Ia Domenica di Quaresima, 1 Marzo 2020

Mai dubitare di Dio e sempre fidarsi del Suo Amore Misericordioso e Pietoso
Non di solo pane vivrà l’uomo’ (vv 3-4)
Non metterai alla prova il Signore Dio tuo’ (vv 5-7)
Il Signore, Dio tuo, adorerai: a Lui solo renderai culto’ (vv 8-10)
Mai dubitare di Dio, ma sempre fidarsi di un Padre che ama, vuole solo il nostro bene e provvede sempre e nulla farà mancare ai Suoi figli.
Tornare a fidarsi di Dio e a combattere e vincere la tentazione, sempre in agguato, di voler essere ‘come Dio’ e decidere noi ciò che è bene e ciò che è male. Solo la Sua Parola di vita e di luce, può indicarci il bene da perseguire e il male da fuggire. Ma, come vincere la tentazione di voler essere noi i padroni della nostra vita e i giudici della nostra storia e stabilire noi, arbitrariamente e secondo le nostre convenienze, ciò che è bene e ciò che è il male?
Gesù, che si è lasciato tentare
da uomo, come ognuno di noi, ci insegna a vincere il male con l’arma della Parola, che ci fa rimettere Dio al primo posto nella nostra vita.
Anche noi siamo posti davanti alla triplice tentazione, che riassume tutte le altre, ma Gesù ci ha insegnato il modo e la via per vincerle tutte, se Lo ascoltiamo, Lo seguiamo e non dimentichiamo la Sua Parola: Non ci sazia il solo pane, ma la Parola; Non possiamo essere noi i padroni della nostra vita e del mondo; Non possiamo metterci al posto di Dio, che dobbiamo adorare e non pretendere che ci adori. Non di solo pane; Non tentare il Signore; Adora il Signore Dio; Vattene satana sono le risposte di Gesù nel Vangelo che suggella la Sua vittoria, l’abbandono e ritiro di satana e il servizio dei Suoi Angeli.
Adamo
ed Eva hanno cominciato a dubitare di Dio, il Creatore, che tutto ha fatto e dato per la loro felicità, sedotti dal serpentello, furbo e intelligente e, volendo diventare come Dio, hanno disobbedito e mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male e ‘si accorsero di essere nudi’, cioè, fragili e impauriti e fuggitivi, senza una meta, perché senza più relazione con il Creatore (prima Lettura).
Il Maestro Gesù
, sottoponendosi alle subdole insidie del tentatore per eccellenza, Satana, ci insegna e ci guida a vincere ogni ‘prova’ con la luce e la forza vivificante della Parola di Dio e ci presenta la tentazione come banco di verifica per conoscere da che parte sta il nostro cuore. Gesù ci dimostra, con le Sue risposte e nei fatti, che Egli sta dalla parte del Padre Suo, deciso a compiere con amore filiale e incondizionatamente la Sua Volontà e il Suo Disegno di Salvezza universale (Vangelo).
Chi si lascia dominare, invece, dal proprio io contrapposto a Dio, viene sconvolto, travolto e distrutto dal tentatore subdolo e seducente (prima Lettura).
In Adamo
, prototipo di ogni infedeltà e disobbedienza a Dio, il peccato è entrato nel mondo e, con esso, la morte si è propagata in tutti gli uomini, perché ‘tutti gli uomini hanno peccato’. Cristo, Prototipo della fedeltà a Dio e della Sua piena e totale adesione alla Sua volontà, è venuto a liberarci dal peccato e dalla morte. Così, se a causa di Adamo, il primo uomo, con la sua disobbedienza, il peccato e la morte sono entrati nel mondo, Cristo Gesù, il secondo Uomo, nella Sua obbedienza, fino alla morte, lo ha redento e salvato, con la ‘sovrabbondanza’ della Sua Grazia (seconda Lettura).  
Nel Giardino dell’Eden
, come nel deserto della nostra vita, Satana tenta di Separare l’uomo-creatura, da Dio Creatore, il Figlio dal Padre, dal Suo progetto di pace e di amore. Gesù, il Figlio amato, vincendo le tentazioni, con la luce e forza della Parola di Dio, oggi, ci insegna a fidarci del Padre e ci indica il modo come essere anche noi, uniti e insieme con Lui, vincitori su satana tentatore, sul peccato e sulla morte!!

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Ultimo aggiornamento 29/02/2020 - 10:57

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