si fida di Dio, mai di nulla deve aver
paura e nulla, neanche le persecuzioni, devono
turbarlo o scoraggiarlo!
Nella prima Lettura,
Geremia, dagli angoscianti interrogativi che si pone
sul perché chi svolge, con fedeltà la missione, che
il Signore gli ha affidato, quella ‘andare’ ad
‘annunciare’ e testimoniare ciò che gli ha
comandato, deve essere per questo calunniato,
denunciato, umiliato, persino dai suoi amici che
attendono e desiderano la sua definitiva sconfitta,
passa gradualmente alla risposta che gli ridona
pace, fiducia e serenità anche nella persecuzione:
se sono così tanto odiato, è perché sono e resto
fedele a quanto il Signore mi ha comandato e
consegnato. Per questa ragione, la mia fede in Lui
si è purificata e rafforzata e non ho più paura,
perché mi fido del Signore Dio e a Lui innalzo la
mia lode. Egli è, infatti, sempre ‘al mio fianco’,
perché sono perseguitato a causa della giustizia ed
Egli sempre ‘libera la vita dei miseri dalle mani
dei malfattori’.
Il Salmo
ci fa rivivere la bellezza spirituale ed umana della
preghiera di affidamento e di lode del Profeta,
nella fede e provata certezza della presenza
permanente e provvidente di Dio, che è
al fianco di coloro sui quali ricadono ‘gli
insulti di chi Lo insulta’, e ‘nella sua
bontà e nella fedeltà della sua salvezza’,
sempre risponde, ‘con la grande tenerezza del suo
amore’ a chi Lo invoca e a Lui si rivolge con
fiducia e abbandono.
Paolo, nella seconda
Lettura, ci riassicura che il dono della
grazia di Dio, in Cristo Gesù, è stata riversata su
tutti, sicché dove è abbondato il peccato di Adamo,
ha sovrabbondato la grazia redentiva e salvifica di
Cristo Gesù. L’incapacità per l’uomo Adamo di
potersi salvare da solo dalla sua colpa causa della
morte, in Cristo, Nuovo Adamo, non si è rivelata
condanna, ma Grazia di misericordia e
di salvezza universale.
Non abbiate paura
(tre volte, vv 26.28a.31) come anche ‘abbiate paura
piuttosto…’ (v 28b), non sono semplici inviti, ma
veri e propri imperativi
che vanno accolti ed eseguiti, con determinazione,
perseveranza e coerenza dai Discepoli,
mandati da Gesù ad annunciare e ad essere testimoni
credibili della Sua Persona e del Suo Vangelo!
L’unica paura
(paura positiva, nel senso di allerta
coraggiosa e vigilanza permanente) che
dobbiamo avere e mantenere, è quella ‘di colui
che ha il potere di far perire nella Geènna l’anima
e il corpo’(v 28b).
Non aver paura
di credere, di sperare e di amare, perché è la paura
che ci blocca di fare le nostre scelte e ci
impedisce di compiere il bene. La paura si vince
quando ci decidiamo a fidarci, a confidare e ad
abbandonarci a Dio, Padre misericordioso e
provvidente! Perciò, mai avere
paura di Dio, che
è Amore e Misericordia e che ci dona
fiducia, conosce tutto di noi, ha contato perfino i
capelli del nostro capo, immaginiamoci l’anima, il
cuore e la mente! Ci valorizza ‘molto di più’
di quanto noi immaginiamo e crediamo! La Sua
creatura vale ‘molto di
più’ di molti passerotti che si vendono ‘per
un soldo’!
La nostra vita nel deserto insidioso, che stiamo
attraversando, tra dubbi e incertezze, morte e
sofferenza, la paura, la tristezza e lo sconforto
sembrano avere il sopravvento, tanto da farci cadere
nella peggiore delle tentazioni, quella di
sentirci abbandonati
da Dio e anche da quelle persone, che credevamo
essere nostri amici, come Geremia nella prima
Lettura. Allora, anche noi, facendo il suo stesso
percorso psicologico, affettivo e spirituale,
passiamo dalla ‘maledizione’ e dal ‘lamento’
alla preghiera, dalla
bestemmia-imprecazione alla richiesta
fiduciosa di aiuto, dal dubbio imprecante
alla certezza che Dio conosce tutto di noi e
ascolta sempre chi lo invoca con cuore sincero,
dall’isolamento muto al silenzio orante
che sa ascoltare, verificare, confrontare e
rispondere, fino a giungere alla piena e
rassicurante conclusione del profeta, prima
prostrato e depresso, ora, rinfrancato e liberato
dalle sue paure, può coraggiosamente testimoniare: ‘il
Signore è al mio fianco’!
Nell’apprensione iniziale, che si fa paura e
terrore, sempre dobbiamo credere che Dio
Creatore e Padre, mai lascia sole le Sue
creature e mai si allontana ed abbandona i
Suoi figli..
Non abbiate paura,
non cedete allo sconforto, lasciatevi liberare dal
terrore e dalla tristezza e lasciatevi
ricolmare della gioia e della vita nuova del
Vangelo di Gesù, Maestro bello e buono, che così,
oggi, ci esorta e questo ci assicura: nonostante
le persecuzioni e le sofferenze, che dovrete patire
a causa del Mio Vangelo, che vi ho inviati ad
annunciare, non abbiate paura, fidatevi di Dio,
Creatore e Padre, che sempre ‘provvede’, e confidate
in Me perché ho vinto
il mondo e sarò sempre con voi!
Ultimo aggiornamento
20/06/2020 - 13:01
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