3a Domenica di Quaresima, 15 Marzo 2020

Se tu conoscessi il dono di Dio e chi ti dice ‘dammi da bere!’
La nostra conversione è dono e gratuita iniziativa di Dio Padre misericordioso che riversa nei nostri cuori ‘uno Spirito nuovo’ che trasforma e rianima la nostra vita, purifica la nostra storia e rivela a noi la verità del Padre e del Figlio e la verità su noi stessi.
Gesù è stanco
per il lungo cammino, la Samaritana va ad attingere acqua perché ha sete: da due necessità fisiche all’incontro, al dialogo, alla conoscenza e alla relazione con Chi l’ha voluta incontrare e salvare. Dal ‘dammi da bere’ di Gesù, al ‘dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete’ della donna che desidera ritrovare se stessa e dare senso nuovo alla sua esistenza. Dall’adorare Dio in luogo stabilito e scelto da noi, alla vera adorazione del ‘Padre in spirito e verità; da assetata, mal vista e mal giudicata, da donna inquieta e disordinata, peccatrice, adultera e infelice, a donna credente, missionaria e testimone presso i fratelli, spinti ed esortati a ‘venire a vedere’ Colui che mi ha detto tutto di me e credere che ‘questi veramente è il Salvatore del mondo’ (Vangelo)
Dacci da bere!
Dio, Liberatore del Suo popolo, principio e sorgente di vita, fa sgorgare dalla roccia nel deserto acqua in abbondanza, perché questi possa riprendere forza e continuare il cammino intrapreso verso la Terra della libertà promessa (prima Lettura).
Non indurire il cuore
(Salmo), dove è stato riversato ‘l’amore di Dio per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato’ (seconda Lettura).
Dammi quest’acqua perché non abbia più sete’. Anche noi, soprattutto in questo momento di prova e di sofferenza, di limitazioni e cambiamenti improvvisi che stravolgono il nostro stile di vita, di disorientamento e di confusione generale, tutti, e ciascuno di noi, siamo chiamati a grande responsabilità nei nostri comportamenti personali e sociali. Anche noi abbiamo bisogno urgente di incontrare Gesù ai margini dei nostri pozzi putridi e screpolati, per farci ardere dal desiderio di sete di verità, giustizia, amore e speranza!
Abbiamo necessità assoluta
della Sua acqua viva per colmare ogni sete, per purificare ogni nostra menzogna e per fare verità in noi stessi. Quest’acqua, segno dell’amore di Dio che viene ‘riversato nei nostri cuori’ deve diventare in noi sorgente che zampilla per la vita eterna.
Ma come può Gesù
offrirci la Sua acqua, se noi non abbiamo alcuna sete di Lui, né della sua pace, della Sua giustizia e del Suo amore? La sete aumenta e non si placa se noi per colmarla la cerchiamo là dove acqua non può essercene o attingiamo da pozzi profondi, ma asciutti perché screpolati o abbondanti di acque avvelenate e inquinate dall’idolatria dell’io, del dio denaro, del potere e dell’apparire!
Quante volte abbiamo sbagliato
a cercare luoghi inesistenti e pozzi inariditi! Ma quando, cominciamo a convincerci che nessuno di noi può dissetarsi ‘da sé’ e ai vari pozzi scavati ‘per sé’? Se non ci liberiamo del nostro secchio e non ci allontaniamo dai nostri pozzi scavati nel nostro egoismo, mai potremo scoprire la fonte dell’acqua viva che sgorga solo dalla relazione vitale con Chi ci chiede da bere per dissetarci in eterno: Gesù Cristo nostro Signore, Maestro, Redentore e Salvatore!
Come il Popolo pellegrino
nel deserto, anche noi in questa Quaresima caricata da tanti sacrifici e rinunce per quanto stiamo vivendo, non mettiamo alla prova Dio e non mormoriamo contro di Lui e gli altri! Assumiamoci ognuno di noi le proprie responsabilità e ci si converta al Vangelo dell’amore e della giustizia universale, dell’obbedienza al disegno di Dio Creatore e Padre e seguiamo da discepoli fedeli, Cristo Reentore.
La mancanza temporanea della Celebrazione
comunitaria dell’Eucaristia, quotidiana e domenicale, che tanto sentiamo e ci pesa moltissimo, ci faccia riflettere e ci prepari a volerLa celebrare con più amore e verità, quando tutto il buio che ci circonda sarà vinto dalla fede in Cristo, Vincitore sul peccato e sulla morte.
Saranno la ‘Comunione spirituale’ con Cristo Gesù, che si realizza nel ‘desiderio ardente di Lui’ e il Dono della Sua Parola a illuminarci, guidarci e sostenerci, in questo deserto arido e insidioso, nella fiducia e nella luce della speranza che non delude, e nel dissetarci costantemente, accogliendo l’acqua che zampilla per la vita eterna che sgorga per noi dalla Roccia Vivente che è Cristo Redentore e Salvatore del mondo.

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Ultimo aggiornamento 13/03/2020 - 19:22

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